Esclusa l’esistenza di malati di coronavirus nell’Isola

«A Cuba non ci sono casi con diagnosticati con il coronavirus Covid-19», ha assicurato il dottor Francisco Durán García, direttore nazionale di Epidemiologia del Ministero di Salute Pubblica (Minsap), in un incontro con la stampa nazionale, lunedì 17.

Poi ha aggiunto che nel paese è stato elaborato un piano intersettoriale per affrontare la malattia, adeguato ad ogni territorio da parte delle direzioni provinciali e municipali di salute, verificato di recente con una visita ministeriale e che comprende la prevenzione anche in settori chiave come il turismo, il trasporto, la dogana, l’immigrazione e gli stranieri.

In questo piano si specificano i protocolli del comportamento delle autorità sanitarie per la Difesa Civile nel paese, ci sono i reagenti per realizzare diagnosi a persone sospettate d’avere la malattia o essere portatrici, ha insistito il medico, che ha affermato che sono state create le condizioni nelle unità assistenziali per offrire servizi d’alta qualità, includendo la terapia intermedia e intensiva, ad ogni paziente colpito dal coronavirus.

Consiglio ai viaggiatori che sono stati in contatto con territori dove circola la patologia e con sospetti, di andare da un medico come principale misura di prevenzione per se stessi e per la società, cosa sostenuta anche dal dottor Lorenzo Somarriba López, direttore di Vigilanza della Salute del Minsap.

Il medico ha suggerito anche come misura importante di lavarsi le mani almeno per 20 secondi e di non toccare con le dita le porte d’entrata del virus: occhi, naso e bocca.

Poi ha definito la malattia come una famiglia di diversi virus che ha contagiato sino al 17 febbraio 71.500 persone e di queste 1771 sono morte, la maggioranza in Cina e solo tre in altri paesi (Filippine, Giappone e Francia).

Ha raccomandato di prendere informazioni dai siti web dell’Organizzazione Mondiale della Salute, perché gran parte di quelle che circolano vogliono provocare timori e panico nella popolazione con discredito per il paese asiatico e con carattere discriminatorio per le persone oriunde dell’Asia.

Il dottor Carmelo Trujillo Machado, capo nazionale del Programma per il Controllo Sanitario Internazionale, ha detto che tutti i punti d’entrata dei viaggiatori nel paese hanno la vigilanza attivata, per cui non sono state decretate restrizioni ai viaggi.

Il visitatore e il residente permanente, giungendo a Cuba, riceve un controllo da parte di professionisti preparati per scoprire sintomi della malattia, e quindi seguirlo con l’attenzione primaria nell’area dove andrà a risiedere temporaneamente, includendo hotels che dispongono di punti sanitari.

I tre hanno riconosciuto che la malattia è in studio da parte degli esperti nel mondo e che oggi si usano gli anti retro virali come medicinali per arrestare la patologia. Un medicinale usato è un interferone cubano generato da BioCubaFarma, che si produce in un impianto con capitale misto (cubano-cinese) nella nazione asiatica.

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