USA: carovana auto reclama il diritto di viaggiare senza restrizioni

Alianza Martiana, che riunisce le organizzazioni degli emigrati in questa città, ha organizzato l’azione e si sono sommati i membri della Lega della Difesa Cubano Americana, CAFE (Cuban Americans for Engagement), Puentes cubanos, e la Fondazione per la Normalità delle Relazioni tra USA e Cuba (Fornorm).

Hanno partecipato anche i membri di U.S. Hands Off Venezuela South Florida, un’entità che si oppone alle sanzioni, alle minacce e ai tentativi di Washington di promuovere un colpo di Stato nel paese sudamericano.

Le automobili che portavano cartelli con il reclamo in spagnolo e in inglese di viaggiare nell’Isola grande delle Antille, hanno percorso per più di un’ora gran parte di Calle 8 e altri viali di Miami.

Il coordinatore nazionale della Brigata Antonio Maceo, Andrés Gómez, ha detto a Prensa Latina che molti al nostro passaggio suonavano i clacson delle loro macchine e facevano gesti politici con le mani.

Poi ha commentato che la destra anti cubana ha provocato, ma è intervenuta la polizia e la carovana si è svolta con un grande successo e per la soddisfazione degli organizzatori.

«Siamo molto contenti e andiamo avanti con queste azioni. Non ci possiamo fermare e i nostri reclami li dovranno ascoltare, ha affermato Elena Freyre, presidente di Fornorm. Oggi riceviamo l’appoggio di molta gente durante il tragitto. In maggioranza è il sud della Florida che vuole poter visitare le famiglie in Cuba senza ostacoli».

Lo scorso 11 gennaio e in altri incontri, l’Alleanza Martiana ha condannato la sospensione dei voli charter pubblici destinati all’Isola, eccetto che a L’Avana, dal prossimo 10 marzo.

Per la coalizione questa misura annunciata il 10 gennaio con un comunicato del segretario nordamericano di Stato, Mike Pompeo, partendo da una richiesta fatta dal Dipartimento dei Trasporti, è criminale.

Secondo Pompeo, Washington imporrà altri limiti al numero dei voli di questo tipo che potranno giungere all’aeroporto internazionale José Martí della capitale cubana.

L’amministrazione del presidente statunitense, Donald Trump, impegnata a distruggere la Rivoluzione cubana, ha sospeso il 10 dicembre tutti i viaggi regolari delle linee aeree commerciali nordamericane negli aeroporti dell’Isola, meno che a L’Avana.

Quella decisione ha provocato molte critiche per i danni provocati alle famiglie nei due paesi.

“Gli Stati Uniti violano nuovamente i nostri diritti d’andare a Cuba, di poter condividere, festeggiare e aiutare i nostri là”, ha sostenuto l’Alleanza Martiana in una dichiarazione.

“Solo il sadismo può spiegare l’implementazione di politiche già provate come inservibili, come metodo per obbligare Cuba a sottomettersi agli interessi nordamericani. Tutti sappiamo che l’intenzione del governo statunitense premeditata e perfida va contro il popolo, contro le nostre famiglie nell’Isola, contro di noi e nostri diritti d’avere relazioni con loro», ha sostenuto ancora.

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