La Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge le dichiarazioni di Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, nonché i termini di un comunicato rilasciato dal lugubre gruppo di contatto internazionale, relativo agli ultimi eventi politici e istituzionali in Venezuela.
L’insolita e più recente interferenza dell’Unione Europea nel funzionamento degli organi del potere pubblico del Venezuela, non ha precedenti nella storia delle relazioni tra quel gruppo di paesi e la nostra America Latina e Caraibi e viola i principi più elementari di diritto internazionale.
La volontà europea di imporre una sorta di supervisione sul funzionamento delle istituzioni democratiche del Venezuela è un’altra dimostrazione dell’orgoglio e della nostalgia colonialisti che persistono ancora nelle vene delle élite dominanti nel vecchio continente.
Per quanto riguarda la presunta posizione, riportata sui social network, attribuita all’autoproclamato Gruppo di Contatto Internazionale, è legittimo concludere che tale istanza, la cui creazione era stata motivata per offrire contributi alla realtà politica venezuelana, è stata inutile al punto che, si può affermare con stretta aderenza ai fatti, che il gruppo è morto già alla nascita.
In questo senso, va notato che, nelle relazioni internazionali, i morti viventi non apportano ne contribuiscono alle buone relazioni e ad un approccio positivo nei processi politici e nelle loro risoluzioni.
Il Governo bolivariano del Venezuela ribadisce che il Venezuela è un paese libero e indipendente che non accetta, né accetterà, gravi interferenze da parte di qualsiasi governo o organizzazione internazionale.
Per questo motivo, ancora una volta, il Venezuela lancia un sincero appello all’Unione europea, ai suoi Stati membri e alle sue istituzioni, affinché riguadagni la sinderesi, rispetti il diritto internazionale, la sovranità del popolo venezuelano e stabilisca relazioni costruttive di cooperazione.
Caracas, 16 giugno 2020
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