Reporter Senza Frontiere, ma con padroni

Reporter Senza Frontiere (RSF) ha un padrone e non ha frontiere quando si tratta di ricevere denaro dalle transnazionali, dagli oligopoli, dai ricchi di questo mondo

Raúl Antonio Capote  www.granma.cu

Il cameraman dell’agenzia di stampa cubana Prensa Latina in Cile, Damián Trujillo, è stato arrestato, domenica scorsa, dai carabinieri nella capitale di quel paese, mentre esercitava la sua professione. Il giornalista stava coprendo una pacifica protesta in piazza La dignidad.

Nelle immagini dell’arbitrario arresto del comunicatore si può osservare come i carabinieri lo introducono a forza su un furgone, nonostante le proteste dei suoi colleghi.

Non è questa una chiara violazione del libero esercizio del giornalismo? Perché RSF è silenziosa di fronte a questa violazione della libertà di stampa?

Un ingannevole rapporto di quell’organizzazione ha recentemente posto Cuba al 171 posto in termini di condizioni per l’esercizio della libertà di stampa, ciò che ha collocata l’isola all’ultimo posto in America Latina e nei Caraibi.

RSF è un’organizzazione con sede a Parigi, ma sottomessa a Washington, che si è caratterizzata, per anni, per il suo ossessivo agire contro la Rivoluzione cubana, quella del Venezuela bolivariana e quella del Nicaragua sandinista.

Nel 2005, hanno partecipato alla campagna promossa dal governo di George W. Bush per impedire l’arrivo di turisti nella Maggiore delle Antille. Non bisogna dimenticare che il Piano Bush stanzia un budget di 5 milioni di $ per le ONG che “svolgono attività che cercano di dissuadere i turisti dal viaggiare a Cuba”. Una parte di quel “succoso bottino” va a finire nelle casse di RSF.

Quelli di RSF si sono dedicati, per anni, a finanziare pseudo-giornalisti al servizio degli interessi USA

La sua manifesta parzialità a favore degli interessi di Washington in Iraq, Libia, Haiti, Iran, Bolivia, Ecuador e Cile, è più che chiara: anno dopo anno, nei suoi falsi rapporti, condanna i paesi considerati “nemici” degli USA o semplicemente quelli che non accettano di seguire alla lettera i dettami della Casa Bianca.

Da dove provengono i grandi fondi di cui dispongono di questi signori, suppostamente difensori della libertà di stampa e di espressione?

Qualche anno fa, il signor Robert Ménard, uno dei fondatori di RSF, ha confessato, con assoluta calma, di ricevere finanziamenti dalla National Foundation for Democracy (NED). Ménard è stato molto chiaro: «In effetti, riceviamo denaro dalla NED. E questo non ci pone alcun problema”.[1]

RSF non ha mai nascosto i suoi rapporti con il mondo del potere. «Un giorno abbiamo avuto un problema di soldi. Ho chiamato l’industriale Francois Pinault affinché ci aiutasse. (…) Ha risposto immediatamente alla mia richiesta. E questa è l’unica cosa che conta” perché “La legge di gravità esiste, cari amici. Ed anche la legge del denaro”, ha detto Ménard. [2]

RSF è finanziata dal Gruppo Dassault, riceve fondi da Hewlett Packard, dalla Fondazione Overbrook, un’entità fondata da Frank Altschul promotore di Radio Free Europe, dal gruppo Lagardère Publishing, dalla Fondazione Hachette, da Open Society Institute, dal quotidiano francese Libération e intasca grandi risorse dai maggiori oligopoli del mondo.

Dei soldi che il governo USA dedica, ogni anno, a sovvertire l’ordine interno di Cuba, RSF beneficia attraverso la NED, USAID, Freedom House, Center for a Free Cuba, Cuban-American National Foundation, la ONG ceca People in Need e molte altre organizzazioni che compongono il tessuto di istituzioni che servono da facciata al governo yankee ed alla CIA nelle loro azioni contro la Rivoluzione cubana.

In un rapporto del 15 gennaio 2004, RSF ha esonerato da ogni implicazioni i militari USA responsabili dell’omicidio del giornalista spagnolo José Couso e del suo collega ucraino Taras Protsyuk nell’hotel Palestina di Baghdad. RSF ha fatto l’apologia dell’invasione dell’Iraq, il 16 agosto 2007, durante il programma radiofonico “Contre-expertise”. Robert Ménard, allora segretario generale di RSF, ha legittimato l’uso della tortura.

Durante il golpe contro Hugo Chávez, nell’aprile 2002, hanno apertamente appoggiato gli usurpatori, avallato il golpe contro il Presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide, contro Zelaya in Honduras, contro Evo Morales in Bolivia.

