Almeno cento persone si sono intossicate negli USA dopo l’errato suggerimento di Donald Trump di ingerire o iniettarsi disinfettanti o cloro per eliminare la SARS-COV-2
«Matto non è, perché se lo fosse non avrebbe tanti milioni di dollari, mi ha detto per telefono un collega, mentre si parlava delle presunte pazzie di Donald Trump, l’ultima delle quali è stata incitare a iniettare disinfettanti alle persone per – secondo lui – ammazzare il virus che provoca la Covid – 19 in forma immediata.
La realtà è che la pandemia che ha già contagiato 899.281 persone negli Stati Uniti , delle quali 46.200 sono morte, ha posto alla gogna il presidente Trump, che, in accordo con i criteri degli specialisti, si può considerare uno psicopatico incapricciato di fare uno standard sistematico del suo ego.
Stimolato dal dialogo con il mio collega, ho cercato diversi criteri relazionati con il personaggio in questione e il suo modo d’agire alla guida della maggior potenza del mondo.
Ho incontrato una fonte digitale britannica, la Jobsanger: British Writer Pens, che riproduce quanto affermato dallo scrittore inglese, Nate White, per il quale «Trump manca di certe qualità… Non ha classe nè incanto, nè freddezza, nè credibilità, né compassione, nè calore, né sapienza, né sottigliezza, né sensibilità, né autocoscienza, né umiltà, né onore, né grazia».
White riferisce che «è impossibile leggere un solo tweet in Twitter, o ascoltarlo dire una frase o due, senza guardare profondamente nell’abisso».
Ed è che l’ultima sceneggiata di Trump, dove propone d’iniettare disinfettanti a persone con il virus, ha provocato una reazione avversa, prima con la comunità scientifica, poi con leader politici, specialisti del tema e altri.
Voglio citare qualcuno di questi criteri: «Iniettarsi o ingerire qualsiasi tipo di prodotto per le pulizie è un metodo abituale per le persone che vogliono suicidarsi», ha ricordato il pneumologo Vin Gupta, nella NBC.
Il dottor Ryan Marino, esperto in Tossicologia degli ospedali universitari di Cleveland, ha segnalato in un twitter: «Per favore, non fatelo». E il professore di Harvard, Bryan D. Hayes, ha avvertito tutti i tossicologi di «stare attenti», riferisce il quotidiano spagnolo El País.
Il sito digitale Sputnik cita lo psicologo catalano Oscar Castillero Mimenza, che in un articolo ha cercato di spiegare le caratteristiche psicologiche di Adolfo Hitler, basandosi su tesi in profili disegnati dal prestigioso collega statunitense Henry Murray.
Castillero avverte su varie possibilità uscite dallo studio in relazione con Hitler che, portate ai nostri tempi possono apparire definite per caratterizzare Donald Trump.
Egolatria e complesso del Messia, disprezzo della debolezza, carisma e capacità di manipolazione, teatralità, ossessione per il potere e poca capacità spiccano tra queste qualità.
Coincido che la capacità d’ingannare e manipolare, ritratta questo personaggio con aperte manifestazioni egocentriche.
Ricordiamo alcune occasioni in cui il mandatario ha esibito le sue qualità psicopatiche.
Ha detto che il virus sarebbe scomparso miracolosamente con l’arrivo del caldo; senza rigore scientifico di sorta ha raccomandato l’uso della idroxiclorochina per curare la Covid-19, e un uomo è morto in Arizona, auto medicandosi con una sostanza per acquari che contiene questo prodotto, lo stesso principio attivo del farmaco anti paludismo, il cui uso contro il coronavirus, non è sostenuto dalla scienza, che Trump ha promosso sostenendo che «non c’è niente da perdere».
Il «Manuale di diagnosi e statistica dei disturbi mentali», pubblicato dalla Associazione Americana di Psichiatria, stabilisce che: «La psicopatia è un disturbo della personalità complesso, caratterizzato da difficoltà emozionali di condotta e di relazione. La sua ripercussione è clinica, sociale e giudiziale.
[…]. Si traduce nell’apparizione simultanea dei problemi in tre settori: nella sua relazione con gli altri, nella sua affettività e nella sua condotta».
Il testo spiega che «gli psicopatici si caratterizzano perchè hanno sentimenti di grandezza, sono arroganti ed egoisti. Assegnano una grande importanza a sè stessi e tendono a colpevolizzare gli altri per i loro errori e fallimenti.
Approfittano facilmente degli altri utilizzando il fascino, la manipolazione e l’inganno. Le loro emozioni sono superficiali e poco sincere ed hanno pochi rimorsi quando provocano danni a qualcuno. Presnetano una mancanza di empatia e sono freddi e superficiali».
Queste «qualità» coincidono con un ritratto interno di Donald Trump, lo stesso che incolpa gli altri per le sue azioni aberranti.
Lo fa così adesso, incolpando la Cina della pandemia, attaccando l’Organizzazione Mondiale della Salute alla quale ha sospeso le quote di pagamento e «litiga» ogni giorno con i giornalisti e i media che non dicono o chiedono solo quello che vuole lui.
Usa l’aggettivo «grande» come parte del suo aspetto narcisista per imporre la «sua verità», quella che come tutti sanno, è un’autentica menzogna.
Il suo ego sproporzionato lo usa per disprezzare gli altri e come parte di una messa in scena teatrale, offendendo o firmando una risoluzione per imporre sanzioni a paesi, o per minacciare con guerre che possono mettere fine all’umanità.
Per gli specialisti del tema la sua ideologia e il suo comportamento razzista provengono dalla sua gioventù, considerando che suo padre fu membro attivo del Ku Klux Klan.
Nel sito Sputnik si riassume che il discorso incoerente di Trump come i continui cambi nelle sue convenzioni rivelano una personalità instabile. Questo è molto pericoloso quando si maneggiano capacità e possibilità che influiscono nella vita di milioni di persone, come l’uomo che guida il paese più poderoso del pianeta.