Le autorità del governo municipale, così come la direzione di salute pubblica nel territorio, “negano con forza l’autenticità di questa volgare manipolazione e si uniscono alle migliaia di cubani che oggi condannano queste azioni senza scrupoli” – Questo fatto è stato smentito anche durante la riunione quotidiana con il Presidente di Cuba
Yisell Rodríguez Milán
La presunta morte d’una persona per COVID- 19 in una strada del quartiere La Lisa, nel municipio de L’Avana, è stata smentita mercoledì 15 dalle autorità locali durante la riunione quotidiana guidata dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, realizzata da quando a Cuba è iniziato lo scontro alla propagazione del COVID-19.
Hanno partecipato a questo dibattito il governatore de L’Avana, Reinaldo García Zapata, e il presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, Luis Antonio Torres Iríbar, come si legge nella notizia pubblicata nel sito web della Presidenza di Cuba, dove si allude all’immagine falsa della “morte” che è circolata nelle ultime ore nelle reti sociali.
In videoconferenza, Díaz-Canel ha commentato che: «queste azioni sono parte dello sciame annessionista che vuole screditare il lavoro della Rivoluzione in funzione del nuovo coronavirus, ponendo notizie false nelle reti».
Poco tempo dopo, il sito web del giornale Tribuna de La Habana ha pubblicato un messaggio del Governo Municipale La Lisa. Il comunicato allude alla foto di un falso cadavere, diffusa in Internet, accompagnata da commenti nei quali si sostiene che la causa della morte è stata il contagio del nuovo coronavirus SARS-CoV2.
Le autorità del governo municipale, così come la direzione di salute pubblica nel territorio, “negano con forza l’autenticità di questa volgare manipolazione e si uniscono alle migliaia di cubani che oggi condannano queste azioni senza scrupoli”.
Il fatto è stato descritto come “un montaggio” dato che, come si legge, gli autori della foto, senza il minimo scrupolo e di fronte agli stupefatti abitanti del Consiglio Popolare Arroyo Arenas, scattavano fotografie e una cittadina che è servita per alimentare le campagne che in maniera tendenziosa e manipolatrice vogliono lacerare l’immagine del nostro sistema di salute pubblica.
Questa disprezzabile manovra mediatica si somma alla campagna per screditare il nostro paese, che dispone di un sistema di salute apprezzato a livello mondiale, possibile solo nel socialismo.
E questa è una nuova evidenza della disperazione dei nemici della Rivoluzione in questi tempi in cui la crisi sanitaria ha posto in evidenza l’incapacità del sistema capitalista che non conta con la volontà politica per proteggere e assistere adeguatamente il suo popolo.
Durante la riunione con il Presidente in cui è stato smentito questo nuovo imbroglio contro Cuba è stato confermato che in Cuba ci sono 814 casi positivi al COVID-19, tra i quali 774 cubani.
I territori con il più alto tasso di casi per quantità di abitanti sono in quest’ordine, l’Isola della Gioventù (17), Ciego de Ávila (71), L’Avana (297), Villa Clara (93), Sancti Spíritus (55) e Matanzas (53). Sino ad ora sono aperti 29 casi di trasmissione locale della malattia e 15 sono in quarantena, mentre il resto è soggetto a un rafforzamento di misure.