La Banca d’Inghilterra può decidere chi sarà presidente del Venezuela?

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Quella che era una tipica richiesta di prelievo da un cliente a una banca depositaria si è trasformata in una controversia politica, dato che il governo che possiede la banca non riconosce il cliente.

L’Alta Corte di Londra lunedì dovrebbe condurre una udienza senza precedenti riguardante i tentativi del Venezuela di recuperare i propri lingotti d’oro dalla Banca d’Inghilterra.

La Banca Centrale del Venezuela (BCV), controllata dal governo di Nicolas Maduro, detiene circa 1,8 miliardi di dollari d’oro presso la Banca d’Inghilterra. BCV ha recentemente richiesto il rilascio di 930 milioni di euro (1,04 miliardi di dollari) in oro per aiutare Caracas a combattere l’epidemia di coronavirus.

Il paese sudamericano fortemente sanzionato è tra le 135 nazioni con i sistemi di sanità pubblica in gravi difficoltà che stanno cercando di garantire forniture mediche di vitale importanza nell’ambito di un’importante iniziativa guidata dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite.

BCV avrebbe voluto trasferire i proventi dalla vendita dell’oro direttamente all’UNDP per acquisire attrezzature mediche, medicinali e prodotti alimentari, ma la Banca d’Inghilterra si è rifiutata di consegnare i lingotti, secondo i documenti del tribunale depositati il ​​mese scorso. BCV in risposta ha avviato una causa legale.

Il governo del Regno Unito, che controlla interamente la banca, non riconosce il presidente Nicolas Maduro e sostiene il presidente autoproclamato a interim, Juan Guaido. Gli attivi detenuti nel Regno Unito da due dozzine di funzionari venezuelani collegati a Maduro, ma non quelle di BCV, sono stati congelati.

La Banca d’Inghilterra ha respinto una richiesta simile per il ritiro dell’oro a novembre 2018 con il ministro del Gabinetto che all’epoca affermò che la richiesta di un cliente spetta alla banca e non al governo.

Guaido, che ha nominato un comitato parallelo di direttori BCV, il mese scorso ha avvertito che la banca avrebbe effettivamente “finanziato la tortura” in Venezuela se avesse onorato i suoi obblighi. I suoi avvocati sostengono che una decisione di liberare l’oro dovrebbe essere presa dal legislatore venezuelano piuttosto che dalla banca centrale. Si chiedono anche se il Consiglio della BCV abbia un acquirente pronto ad acquistare l’oro.

Gli avvocati che rappresentano BCV sostengono che la richiesta in questione è destinata a far fronte a un’emergenza di sanità pubblica e che la mancanza di azione della Banca d’Inghilterra “sta mettendo a rischio vite”.

“Durante la crisi internazionale, al Venezuela è stato negato l’accesso alle sue risorse”, ha affermato l’avvocato londinese Sarosh Zaiwalla. “In effetti, le riserve auree della nazione nella Banca d’Inghilterra sono tenute in ostaggio da fattori politici dettati dalla politica estera degli Stati Uniti e da alcuni dei suoi alleati”. La sentenza dell’alta corte è prevista entro la fine di luglio.

 

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