Confronti

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40.000 morti contro 9 e 750.000 contagiati contro 256 (di cui il 46% guariti), da un lato fosse comuni ed una curva che ancora cresce, dall’altro una curva piatta sin dall’inizio dei contagi.

Sono i numeri, ad oggi, della emergenza coronavirus negli USA ed in Venezuela.

Un confronto che nessuno ama fare perché si parla di vite umane ma che si rende doveroso dopo che Mike Pompeo, segretario di Stato degli Stati Uniti e decine di media mondiali ripetono le sue affermazioni.

Risulta infatti che pochi giorni fa Pompeo abbia dichiarato a La Voce d’America che “il Venezuela è uno dei paesi meno preparati per affrontare il coronavirus. Maduro ha fatto in modo che il paese sia uno dei meno attrezzati al mondo per far fronte a questa pandemia. Gli Stati Uniti hanno inviato aiuti al Venezuela” (primo link).

A queste dichiarazioni hanno risposto, contestandole decisamente, sia il vicepresidente venezuelano Jorge Rodríguez che il ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza.

Il primo ha parlato della irresponsabilità della amministrazione Trump di fronte all’emergenza Covid-19, che ha trasformato quel paese nel primo al mondo per morti e contagiati ed alle decine di milioni di persone prive di assistenza sanitaria accessibile.

Ha proseguito poi illustrando lo screening ampliato e personalizzato compiuto dal Venezuela, unico paese al mondo ad averlo eseguito su tutta la popolazione adulta a cui hanno finora risposto oltre 18 milioni di venezuelani su un totale di 19 milioni circa. Attraverso le risposte al big data della piattaforma Patria sono stati visitati gratuitamente a casa tutti coloro che erano considerati a rischio o che dichiaravano di avere sintomi, 167.119 finora le visite eseguite.

Rodriguez ha aggiunto che il Venezuela rimane il primo paese dell’America Latina per numero di test eseguiti per milione di abitanti. “Ad oggi abbiamo effettuato più di 300.000 test diagnostici, non esiste alcun paese in America Latina che stia facendo più test”, ha detto (secondo link).

Da parte sua, il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha denunciato le bugie del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti affermando che “l’Amministrazione Trump prosegue a mentire sulla presunta diminuzione delle sanzioni contro il Venezuela e sugli ipotetici aiuti” che sarebbero stati messi in atto da quel paese per venire incontro al popolo venezuelano nella lotta al Covid-19.

Arreaza ha assicurato che “le risorse del Venezuela continuano ad essere bloccate. Banche e fornitori internazionali non lavorano con il Venezuela per timore di sanzioni statunitensi”, una questione che 11 senatori democratici statunitensi hanno ammesso inviando una lettera il 27 marzo al Segretario di Stato Mike Pompeo e al Segretario del Tesoro Steven Mnuchin.

Nella lettera infatti i senatori chiedono la revoca delle misure coercitive di Washington contro il Venezuela e l’Iran ed evidenzia i falsi argomenti dell’amministrazione Trump su presunte eccezioni delle sanzioni che escluderebbero i beni umanitari (terzo link).

https://www.elnacional.com/…/venezuela-es-una-de-los-p…/amp/

http://mppre.gob.ve/…/venezuela-registra-29-casos-de-covid…/

https://www.telesurtv.net/…/canciller-arreaza-denuncia-ment…

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