Iroel Sancez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Un editoriale del giornale Gramma, pubblicato lo scorso 12 dicembre ha affrontato il processo d’informatizzazione della società cubana e ha sollevato la seguente questione:
“Questi processi non sono esenti ne da insufficienze e vulnerabilità che generano critiche ed insoddisfazioni nella popolazione, che richiede, ogni giorno, sempre più servizi, sfida che supera il settore delle info-comunicazioni e coinvolge la maggior parte delle istituzioni e la società in generale .
“Nell’implementazione di questi progetti, la Rivoluzione ha dovuto affrontare non solo le limitazioni che impone il rincrudimento del blocco, ma anche l’ostilità di alcune agenzie del governo USA e degli elementi isolati che si aggrappano ad utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni per sovvertire e cercare di cambiare il nostro sistema politico. Al che si aggiungono i danni crescenti causati alla nazione da eventi informatici, soprattutto gli attacchi informatici che hanno implicazioni per la sicurezza nazionale e internazionale. “
In linea con questo, ed in base a pratiche ed esperienze stabilite a livello internazionale, è già nel web cubano il Centro di Sicurezza del Cyberspazio (CSC).
Azioni molto recenti di soppiantamento d’identità di persone e siti web ed invii massivi di SMS per sostenere una sorta di Maidàn cubano che è finito nel ridicolo della stampa occidentale che è andata a coprirlo in massa in Piazza della Rivoluzione, confermano che l’ostilità messa in rilievo da Granma è, purtroppo, un fatto reale.
D’ora in poi, i cubani avranno uno spazio dove informarsi sulla sicurezza informatica. Il CSC ha definito come funzioni:
- Proporre politiche, strategie e misure di sicurezza tecnologica a livello nazionale.
- Monitorare il ciclo di risposte ad incidenti informatici che interessano la sicurezza informatica della nazione.
- Realizzare analisi complessive dell’informazione che si ottengono da eventi di sicurezza nel cyberspazio.
- Promuovere il coordinamento, la cooperazione e lo scambio di informazioni tra i fattori coinvolti per garantire la sicurezza del cyberspazio cubano.
- Promuovere azioni di ricerca, sviluppo ed assimilazione tecnologica che permettono rafforzare la sicurezza nell’uso delle ICT.
- Promuovere una cultura della sicurezza informatica e di formazione continua nella società cubana.
- Cooperare con le autorità competenti di altri paesi per integrare gli sforzi nella prevenzione dei rischi e delle minacce, cosi come la risposta agli incidenti nel cyberspazio.
Secondo il suo sito web, il Centro è una “struttura specializzata che contribuisce a rafforzare la sicurezza nel cyberspazio cubano, incoraggiando la cooperazione tra tutti i fattori che hanno influenza nella sicurezza informatica a livello nazionale e potenziando la cooperazione internazionale in questo settore”, con la missione di “contribuire a rafforzare la sicurezza nel cyberspazio cubano e coordinare efficacemente la gestione di eventi cibernetici che influiscano sulla sicurezza informatica della nazione”.
Mancava.
En la web cubana el Centro de Seguridad del Ciberespacio
Iroel Sàncez
Un editorial del diario Granma, publicado el pasado 12 de diciembre abordaba el proceso de informatización de la sociedad cubana y planteaba al respecto:
“Estos procesos no están exentos de insuficiencias y vulnerabilidades que generan críticas e insatisfacciones en la población, la cual exige cada día más y mayores servicios, desafío que rebasa al sector de las infocomunicaciones e implica a la mayoría de las instituciones y a la sociedad en general.
“En la implementación de estos proyectos, la Revolución ha tenido que enfrentarse no solo a las limitaciones que impone el recrudecimiento del bloqueo, sino además a la hostilidad de algunas dependencias del gobierno de EE.UU. y elementos aislados que se aferran a emplear las nuevas tecnologías de la información y las comunicaciones para subvertir e intentar cambiar nuestro sistema político. A lo que se suma las crecientes afectaciones provocadas a la nación por eventos cibernéticos, principalmente los ataques informáticos con implicaciones para la seguridad del país e internacional.”
En línea con ello, y atendiendo a prácticas y experiencias establecidas internacionalmente, ya está en la web cubana el Centro de Seguridad del Ciberespacio (CSC).
Muy recientes acciones de suplantación de identidad de personas y sitios web y envíos masivos de SMS con el fin de apoyar una especie de Maidán cubano que terminó en el ridículo de la prensa occidental que fue a cubrirlo en masa a la Plaza de la Revolución, confirman que la hostilidad apuntada por Granma es un hecho lamentablemente real.
De ahora en adelante los cubanos tendrán un espacio donde informarse sobre la ciberseguridad. El CSC define como funciones:
- Proponer políticas, estrategias y medidas de seguridad tecnológica de alcance nacional.
- Dar seguimiento al ciclo de respuesta a incidentes cibernéticos que afectan la ciberseguridad de la nación.
- Realizar análisis integrales de la información que se obtenga de los eventos de seguridad en el ciberespacio.
- Fomentar la coordinación, cooperación e intercambio de información entre los factores que intervienen para garantizar la seguridad del ciberespacio cubano.
- Impulsar acciones de investigación, desarrollo y asimilación tecnológica que permitan fortalecer la seguridad en el empleo de las TIC.
- Promover una cultura de ciberseguridad y de capacitación permanente en la sociedad cubana.
- Cooperar con las autoridades competentes de otros países para integrar esfuerzos en la prevención de riesgos y amenazas, así como la respuesta a incidentes en el ciberespacio.
Según su web, el Centro es una “estructura especializada que contribuye al fortalecimiento de la seguridad en el ciberespacio cubano, fomentando la cooperación entre todos los factores que inciden en la ciberseguridad a nivel nacional y potenciando la colaboración internacional en esta esfera” con la misión de “contribuir al fortalecimiento de la seguridad en el ciberespacio cubano y coordinar de manera efectiva la gestión de los eventos cibernéticos que impactan en la ciberseguridad de la nación”.
Falta que hacía.