Del totale dei casi positivi a questa malattia, 25 formano parte del personale sanitario: 14 medici, otto infermiere, due tecnici e un autista d’ambulanza
Yudy Castro Morales
Una delle notizie relazionate al COVID-19 che molti non vogliono ascoltare, oltre ai decessi, è il contagio dei lavoratori della salute, indipendentemente dalle cause, perché sono l’avanguardia in questa battaglia per la vita, con pericolo anche per le loro vite.
Il dottor José Ángel Portal Miranda, ministro di Salute Pubblica, in una conferenza stampa di mercoledì 7, ha informato che nel totale dei casi positivi a questa malattia, 25 formano parte del personale sanitario: 14 medici, otto infermiere, due tecnici e un autista d’ambulanza.
«Tutti, ha detto, mantengono una buona evoluzione, eccetto un medico che si trova in uno stato critico stabile».
Sulle fonti dell’infezione ha riferito che alcuni si sono contagiati in maniera extra ospedaliera, per contatti con stranieri e determinati casi confermati; altri per il maneggio di pazienti che apparentemente non presentavano sintomi respiratori vincolati al COVID -19, e si sono ammalati anche per aver violato le norme di sicurezza.
A proposito dei casi relazionati a pazienti che non mostravano segni della malattia, Portal Miranda ha ne ha indicati due avvenuti in installazioni della capitale: uno nell’Ospedale Docente Calixto García, che «è stato studiato e abbiamo tutte le condizioni per chiuderlo proteggendo pazienti e lavoratori », e un altro «più piccolo» nell’Ospedale Universitario Clinico Chirurgico Comandante Manuel Piti Fajardo.
Partendo da questi fatti abbiamo preso misure come, per esempio«non ricoverare pazienti con sintomi respiratori, e anche se non sono sospetti del COVID – 19, e portarli ai centri dove si segue questo tipo di malattie».
«I lavoratori della salute ha aggiunto José Ángel Portal, rischiano ogni giorno la vita, offrono il loro sforzo e la conoscenza, lasciano le famiglie, vivono giornate faticosissime. lavorano con turni di 15 giorni senza uscire dai luoghi di lavoro e solo dopo hanno un poco di riposo. Di fronte a tanta dedizione, «non è molto chiedere di stare attenti e di essere responsabili».