Collaborazione Medica Cubana: 56 anni di vocazione umanistica e solidaria

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Quando parliamo di Collaborazione Medica nel mondo, è essenziale menzionare i professionisti cubani della salute quelli che, dal 21 maggio 1963, quando Cuba avviò ufficialmente la collaborazione medica internazionale in Algeria, hanno scritto innumerevoli pagine di amore disinteressato, solidarietà ed altruismo. Gli stessi che lasciando a lato gli interessi materiali, hanno viaggiato verso aree di estrema povertà, inaccessibili, dove un medico è considerato, più che una necessità, un lusso.

Oggi, con orgoglio, possiamo dire che ci sono 56 anni di esperienze, aneddoti, vittorie, apprendimenti, supporto, solidarietà. Più di 5 decenni percorrendo montagne, fiumi, selve, città, essendo l’unico allevio che cura e calma quando la terra trema, i vulcani esplodono, piove troppo o si accaniscono i venti. Ci sono più di mezzo secolo di ricordi, che si rinnovano da sé con l’amore di quel 21 maggio 1963.

Ci sono stati più di 400 mila professionisti e tecnici della salute che hanno realizzato l’onorevole missione di salvare vite ed elevare gli indicatori sanitari in 164 paesi. Grazie ai nostri collaboratori sono state effettuate 1 miliardo 923 milioni 712 mila 550 visite e 13 milioni 992 mila 749 di interventi chirurgici. Queste cifre sono una irrefutabile prova della vocazione umanistica della Rivoluzione cubana, dell’ “Esercito dei camici bianchi” di Fidel e del suo indiscutibile contributo per il bene dell’umanità.

In ripetute occasioni, organismi internazionali ed organizzazioni hanno sottolineato che Cuba è un modello per molte nazioni, poiché oltre ad offrire la sua collaborazione internazionale, ha anche preparato più di 29 mila dottori di un centinaio di posti, nella Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM ). Governi e popoli beneficiati dalla collaborazione medica cubana, in diverse occasioni hanno espresso la loro gratitudine per tale aiuto disinteressato, il cui principale promotore è stato il Comandante in Capo Fidel Castro.

Secondo la Dott.ssa Margaret Chan, ex direttrice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel luglio 2014, in occasione della sua visita a Cuba in quell’anno: “Cuba non è impegnata solo per la salute del suo popolo, ma per quella della regione e di altre parti del mondo grazie alla solidarietà” (…) Cuba è un importante membro dell’area, che ha molto contribuito a livello regionale e mondiale con la sua solidarietà. È un paese che invia molti dei suoi medici a lavorare all’estero e prepara medici di altri paesi per aiutare coloro che lo richiedono. Anche per coloro in estremo bisogno, lo fanno gratuitamente”.

Il nostro paese ha contribuito in tutti i continenti con apporti concreti nella cooperazione al di fuori delle frontiere, tanto assistenziale come docente, e sviluppando le capacità nazionali attraverso la formazione ed abilitazione delle risorse umane.

Lo sviluppo dell’internazionalismo è stato un principio che caratterizza la salute pubblica cubana nel corso della sua storia ed è stato presente come un pilastro indiscutibile del prestigio raggiunto davanti al mondo.

Ispirati dall’esempio del Comandante Fidel Castro Ruz, i collaboratori della Maggiore delle Antille, uomini e donne di scienza e coscienza, continuano a porre in alto il nome della loro patria e mettono in pratica due principi di base della nostra Rivoluzione: solidarietà e l’internazionalismo, premesse che ci accompagnano e riaffermano il pensiero del Leader Storico: “condividere ciò che abbiamo e non ciò che ci avanza”.


Colaboración Médica Cubana: 56 años de vocación humanista y solidaria

Cuando hablamos de Colaboración Médica en el mundo, se hace imprescindible mencionar a los profesionales cubanos de la salud, esos que desde el 21 de mayo de 1963, cuando Cuba inició oficialmente la colaboración médica internacional en Argelia, han escrito innumerables páginas de amor desinteresado, solidaridad y altruismo. Los mismos que dejando a un lado intereses materiales, han viajado a zonas de extrema pobreza, inaccesibles, donde un médico es considerado, más que una necesidad, un lujo.

Hoy con orgullo podemos decir que son 56 años de vivencias, anécdotas, victorias, aprendizajes, apoyo, solidaridad. Más de 5 décadas desandando montes, ríos, selvas, ciudades, siendo el único alivio que cura y calma cuando la tierra tiembla, estallan volcanes, llueve demasiado o se ensañan los vientos. Hay más de medio siglo de memorias, que se renuevan a sí mismas con el amor de aquel 21 de mayo de 1963.

Han sido más 400 mil los profesionales y técnicos de la salud que han cumplido la honrosa misión de salvar vidas y elevar los indicadores sanitarios en 164 países. Gracias a nuestros colaboradores, se han realizado un total de 1 billón 923 millones 712 mil 550 consultas y 13 millones 992 mil 749 intervenciones quirúrgicas. Estas cifras son una prueba irrefutable de la vocación humanista de la Revolución cubana, del “Ejército de Batas blancas” de Fidel, y de su indiscutible aporte por el bien de la humanidad

En reiteradas ocasiones, organismos internacionales y organizaciones han destacado que Cuba es un modelo para muchas naciones, pues además de ofrecer su colaboración internacional, también ha preparado a más de 29 mil galenos de un centenar de territorios, en la Escuela Latinoamericana de Medicina (ELAM). Gobiernos y pueblos beneficiados con la colaboración médica cubana, en disímiles ocasiones han expresado el agradecimiento por esa ayuda desinteresada, cuyo principal promotor fuera el Comandante en Jefe Fidel Castro.

A decir de la Dra. Margaret Chan, Exdirectora de la Organización Mundial de la Salud, en julio de 2014, con motivo de su visita a Cuba en ese año: “Cuba no está comprometida solo con la salud de su pueblo, sino con la de la región y otras partes del mundo gracias a la solidaridad” (…) Cuba es un importante miembro en el área, que ha contribuido mucho a nivel regional y mundial con su solidaridad. Es un país que envía muchos de sus médicos a trabajar al exterior, y prepara médicos de otros países para ayudar a los que lo requieren. Incluso a aquellos con una necesidad extrema, lo hacen de forma gratuita”

Nuestro país ha contribuido en todos los continentes con aportes concretos en la cooperación fuera de fronteras, tanto asistencial como docente, y desarrollado las capacidades nacionales mediante la formación y capacitación de los recursos humanos.

El desarrollo del internacionalismo ha sido un principio que caracteriza a la salud pública cubana a lo largo de su historia, y ha estado presente como pilar indiscutible del prestigio logrado ante el mundo.

Inspirados en el ejemplo del Comandante Fidel Castro Ruz, los colaboradores de la Mayor de las Antillas, hombres y mujeres de ciencia y conciencia, siguen poniendo bien en alto el nombre de su patria y llevan a la práctica dos principios básicos de nuestra Revolución: la solidaridad y el internacionalismo, premisas que nos acompañan y reafirman el pensamiento del Líder Histórico: “compartir lo que tenemos y no lo que nos sobra”.

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