Regole di un mondo nuovo: sociopatia di Stato

Víctor Fowler www.granma.cu

Non riesco ancora a credere a ciò che gli occhi stanno leggendo: un conflitto tra il percepito e la ragione, tra l’interpretazione e la logica più elementare. Nel momento esatto in cui l’attuale pandemia di Covid-19 mostra cifre che toccano i due milioni di persone infette, Donald Trump, l’attuale presidente USA, annuncia “la sospensione temporanea dei finanziamenti all’organizzazione (OMS) per la gestione della pandemia”.

Da alcuni giorni diventavano sempre più aperte, le differenze tra il Direttore dell’OMS, che ha chiamato a non politicizzare la pandemia, e le accuse del presidente Trump contro l’organizzazione. Anche così, introdurre nel mezzo della crisi questioni di denaro, è il tipo di gesto che a causa della sua volgarità e conseguenze sembra non appartenere ad alcuna realtà conosciuta.

La volgarità deriva dall’aver incluso nelle pratiche di punizione -insieme a paesi contro i quali viene perseguita una politica di ostilità (leggasi Cuba, Venezuela, Nicaragua, Iran)- organismi internazionali di portata globale. Per quanto riguarda le conseguenze, se si prende come valido il dato offerto da BBC Mundo sul contributo degli USA al budget dell’OMS (15% del totale), ci si aspetta che accadano due cose: un’organizzazione planetaria creata per assistere, promuovere, coordinare e monitorare i problemi e le politiche della salute va ad essere danneggiato nel suo bilancio nel mezzo della peggiore crisi sanitaria che l’umanità abbia conosciuto in decenni.

Il secondo, ed infinitamente crudele, è che la riduzione del budget limiterà le capacità di risposta, azione, scambio ed, in definitiva, coordinamento, proprio quando ciò è più necessario per la specie umana. Qualcuno può prevedere come il gesto imperiale di Trump si va a tradurre in quei paesi con fragili sistemi sanitari, dove un gran numero di persone vivono in cattive condizioni igieniche sfavorevoli e sovraffollati?

L’attuale pandemia del covid-19 è un evento di tale portata che non sono pochi quelli che vedono nel nostro presente un punto di svolta nella storia umana. Alcuni assicurano che è la fine del ciclo neoliberale; altri prevedono che le abitudini cambieranno radicalmente. In questo nuovo mondo, non dovrebbe esserci spazio perché la politica mondiale sia trasformata in una somma di dichiarazioni ed azioni proprie di prepotenti. Abbiamo bisogno di dialogo, concertazione, rispetto tra parti ed alleanze. Ed i piccoli paesi non dovrebbero dimenticare un secondo che solo unendoci possiamo affrontare le grandi crisi, quelle di oggi e quelle del futuro.

Di certo, vorrei tanto leggere di nuovo le notizie e vedere che mi ero sbagliato, che invece di questa follia della rottura c’è un’offerta di maggiore collaborazione!


Reglas de un mundo nuevo: sociopatía de Estado

Autor: Víctor Fowler

Todavía no acabo de creer lo que los ojos están leyendo: un conflicto entre lo percibido y la razón, entre la interpretación y la lógica más básica. En el momento exacto en el que la actual pandemia de la Covid-19 enseña cifras que rozan los dos millones de personas infectadas, Donald Trump, el actual presidente de Estados Unidos, anuncia «la suspensión temporal de la financiación a la organización (OMS) por la gestión de la pandemia».

Desde hacía días se tornaban cada vez más abiertas las diferencias entre el Director de la oms, quien llamó a no politizar la pandemia, y las acusaciones del Presidente Trump en contra de la organización. Aun así, introducir en mitad de la crisis cuestiones de dinero, es la clase de gesto que por su vulgaridad y consecuencias parece no pertenecer a ninguna realidad conocida.

La vulgaridad viene de haber incluido en las prácticas de castigo –junto con países contra los cuales es enfilada una política de hostilidad (leáse Cuba, Venezuela, Nicaragua, Irán)– a organismos internacionales de alcance global. En cuanto a las consecuencias, si se toma como válido el dato que ofrece bbc Mundo sobre la contribución de ee. uu. al presupuesto de la oms (el 15 % del total), es de suponer que ocurran dos cosas: una organización planetaria creada para atender, impulsar, coordinar y vigilar problemas y políticas de salud va a ser afectada en su presupuesto en medio de la peor crisis de salud que la humanidad haya conocido en décadas.

Lo segundo, e infinitamente cruel, es que la reducción de presupuesto limitará capacidades de respuesta, acción, intercambio y, en fin, coordinación, justo cuando más necesario resulta esto para la especie humana. ¿Alguien puede predecir cómo se va a traducir el gesto imperial de Trump en aquellos países con sistemas de salud frágiles, donde largas cantidades de personas viven en malas condiciones higiénicas y hacinados?

La actual pandemia de la covid-19 es un acontecimiento de tal magnitud que no son pocos los que ven en nuestro presente un punto de giro en la historia humana. Unos aseguran que es el fin del ciclo neoliberal; otros pronostican que las costumbres cambiarán de modo radical. En ese mundo nuevo no debería haber espacio para que la política mundial sea transformada en una suma de declaraciones y acciones propias de matones. Necesitamos el diálogo, la concertación, el respeto entre partes y las alianzas. Y los países pequeños no olvidar un segundo que solo uniéndonos podemos enfrentar las grandes crisis, las de hoy y las del porvenir.

Por cierto, ¡me gustaría tanto leer otra vez las noticias y ver que me he equivocado, que en lugar de esta locura de la ruptura hay oferta de mayor colaboración!

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