L’Avana e il paese -che in questo caso è lo stesso e non per sciovinismo della capitale- si sono alzati con un solo caso positivo alla COVID-19, e questo conferma la tendenza favorevole alla diminuzione di questi ultimi giorni; una buona notizia senza dubbio per la provincia che ha concentrato l’epicentro ed è la coda della pandemia.
Le statistiche a favore non possono spingerci a condotte contrarie, per quanto molto promettenti, che possono apparire a prima vista e anche a seconda.
Sarebbe totalmente insensato per esempio cedere nella disciplina e le responsabilità per animarci, con euforia e allegria e anche con la percezione di rischio con una scalata al contrario, per conto proprio.
Perché oggi le cifre possono essere altre. Speriamo di no, ma potrebbero, perché ci sono ancora dei malati e un numero importante di persone sotto vigilanza epidemiologica.
Certo che a questo punto, desiderosi e anche disperati per vedere la fine di questo isolamento, molti preferiamo porre la vista e la speranza nell’ottimistica proporzione che significa la relazione tra le tante mostre studiate e le minime cifre di casi positivi.
Il dato è, senza dubbio, molto promettente, ma nessuno deve dimenticare che ci sono sempre rischi e qualsiasi imprudenza oggi ci farebbe retrocedere in tutto quello ch abbiamo guadagnato.
Il primo ministro Manuel Marrero Cruz, nel suo account ufficiale di Twitter, ha scritto che gli abitanti della capitale «stanno già vedendo la luce alla fine del tunnel. Il nostro popolo merita una buona estate e dobbiamo mantenere sempre le misure d’igiene».
Si tratta proprio di questo: di non abbassare la guardia per poter, una volta per tutte «spezzare il vincolo del nuovo coronavirus» e far sì che L’Avana, per tutto quello che significa la vita economica e sociale del paese, possa cominciare a transitare, più presto che tardi per la prima fase de recupero.