Petróleos de Venezuela, S.A. (PDVSA) e i suoi lavoratori esprimono il loro rifiuto nei confronti delle misure coercitive emesse, martedì 18 febbraio 2020, dal governo degli Stati Uniti contro la compagnia petrolifera Rosneft che mantiene investimenti e operazioni commerciali legali nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
La politica delle sanzioni unilaterali degli Stati Uniti è rivolta verso le società che competono nel mercato globale, come Rosneft, per cercare di influenzare il sistema dei prezzi, controllare o eliminare i principali attori e, di conseguenza, esercitare un controllo egemonico del mercato mondiale del petrolio; vale a dire, una sorta di ricatto economico esercitato dal governo del presidente Donald Trump contro le compagnie petrolifere che non sono subordinate ai loro interessi imperiali e di dominio.
La discriminazione economica e l’odio, come strumenti politici, promossi dal governo degli Stati Uniti contro la principale compagnia petrolifera del paese, PDVSA, mira a distruggere l’economia nazionale e, quindi, a incidere sul bilancio socio-economica del popolo venezuelano, principalmente sull’acquisto di alimenti, medicine e altre necessità che vengono acquistati in mercati esteri.
La classe operaia si dichiara in mobilitazione attiva e permanente in tutta la struttura organizzativa dell’industria petrolifera, del gas e petrolchimica nazionale, per difendere la stabilità e il normale sviluppo delle attività amministrative e operative che garantiscono la sicurezza energetica al popolo venezuelano e per esprimere il proprio rifiuto categorico delle misure coercitive degli Stati Uniti.
Inoltre, esprimiamo la nostra solidarietà alla compagnia petrolifera Rosneft, che può contare con tutto il supporto necessario per la continuità operativa e commerciale.