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Nel 2019 il tasso di criminalità in Venezuela è sceso del 36,3%. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno Nestor Reverol.

“La riduzione dei crimini verificatisi quest’anno, rispetto al 2018, ha raggiunto il 34,4% nei furti; il 35,4% nelle rapine; il 51,9 e il 50,8% rispettivamente in caso di furti di veicoli e rapine”, ha detto il ministro, secondo cui gli omicidi sono diminuiti per il quarto anno consecutivo, con un tasso sceso a 20 omicidi ogni 100 mila abitanti, con una riduzione del 36,3%.

Reverol ha poi affermato che i rapimenti “sono diminuiti del 34,2% e la percentuale di soluzione dei casi ha raggiunto il 97%. Successi anche nella lotta al traffico di droga: il ministro venezuelano ha affermato che le forze di sicurezza hanno sequestrato nel 2019 un totale di 44.274 chilogrammi di droghe e arrestato 6.254 persone coinvolte nel traffico di droga.

Fin qui i dati ufficiali ai quali però le centrali di disinformazione che operano per gettare discredito sul chavismo oppongono un argomento paradossale: sarebbe la crisi iperinflattiva del Venezuela ad affliggere la criminalità: “sta letteralmente tagliando i suoi profitti. Sparare con una pistola è diventato un lusso: i proiettili sono cari, 1 dollaro l’uno e con meno contanti in giro, le rapine non rendono più”, riporta AP.

In sostanza sarebbe stata la crisi economica del paese a far crollare le aggressioni armate e gli omicidi, come registrato dall’Osservatorio venezuelano della violenza, di Caracas, i cui ricercatori stimano che gli omicidi sono precipitati negli ultimi tre anni sulla base delle notizie dei media; i dati del governo Maduro mostrano addirittura un calo del 39% degli omicidi nello stesso triennio, con 10.598 omicidi nel 2018 oltre a un calo dei rapimenti.

Secondo i denigratori, la criminalità non è scomparsa, ma semplicemente si è trasformata: se le rapine sono diminuite, le segnalazioni di furti di qualsiasi cosa, dai fili telefonici in rame al bestiame, sono in aumento; e sono diventati attività standard per la criminalità organizzata il traffico di droga e l’estrazione illegale di oro.