Fondato nel 1964, l’ELN fu strategicamente e tatticamente parlando ispirato alla Rivoluzione cubana, che dimostrò che un movimento politico-militare determinato e ben organizzato poteva mettere in ginocchio una dittatura sostenuta dagli Stati Uniti.
Mentre alcuni scrissero che l’ELN è nato dal movimento studentesco della Colombia, in realtà emerse da un’alleanza operai-studenti-contadini, che includeva i veterani contadini de “La Violencia” del 1948-1958, dove le élite liberali e conservatrici, insieme alla chiesa cattolica e ai potenti proprietari terrieri, istigarono e costrinsero i contadini economicamente dipendenti a combattersi tra loro per espandere ricchezza e potere delle classi dominanti. In cambio del rischio della vita, le classi dominanti che permisero La Violencia offrirono assistenza e favori ai contadini, una forma di sfruttamento nota come “clientelismo”.
Dai disordini nacquero le zone di “autodifesa” guidate dai comunisti, alcune poche aree libere dalle violenze nelle campagne, questi territori, organizzati su principi socialisti, fornirono le basi sociali rurali di ELN e FARC (l’altro gruppo di ribelli della Colombia, ora smobilitato).
Per risolvere le tensioni tra le classi che portarono a La Violencia, le élite dei partiti conservatore e liberale firmarono un patto con cui costituzionalmente si condivisero il potere politico. Per definizione, tale accordo, che mirava a superare gli antagonismi tra i capitalisti colombiani nazionale e quelli internazionali, escluse politicamente la classe operaia e le forze sociali contadine.
La Colombia divenne essenzialmente una dittatura governata dagli agenti della classe capitalista. Tale esclusione politica dall’alto verso il basso scatenò la resistenza del movimento operaio: non solo dei comunisti ma anche di socialisti, socialdemocratici e cattolici progressisti. Fu in questo contesto di disordini sociali che nacque ELN.
Uno dei rivoluzionari più famosi dell’ELN fu Camilo Torres, conosciuto popolarmente come il “prete guerrigliero”, che dichiarò nel 1964 che “se Gesù Cristo fosse vivo oggi, anche lui sarebbe un guerrigliero”.
Torres era un influente sacerdote cattolico di una famiglia molto ricca e politicamente presente in Colombia. F
u ucciso nei suoi primi combattimento, dopo aver tentato di salvare la vita a un compagno ferito, ma altri sacerdoti cattolici, influenzati anche da interpretazioni socialmente progressiste del cristianesimo, aderirono all’ELN. Manuel Perez, prete spagnolo, divenne il leader dell’ELN negli anni ’70, morendo nel 1998.
Tuttavia, Che Guevara rimane il più celebre rivoluzionario socialista nell’ELN. Internamente, la letteratura del movimento fa riferimento a una norma etica che prende il nome dal combattente guerrigliero internazionalista. “lo spirito di sacrificio”, ideale che tutti i militanti dell’ELN sono incoraggiati a rispettare. Il manuale di ELN sull’etica, tenuto da ogni funzionario politico, insiste sul fatto che esiste qualcosa di distinto come “moralità socialista”, basata sull’internazionalismo e dettato dall’esempio.
Pur avendo una storia con la versione progressista del cattolicesimo, la “teologia della liberazione”, secondo la letteratura per i combattenti, l’ELN è ampiamente marxista-leninista e cerca di applicare tale dottrina in modo creativo. Per questo motivo, ELN ha un’insolita strategia politico-militare, per la storia dei movimenti di guerriglia latinoamericani.
Basandosi sulla peculiarità delle condizioni politiche ed economiche della Colombia, l’ELN rifiuta il settarismo e si considera parte di un ampio movimento di forze che lottano per la giustizia sociale. A differenza di altri gruppi ribelli che cercarono di prendere il potere dello Stato sconfiggendo le forze armate in operazioni offensive, le formazioni civili della Colombia sono indispensabili per la strategia di ELN.
Contrariamente alle FARC, ELN si concentra maggiormente sul lavoro con le strutture di base locali come sindacati, associazioni contadine e movimenti di comunità. L’ELN è una forma dinamica di strategia basata su varie basi sociali di supporto, comprese unità armate, per organizzare spazi di resistenza socialista. Alla base di tale approccio c’è la distinzione che, unica per i movimenti ribelli latinoamericani, ELN è una federazione politica, un’unione di fronti politici e/o militari parzialmente autonomi, ognuno dei quali può agire da avanguardia a seconda della correlazione delle forze di classe in un dato periodo.
