La Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge la Dichiarazione di Josep Borrell, Alto Rappresentante della Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, in seguito alla videoconferenza con i Ministri degli Esteri dei Paesi membri, nella quale si esprime il sostegno della UE a iniziative estranee al Venezuela, che violano la Costituzione, la volontà del popolo venezuelano e il Diritto Internazionale.
L’Unione Europea, la cui bandiera è stata ammainata in diverse città dei suoi stati membri, come risposta alla inettitudine dimostrata da questa organizzazione nell’offrire soluzioni all’espansione della pandemia COVID-19, pretende oggi issare una bandiera, ma quella degli Stati Uniti di America nel sacro e sovrano territorio della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
È importante sottolineare che mentre in vari paesi della UE la pandemia è diventata fuori controllo, con un impatto devastante in termini di vite umane, in Venezuela si procede gradualmente al contenimento e si concentrano tutti gli sforzi e le risorse, nonostante il blocco e le sanzioni degli Stati Uniti.
L’Unione Europea che oggi sostiene la proposta illegale di Washington è la stessa organizzazione che mantiene un silenzio totale e complice dinanzi agli annunci dell’Amministrazione Trump di mettere una taglia per la cattura del Capo di Stato e diversi funzionari venezuelani, con accuse prive di fondamento e false. La stessa Unione Europea che non emette dichiarazioni di fronte al piano del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti di disporre navi da guerra per minacciare l’integrità territoriale e la pace in Venezuela e nella regione Latinoamerica e caraibica.
L’Unione europea sta così sostenendo la strategia di Washington di rimuovere le sanzioni illegali contro il Venezuela solo se si compie la sua volontà di concretizzare il prolungato piano di Colpo di Stato.
Poco, per non dire niente, ha contribuito l’Unione Europea per la stabilità del Venezuela durante gli ultimi due anni. La continua intromissione negli affari interni e lo sviluppo di iniziative prevenute, come il Gruppo Internazionale di Contatto, hanno solo alimentato tensioni politiche nel paese. In conseguenza di ciò, la Repubblica Bolivariana del Venezuela si rivolge nuovamente agli Stati Membri dell’Unione Europea affinché rispettino la sovranità del popolo venezuelano e ricorda loro che come firmatari della Carta delle Nazioni Unite, sono tenuti al rispetto dei suoi principi e propositi.