Cuba rinforza la sua battaglia contro il COVID-19

Nella riunione guidata ogni pomeriggio dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro, è stato spiegato che il paese è entrato nella tappa di trasmissione autoctona limitata, per cui si rinforzano le misure implementate e se ne prendono altre nuove.  

Leticia Martínez Hernández

Cuba è entrata nella tappa di trasmissione autoctona limitata del Covid-19, è stato riferito martedì 7  nella riunione che ogni pomeriggio viene guidata dal    Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz, per continuare l’applicazione del piano approvato dal Governo cubano per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus nell’Isola, dove sono stati confermati  396 casi.

Questa tappa, ha spiegato il  ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, si dichiara «quando si confermano casi per i quali non si possono stabilire vincoli con viaggiatori provenienti da zone colpite e sono limitati a piccole comunità in località o istituzioni del paese».

Le trasmissioni attive locali sono a Consolación del Sur, Pinar del Río; Florencia, in Ciego de Ávila; Florida, in Camagüey, e Gibara, in Holguín e sono  33 casi.

Il capo di Stato ha segnalato che molte misure corrispondenti a questa tappa erano già state anticipate nella fase  pre-epidemica precedente.

Ora come nuova decisione, tutti i luoghi dove esiste la trasmissione locale passeranno in quarantena, per cui lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile deve dare tutte le indicazioni ai Consigli di Difesa.

Nel suo intervento Díaz-Canel ha ratificato «la volontà del nostro Governo di continuare a lavorare con tutte le nostre istituzioni, le organizzazioni di massa e ovviamente con il nostro popolo, per continuare a far diminuire il rischio di trasmissione di massa di questa malattia».

In maniera particolare, il mandatario si è riferito alle due motivazioni che hanno marcato la giornata del 7 aprile: il ’90º anniversario della nascita di Vilma Espín, fondatrice della Federazione delle Donne Cubane, «organizzazione in cui c’è una forza importante della nostra società che sta appoggiando direttamente lo scontro alla pandemia» e il Giorno Mondiale della Salute che celebra la creazione dell’Organizzazione Mondiale della Salute nel 1948 e quest’anno è dedicato all’Infermeria.

«Dobbiamo segnalare, ha detto, che le infermiere e gli infermieri combattono una battaglia molto importante e che nell’Infermeria le donne sono una forza superiore di numero e indispensabile.

È giusto che, pure in questa situazione tanto complessa, si possa ricordare questa data, ha aggiunto il Presidente, e fare gli auguri a infermiere, infermieri, medici e al personale della salute in generale, e inoltre riconoscere l’esempio di portata mondiale che sta dando la Salute cubana».

Poi ha segnalato che però dobbiamo criticare quelli che non accettano  la disciplina imprescindibile per mantenere la curva della malattia più piana possibile.

«So che ci sono molte persone che sperano che appaia rapidamente un vaccino e così si risolveranno le cose, ma senza dubbio, ha chiarito Díaz-Canel, prima di tutto dobbiamo vaccinarsi con la sola cosa che abbiamo sino ad ora: la disciplina la cooperazione e la solidarietà. Questa è la vaccinazione di questi tempi, quello che ci può condurre al successo nello scontro con la pandemia», ha assicurato.

«E vacciniamoci anche contro la disinformazione e la nevrosi  che possono generare le false notizie che stanno circolando nelle reti e contro gli avvisi apocalittici».

C’è uno sciame annessionista, ha segnalato il Presidente della Repubblica,  che come sempre è presente nelle reti sociali cercando di seminare incertezza e panico.

«Noi vogliamo ratificare ancora una volta che il nostro paese dispone di una poderosa rete di media pubblici di comunicazione sociale che in questi giorni hanno dimostrato la loro professionalità, la loro passione, la consacrazione assoluta al mestiere d’informare e al dovere d’alleviare le logiche ansie che vive il nostro popolo in questo momento.