Lo stesso quotidiano francese Libération, patrocinatore dell’organizzazione, riferisce che RSF non dice una parola sugli abusi dei media occidentali: «D’ora in poi, la libertà di stampa sarà esotica o non lo sarà. Molti le rimproverano la sua aggressività contro Cuba e Venezuela e la sua indulgenza verso gli USA; il che non è falso »[3].

RSF ha un padrone e non ha frontiere quando si tratta di ricevere denaro dalle società transnazionali, dagli oligopoli, dai ricchi di questo mondo.

Come può essere indipendente, come proclama, qualcuno che subordina il suo lavoro e vende la sua morale ed etica ai dettami dei potenti di questo mondo? RSF è un’istituzione organica del potere globale dell’Impero, solo quello; un altro paravento che serve a giustificare le aggressioni e demonizzare i nemici del potere egemonico capitalista.

Nel contesto

-Il programma Cuba dell’USAID ha dedicato, tra il 1998 ed il 1999, oltre 6 milioni di $ per la sovversione interna nel nostro paese.

-Solo nel 2001, sono state effettuate, sul campo, oltre 200 consegne personali di denaro ad “attivisti” e “giornalisti indipendenti”, stimate in oltre 100000 $.

-Tra gli anni fiscali 2001 e 2006, l’USAID ha stanziato contro Cuba 61 milioni di $ per circa 142 progetti

-Il Programma Cuba, tra il 2007 ed il 2013, ha raggiunto la cifra di oltre 120 milioni di $.

-I programmi con l’etichetta «Libertà d’informazione» hanno promosso, tra il 2014 ed il 2017, circa 39 progetti, per un importo di oltre 6 milioni di $. La NED ha anche contribuito con altri 2 milioni.

-La NED, nel 2018, ha consegnato a Cubanet News Inc. 220000 $, destinati: a promuovere la “Libertà di informazione” 60000 $; per l’Editoriale Hypermedia Inc. 72000; Instituto di Comunicazione e Sviluppo 65000; per l’ “Integrazione” di Cuba nelle reti mediatiche regionali 64000 (dedicate a giovani giornalisti).

-I programmi sovversivi USAID e NED contro Cuba, nell’ultimo anno fiscale 2018-2019, sono calcolati in oltre 70 progetti promossi all’interno e all’esterno del paese, con una dotazione di oltre 14 milioni di $.

Fonti: Razones de Cuba, Cubainformación, scritti di Salim Lamrani e Jean-Guy Allard.

[1] Robert Ménard, “Forum di discussione con Robert Ménard”, Le Nouvel Observateur, 18 aprile 2005

[2] Verità su Reporter Senza Frontiere, .investigaction.net

[3] Verità su Reporter Senza Frontiere, .investigaction.net.


Reporteros sin fronteras, pero con dueños

Reporteros Sin Fronteras tiene dueño y no tiene fronteras a la hora de recibir dinero de las transnacionales, de los oligopolios, de los ricos de este mundo

Autor: Raúl Antonio Capote

El camarógrafo de la agencia cubana de noticias Prensa Latina en Chile, Damián Trujillo, fue detenido el pasado domingo por carabineros, en la capital de ese país, mientras se encontraba en ejercicio de su profesión. El periodista cubría una protesta pacífica en la plaza La dignidad.

En las imágenes de la detención arbitraria del comunicador se puede observar cómo los carabineros lo introducen por la fuerza en una furgoneta, a pesar de las protestas de sus compañeros.

¿No es esta una clara violación del libre ejercicio del periodismo? ¿Por qué Reporteros Sin Fronteras (rsf) guarda silencio ante este quebrantamiento de la libertad de prensa?

Un falaz informe de esa organización ubicó recientemente a Cuba en el lugar 171 en cuanto a las condiciones para el ejercicio de la libertad de prensa, lo que colocó a la Isla en el último lugar de América Latina y el Caribe.

RSF es una organización asentada en París, pero incondicional a Washington, que se ha caracterizado durante años por su obsesivo accionar contra la Revolución Cubana, la Venezuela Bolivariana, y la Nicaragua Sandinista.

En el año 2005 participaron en la campaña promovida por el gobierno de George W. Bush, para impedir la llegada de turistas a la Mayor de las Antillas. No se debe olvidar que el Plan Bush destina un presupuesto de cinco millones de dólares para las ong que «realizan actividades que busquen disuadir a los turistas de viajar a Cuba». Una parte de ese «jugoso botín» va a parar a las arcas de los rsf.

Los Sin Fronteras se han dedicado durante años a financiar a seudoperiodistas que trabajan al servicio de los intereses de Estados Unidos.

Su parcialidad manifiesta a favor de los intereses de Washington en Iraq, Libia, Haití, Irán, Bolivia, Ecuador y Chile, es más que clara: año tras año, en sus informes falaces, condena a países considerados «enemigos» de ee. uu. o simplemente a aquellos que no aceptan seguir al pie de la letra los dictados de la Casa Blanca.