Secondo tale logica organizzativa, ELN incorpora strutture civili e unità armate. La leadership di ELN viene eletta da un congresso nazionale ogni alcuni anni, anche se almeno due comandanti della guerriglia siedono permanentemente al “comando centrale”, ad eccezione del Congresso Nazionale, il massimo organo decisionale dell’ELN.
Per quanto riguarda il ramo armato, gli aderenti all’ELN si impegnano ad essere temporaneamente dei guerriglieri. Dopo aver trascorso circa tre anni come combattenti nelle campagne e nelle montagne ed essersi politicizzati attraverso la lotta armata, i combattenti lasciano le unità armate, e a quel punto lavorano per le idee socialiste nelle comunità civili. Allo stesso tempo, tuttavia, questi “membri civili” possono essere richiamati dalle unità armate se il conflitto militare s’intensifica. Quindi, c’è interdipendenza tra attività civili e armate. Entrambi i settori di lavoro cercano di sostenere l’altro.
Tradizionalmente, ELN fa affidamento in gran parte sull’estorsione, denominata “tasse rivoluzionarie”, per finanziare le operazioni armate. Ciò comporta la “tassazione” delle imprese facoltose e nel caso i capitalisti si rifiutassero di pagare, finirebbero in prigionia per “evasione fiscale”, come viene generalmente inteso il “rapimento”. I detenuti di solito vengono rilasciati dopo il pagamento del riscatto, considerata “multa” per l’evasione fiscale dall’ELN. Questa regolare obolo consente all’ELN di impegnarsi a tempo pieno nella lotta politica. Mentre l’ELN si era opposto al traffico di droga per decenni, per motivi politici, sembra che recentemente la leadership del gruppo abbia autorizzato la tassazione della coltivazione di coca (per la produzione di cocaina), oltre ad altre materie prime, almeno nei territori di alcuni fronti della guerriglia. Ciò aiuterà inevitabilmente l’ELN a finanziare la lotta politica. Tuttavia, l’ELN è ben lungi dall’essere un movimento ricco. Occasionalmente vengono utilizzate armi degli anni ’60, il cibo per i guerriglieri è scarso e le unità armate in genere dipendono dalla raccolta di equipaggiamento militare nei combattimenti con le forze armate colombiane. È ancora considerata una offesa definitiva per un guerrigliero perdere le armi, anche nelle circostanze più precarie.
Dall’introduzione di “Plan Colombia”, iniziativa della controinsurrezione sponsorizzata dagli Stati Uniti che potenziava e ristrutturava le forze armate della Colombia, in particolare l’arma aerea, ELN lotta dal punto di vista militare. L’interazione del gruppo coi civili nelle città e nei villaggi fu frustrata. Un comandante di medio livello nell’ELN ammise, a causa dei progressi dell’aviazione militare colombiana, che se un decennio prima combattenti della guerriglia dell’ELN potevano trascorrere settimane nello stesso campo, oggi sono costretti a spostarsi dopo un paio di giorni. Il governo colombiano fece del reclutamento di milioni di informatori civili, ognuno pagato ogni volta che forniva informazioni sulla guerriglia, una priorità. Basta un individuo disposto a denunciare potenzialmente la posizione di un campo di guerriglia con una telefonata anonima. I militari cercano di reclutare civili popolari e contadina e d’inviarli nei territori dell’ELN per riferire sull’attività dei ribelli e dei loro sostenitori. Tali tattiche hanno frustrato la capacità dell’ELN di organizzarsi apertamente. Anche così, l’ELN si è ampliato negli ultimi anni, rilevando il territorio precedentemente governato dalle FARC. Ed anche beneficia della realtà che l’accordo di pace firmato dalle FARC non ha ridotto la strage di attivisti sociali, in particolare i sindacalisti. Non mancano i contadini che vogliono unirsi alla guerriglia, ciò combinandosi coi collegamenti dell’ELN con le comunità urbane e rurali scelte strategicamente, ci sono poche possibilità che lo Stato colombiano sconfigga l’ELN militarmente.
Traduzione di Alessandro Lattanzio