Il nostro Governo, ha sottolineato, sta operando con responsabilità offrendo attraverso questi media tutta l’informazione disponibile, con rapidità, trasparenza e senza allarmismo. Non si deve credere in quelli che costantemente   stanno cercando di porre in dubbio la verità di quello che sta accadendo.

Noi non stiamo nascondendo nessun caso, qui tutti i casi si informano con sincerità nel momento in cui sono avvenuti».

Díaz-Canel ha nuovamente convocato le organizzazioni di massa a continuare ad elevare il livello di partecipazione nella comunità, perché il loro apporto è vitale nella ricerca di anziani che vivono soli, nella solidarietà tra i vicini, nell’appoggio al lavoro dei consultori medici e di chi svolge indagini, e in tutte le attività che a livello sociale possiamo facilitare, perché si svolgano con il maggior ordine e disciplina».

Il Presidente della Repubblica si è riferito  alla necessità che tutte le persone siano franche nelle indagini.

«La vita  ci sta dicendo che quando qualcuno nasconde informazioni sul suo stato di salute, possiamo lamentare la perdita di una vita e possiamo lamentare altre vite che si mettono in pericolo. Nascondere informazioni utili per la salute nelle attuali circostanze può essere letale, per cui è una responsabilità che tutti dobbiamo assumere», ha aggiunto.

«Si deve informare dettagliatamente sulla vera situazione di salute di ognuno. Salviamoci tutti salvando la verità.  Con la verità ci possiamo salvare. E non lo facciamolo solo per la salute individuale di ognuno. Facciamolo per la salute di chi ci circonda e perchè lo meritano uomini e donne che lavorano e rischiano tutti i giorni per sostenere la vita del paese e accelerare la fine della pandemia.

Questa non è una richiesta, ha chiarito, è un obbligo di responsabilità cittadina, a cui dobbiamo obbedire, per aiutare le nostre istituzioni ad operare nell’ordine interno, impegnate in questi giorni difficili».

Il Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, partendo dalla tappa di trasmissione autoctona limitata nella quale entra il paese,  si e riferito a un nuovo gruppo di misure per facilitare l’isolamento fisico.
Tra queste la sospensione della vendita di liquori nei centri gastronomici, anche se si potranno comprare per portarli via;  nei centri chiuderanno i servizi di salone e si prepareranno alimenti da consumare fuori dal recinto ed evitare le agglomerazioni.

Si riordinerà il trasporto urbano dei passeggeri, limitando la quantità di persone per autobus per mantenere una giusta distanza.

Marrero Cruz ha anche precisato che si realizzerà un’analisi sulle attività di lavoro del paese che non sono imprescindibili, per determinarne la sospensione, mantenendo quelle di maggior importanza per l’economia nazionale, come la produzione di alimenti.

Ugualmente si agirà con maggior rigore nello scontro alle illegalità e alle condotte che, nel mezzo della pandemia, mettono in pericolo la vita delle persone.

Nella riunione, le più alte autorità delle provincie di Matanzas e di Ciego de Ávila hanno informato in una video conferenza del lavoro svolto dai loro Consigli di Difesa per affrontare il nuovo coronavirus.

Díaz-Canel ha chiesto, a proposito del territorio occidentale dove sono stati confermati 38 casi, delle misure per ordinare le code e assistere in maniera differenziata gli anziani “un impegno principale” ha detto, che compete ai lavoratori sociali.

Nel caso particolare di Ciego de Ávila, dove c’è una  situazione complicata con 48 malati confermati di Covid-19, e  precisamente 12 nel municipio di Florencia, il mandatario ha sottolineato l’irresponsabilità di un gruppo di persone che hanno realizzato una festa, quando era proibito.

«Queste sono le cose che accadono nella vita reale, ha commentato, e ci dimostrano dove può arrivare l’irresponsabilità e per questo richiamiamo nuovamente alla disciplina, perché tutti dipendiamo da tutti» ha reiterato.

 

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