Una nave cisterna piena di benzina battente bandiera iraniana sta navigando verso il Venezuela, nonostante le minacce degli Stati Uniti.
L’agenzia Reuters, citando i dati della localizzazione satellitare della nave iraniana di Refinitiv Eikon, chiamata Clavel, racconta che questa ha attraversato il Canale di Suez mercoledì, diretta in Venezuela, dopo aver caricato carburante nel porto iraniano Bandar Abás alla fine di marzo.
Per chi non fosse al corrente della dinamica, è importante sapere che il Venezuela è ricco di petrolio ma i reagenti per trasformare il petrolio in benzina li ha sempre importati.
L’indurimento del blocco navale imposto dagli Stati Uniti al Venezuela è riuscito ad impedire l’arrivo di questi reagenti nel paese producendo una carenza di benzina ai distributori.
Anche altre quattro navi iraniane della stessa dimensione sono state caricate di carburante nel suddetto porto e si stanno dirigendo verso l’Oceano Atlantico dopo aver attraversato il canale di Suez, aggiungendo che la destinazione finale di queste petroliere era sconosciuta e ciò allarma gli Stati Uniti.
Sebbene la notizia non sia ancora stata confermata dalle autorità persiane, la Reuters ha stimato che l’invio di carburante potrebbe alleviare le esigenze del governo venezuelano, che sta vivendo una grave carenza di benzina a causa delle sanzioni e dell’embargo imposti dall’amministrazione statunitense.
In questo contesto, un alto funzionario del governo degli Stati Uniti, ha detto a Reuters giovedì che Washington avrebbe preso in considerazione la possibilità di agire in risposta alla spedizione di combustibile iraniano in Venezuela.
“Non solo questa nave non è la benvenuta dagli Stati Uniti, ma non lo è nemmeno dalla regione e stiamo analizzando le misure che possono essere adottate”, ha detto all’agenzia il funzionario statunitense, che ha parlato sotto anonimato, sostenendo in seguito che Caracas starebbe pagando all’Iran il carburante con oro.
Ricordiamo che il Venezuela non può eseguire pagamenti attraverso i circuiti bancari internazionali a causa del blocco imposto dagli Stati Uniti.
L’Iran e il Venezuela sono due delle principali vittime dell’embargo statunitense ed hanno sempre collaborato per superare le pressioni statunitensi.
In questo senso, il presidente iraniano, Hasan Rohani e il suo omologo venezuelano, Nicolás Maduro, durante una conversazione telefonica il 13 aprile scorso hanno concordato di “rafforzare” la “cooperazione tra le due nazioni” e di lottare insieme contro le “sanzioni crudeli” degli Stati Uniti durante una conversazione telefonica il 13 aprile scorso.