¿De dónde vienen los cuantiosos fondos con que cuentan estos señores, supuestamente defensores de la libertad de prensa y de expresión?

El señor Robert Ménard, uno de los fundadores de rsf, confesó hace unos años, con absoluta tranquilidad, recibir financiación de la Fundación Nacional por la Democracia (ned). Ménard fue muy claro: «Efectivamente, recibimos dinero de la ned. Y ello no nos plantea ningún problema».[1]

rsf no ha ocultado nunca sus relaciones con el mundo del poder. «Un día tuvimos un problema de dinero. Yo llamé al industrial Francois Pinault para que nos ayudara.(…) Enseguida respondió a mi pedido. Y eso es lo único que importa» porque «La ley de la gravedad existe, queridos amigos. Y también la ley del dinero», dijo Ménard.[2]

Reporteros Sin Fronteras es financiada por el Grupo Dassault, recibe fondos de Hewlett Packard, de Overbrook Foundation, entidad fundada por Frank Altschul, promotor de Radio Free Europe, del grupo Lagardère Publishing, de la Fundación Hachette, del Open Society Institute, del diario francés Libération, y se embolsa cuantiosos recursos de los mayores oligopolios mediáticos del mundo.

Del dinero que el gobierno de los ee. uu. dedica cada año a subvertir el orden interno en Cuba, rsf se beneficia a través de la ned, la Usaid, Freedom House, Center for a Free Cuba, la Fundación Nacional Cubano- Americana, la ong checa People in Need y de otras muchas organizaciones que componen el tejido de instituciones que sirven de pantalla al gobierno yanqui y a la cia en sus acciones contra la Revolución Cubana.

En un informe del 15 de enero de 2004, rsf exoneró de toda implicación a los militares estadounidenses responsables del asesinato del periodista español José Couso y de su colega ucraniano Taras Protsyuk en el hotel Palestina, de Bagdad. rsf hizo apología de la invasión de Irak, el 16 de agosto de 2007, durante el programa radial «Contre-expertise». Robert Ménard, entonces secretario general de rsf, legitimó el uso de la tortura.

Durante el golpe de Estado contra Hugo Chávez en abril de 2002, apoyaron abiertamente a los usurpadores, avalaron el golpe de Estado contra el Presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide, contra Zelaya en Honduras, contra Evo Morales en Bolivia.

El propio diario francés Libération, patrocinador de la organización, refiere que rsf no dice una palabra sobre los abusos de los medios informativos occidentales: «En adelante, la libertad de prensa será exótica o no será. Muchos le reprochan su ensañamiento contra Cuba y Venezuela, y su indulgencia hacia Estados Unidos, lo cual no es falso»[3].

Reporteros Sin Fronteras tiene dueño y no tiene fronteras a la hora de recibir dinero de las transnacionales, de los oligopolios, de los ricos de este mundo.

¿Cómo puede ser independiente, como pregona, quien subordina su labor y vende su moral y su ética a los dictados de los poderosos de este mundo? rsf es una institución orgánica del poder global del Imperio, solo eso; otra mampara que sirve para justificar las agresiones y demonizar a los enemigos del poder hegemónico capitalista.

En Contexto

El Programa Cuba de la Usaid dedicó, entre los años 1998 y 1999, más de seis millones de usd para la subversión interna en nuestro país.

Solo en 2001, se produjeron en el terreno más de 200 entregas personales de dinero a «activistas» y «periodistas independientes», calculadas en más de 100 000 dólares.

Entre los años fiscales 2001 y 2006, la Usaid asignó contra Cuba 61 millones de usd para unos 142 proyectos

El Programa Cuba, entre los años 2007 y 2013, alcanzó la cifra de más de 120 millones de usd.

Los programas con la etiqueta «Libertad de información» promovieron, entre 2014 y 2017, unos 39 proyectos, con un monto de más de seis millones de usd. La ned aportó igualmente otros dos millones.

La ned en 2018 entregó a Cubanet News Inc. 220 000 usd, destinó, para promover la «Libertad de información» 60 000 usd, para la Editorial Hypermedia Inc. 72 000, Instituto de Comunicación y Desarrollo 65 000, para la «Integración» de Cuba en las redes regionales de medios 64 000 (dedicado a jóvenes periodistas).

Los programas subversivos de la Usaid y la ned contra Cuba en el último año fiscal 2018–2019, se calculan en más de 70 proyectos promovidos dentro y fuera del país, con una asignación superior a los 14 millones usd.

Fuentes:. Razones de Cuba, Cubainformación, escritos de Salim Lamrani y Jean-Guy Allard.

[1] Robert Ménard, «Forum de discussion avec Robert Ménard», Le Nouvel Observateur, 18 de abril de 2005

[2] Verdades sobre Reporteros Sin Fronteras,.investigaction.net

[3] Verdades sobre Reporteros Sin Fronteras,.investigaction.net.

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