I risultati nei tribunali USA danno ragione a Cuba

sull’illegalità del III Titolo della Legge Helms-Burton

La svizzera MSC Cruises S.A. ha ottenuto un verdetto favorevole, dopo che la giudice Beth Bloom ha respinto la denuncia contro questa impresa per attività con le navi da crociera nel porto de L’Avana.

Il ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero di Cuba, Rodrigo Malmierca, ha pubblicato lunedì 6, nel suo account della rete sociale Twitter, che: «Una giudice degli USA ha respinto la denuncia contro l’impresa svizzera MSC Cruises S.A. basata nell’extra territoriale Legge Helms-Burton. A Cuba non riconosciamo questa legge della garrota che va contro il Diritto Internazionale. I verdetti nei tribunali nordamericani ci danno ragione».

Havana Docks Corporation è una compagnia che pretende d’essere «la proprietaria legittima di certi immobili» nel porto de L’Avana, ed ha denunciato il 27 agosto scorso, comunicazione legale la MSC Cruises e altre due imprese, la Norwegian Cruise e la Royal Caribbean, per l’uso di questa infrastruttura.

Prensa Latina ha informato che nella denuncia si segnala che il 10 dicembre del 2018 o vicino a questa data, la MSC Cruises «aveva iniziato, condotto e promozionato » i suoi affari in Cuba, imbarcando e sbarcando regolarmente i suoi passeggeri «senza l’autorizzazione del domandante o di qualsiasi cittadino degli Stati Uniti che abbia un reclamo sulla proprietà in questione».

L’impresa delle navi da crociera ha sostenuto in una mozione che la domanda dev’essere respinta per quattro ragioni e perché non includono sufficienti accuse sul presunto traffico degli accusati nella proprietà.

La mozione aggiunge che il reclamo fallisce come questione di diritto e che il III Titolo della Legge Helms-Burton viola la clausola del debito processo del Quinto Emendamento della Costituzione statunitense.

Inoltre i domandanti hanno sostenuto che la «proprietà» non è un tema del reclamo, perché l’interesse del reclamante sulla proprietà in questione si basa in un contratto d’affitto spirato nel 2004.

Nel documento emesso dalla giudice Beth Bloom, si indica che «il reclamo del domandante, che comprende una concessione a tempo illimitato, non gli dà il diritto di reclamare per attività che sono avvenute dopo la scadenza della validità dell’interesse sulla proprietà.

La giudice ha annullato la domanda con pregiudizio.

Secondo l’Istituto d’Informazione Legale della Facoltà di Diritto dell’Università di Cornell, questo significa che la Corte ha adottato una determinazione finale sui meriti del caso e che quindi è proibito al domandante presentare altre azioni basate sugli stessi motivi.

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