Il Codice delle Famiglie che sarà presentato all’Assemblea Nazionale nel marzo del 2021, deve riunire i diritti, i principi e i valori sostenuti dalla Costituzione vigente e deve scartare i pregiudizi e gli stereotipi.
LA FAMIGLIA
Il nuovo Codice delle Famiglie ha già una data di presentazione all’Assemblea Nazionale: il mese di marzo del 2021. Poi si realizzeranno la consultazione popolare, il dibattito con i deputati e l’approvazione definitiva con un Referendum sul testo che risulterà, come detta la Undicesima Disposizione Transitoria della Costituzione.
Solo che prima tocca agli specialisti incaricati della sua redazione l’alta responsabilità di creare un Codice che sia, come ha detto il dottor Leonardo Pérez Gallardo, presidente della Società Cubana di Diritto Civile della Famiglia dell’Unione Nazionale dei Giuristi di Cuba «aperto, inclusivo, che raccolga i diritti, i principi e i valori compresi nella Carta Magna e scarti pregiudizi e stereotipì».
Assistiamo, a suo giudizio, alla rinascita del sistema del Diritto cubano. Senza dubio la grande sfida della Costituzione sta nella sua stessa applicazione, sia come norma suprema, con efficacia diretta, o attraverso norme di sviluppo tra le quali figura ovviamente il Codice delle Famiglie, «che dev’essere l’espressione dei nuovi tempi».
Un Codice, insiste, «che situi l’affetto, l’amore, la solidarietà e la responsabilità sul piedistallo dei valori giuridici; un Codice che procuri un’interpretazione del Diritto da una visione d’assiologia, con una messa a fuoco dei diritti umani, che superi gli stretti canoni nei quali tradizionalmente sono stati concepiti distinti modelli familiari: un Codice con uno sguardo pluralista molto più complessivo, che trascenda anche i limiti del Diritto».
In fin dei conti, dice, «le famiglie sono per sempre, c’identificano, non solo come figli, padri, fratelli, sposi o compagni di fatto, conviventi affettivi, ma anche e in essenza come esseri umani, qualsiasi sia il modello familiare al quale apparteniamo o che decidiamo di costruire».
IL MATRIMONIO E LE SUE PARTICOLARITÀ
Tra tutte le responsabilità del Codice, la forma di costituire il matrimonio, così come stabilisce il testo costituzionale, risulta, probabilmente, la più complessa, meritevole d’applausi o discussioni, secondo la diversità delle analisi dalle più inclusive e pluraliste alle più conservatrici ed anche discriminatorie.
Non possiamo perdere di vista che il matrimonio è appena una piccola parte da legiferare. Il nuovo Codice delle Famiglie va molto al di là e deve stabilire anche quello che concerne l’uguaglianza e il riconoscimento di tutte le forme in cui oggi si organizzano le famiglie cubane; le relazioni parentali e di parentela; la protezione degli anziani e delle persone in situazioni d’invalidità, così come la violenza familiare, tra i tanti temi.
«In quanto al matrimonio si riserva, per la nuova normativa, ha detto Pérez Gallardo, la determinazione dei soggetti tra i quali si può contrarre, il loro numero, l’autorità competente per la sua formalità, gli impedimenti matrimoniali, i documenti da apportare e gli altri requisiti per la formalizzazione e gli effetti giuridici, come detta l’articolo 82 della Legge delle Leggi.
«A differenza di altre Costituzioni del continente, ha spiegato il professore titolare della Facoltà di Diritto dell’Università de L’Avana, la cubana situa il matrimonio come una delle fonti d’organizzazione delle famiglie, ma non la principale.
Questo suppone ha aggiunto, che il matrimonio smette d’essere l’asse in senso giuridico delle relazioni familiari.«La famiglia generata dal matrimonio è una delle più protette dall’Articolo 81 della Costituzione,anche se non l’unica, né esclusiva, né escludente, né tanto meno di preferenza».
Ugualmente non si regolano, in accordo con Leonardo Pérez, i fini costituzionali del matrimonio, «o almeno non sono esplicitamente determinati nella Costituzione.
