Si è svolta a L’Avana la riunione del gruppo di Lavoro del Forum di Sao Paulo (FSP) centrata sul rafforzamento delle sinistra latinoamericane e la coesione delle forze progressiste, con la partecipazione del Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e del Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, José Ramón Machado Ventura.
Nel Palazzo delle Convenzioni, i rappresentanti di partiti di sinistra e dei movimenti sociali, si sono pronunciati per lo sviluppo di azioni comuni a favore della solidarietà la pace continentale e altre cause che oggi convocano la regione latinoamericana e caraibica, la cui realtà necessita la resistenza delle forze progressiste e il protagonismo dei giovani nella lotta, come ha segnalato il Presidente cubano.
Díaz-Canel ha precisato anche che è necessario articolare strategie che permettano, di fronte ala guerra culturale e mediatica con la quale il neoliberalismo e l’imperialismo pretendono di sottomettere i nostri popoli, tentando di distruggere le nostre identità. La scalata aggressiva che oggi vive il continente è parte di una battaglia ideologica e culturale, ha aggiunto.
Nel caso particolare di Cuba, il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito aveva affermato poco prima della riunione ai partecipanti che: « Più radicale è aggressione, maggiore è l’impegno solidale di Cuba con le cause giuste. Non cambieremo nessuno dei nostri principi».
Mónica Valente, segretaria esecutiva del FSP, ha richiamato ad analizzare la congiuntura internazionale che attraversano i popoli della regione e specialmente con i processi elettorali in America Latina, ed ha realizzato una descrizione obiettiva del contesto nel quale si sviluppano le lotte attuali.
L’attivista politica ha ringraziato il popolo cubano e tutte le organizzazioni coinvolte con il processo di firme a favore della liberazione dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, e lo ha definito “un grande appoggio”.
Nella giornata dedicata a valutare gli avvenimenti vissuti dall’ultimo incontro effettuato a Caracas, per tracciare strategie e piani d’azione, è stata ratificata l’importanza di lavorare a favore dell’unità e di difendere l’America Latina e i Caraibi come Zona di Pace.