«L’Artícolo 82 della Carta Magna definisce il matrimonio, basato nel libero consenso, nell’uguaglianza dei diritti e degli obblighi dei suoi membri; ma non cita alcun fine. Questa è la chiave per capire che il matrimonio costituzionale cubano non è sostenuto sull’etero sessualità, unito al principio di non discriminazione per nessun motivo sostenuto dalla Costituzione».
Il matrimonio dev’essere formalizzato secondo i dettami che impongono oggi le convenzioni internazionali, come quella dei Diritti del Bambino, ossia tra persone adulte o maggiorenni con l’ansia di proteggere l’interesse superiore del bambino, la bambina e l’adolescente principio rettore in materia del Diritto dell’ Infanzia.
Non si giustifica, sottolinea Pérez Gallardo, l’arrivo al matrimonio in età nelle quali non si è ancora maturato, con le conseguenze che questo porta per la famiglia e in particolare per i figli avuti in età troppo precoce dell’adolescenza.
Questo sì, chiarisce, «le regole del matrimonio devono stare a tono con le convenzioni internazionali come quelle dei diritti delle persone invalide e in conseguenza rispondere al principio costituzionale, che regola il dovere dello Stato, della società e delle famiglie nella protezione, promozione, inclusione e partecipazione sociale delle persone in situazione di handicaps, così come nell’assicuramento del pieno esercizio dei loro diritti. Da lì che le invalidità intellettuali o psicosociali non si possono porre come impedimento matrimoniale di sorta».
RISPETTARE TUTTE LE FORME DI COSTITUIRE UNA FAMIGLIA
Anche la Legge Suprema, e così si deve assumere nel nuovo Codice delle Famiglie, riconosce l’unione di fatto come un’altra fonte di costituzione delle famiglie,e questo risulta attualmente uno dei modelli familiari più comune, non solo nell’ambiente cubano. I bassi tassi di matrimoni e gli elevati indici di divorzio lo dimostrano.
Pérez Gallardo sostiene che «la Costituzione rompe così una lunga tradizione di Cuba che data dalla Legge delle Leggi de 1940, di tentare d’equiparare l’unione di fatto al matrimonio».
Già il matrimonio non è, come si è reiterato, l’unico fatto fonte delle relazioni familiari. In modo che si lascia aperta la possibilità della persona partendo dal diritto al libero sviluppo della personalità di eleggere il modello familiare che si aggiusta al suo progetto di vita o semplicemente di non costituire una nuova famiglia.
Sarà lungo e angusto il cammino nel quale costruir il nuovo Diritto delle famiglie in Cuba, segnala il Dottore.
Ma «solo con un senso della giustizia, la solidarietà familiare, l’onorabilità e le menti aperte, coltivate ai valori della diversità, la pluralità e l’inclusione, si potrà edificare quest Diritto al quale politicamente e costituzionalmente siamo chiamati».
PRECISIONI
•Articolo 81. Tutte le persone hanno i diritto di fondare una famiglia. Lo Stato riconosce e protegge le famiglie qualsiasi sia la loro forma d’organizzazione, come cellula fondamentale della società e crea le condizioni per garantire che si favorisca integralmente la consecuzione dei suoi fini.
•Si costituiscono per vincoli giuridici o di fatto di natura affettiva e si basano nell’uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle opportunità dei suoi membri.
La protezione giuridica dei diversi tipi di famiglia è regolata dalla legge.
•Articolo 82. Il matrimonio è un’istituzione sociale e giuridica. È una delle forme d’organizzazione delle famiglie. Si fonda nel libero consentimento e nell’uguaglianza dei diritti, degli obblighi e delle capacità legali dei coniugi.
•La legge determina la forma in cui si costituisce e i suoi effetti.
•Si riconosce inoltre l’unione stabile e singolare con attitudine legale, che forma di fatto un progetto di vita in comune che, con le condizioni e le circostanze che la legge segnala, genera i diritti e gli obblighi disposti da questa.
• 13ª Disposizione transitoria: Attendendo i risultati della consultazione popolare realizzata, l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare disporrà del periodo di due anni di vigenza della Costituzione l’inizio del processo di consultazione popolare e referendum del progetto del Codice delle Famiglie, nel quale deve figurare la forma di costituire il matrimonio.