Nella capitale, con cifre promettenti, ma senza fidarsi, s’incrementano le azioni di preparazione per quando l’attuale situazione epidemiologica permetterà di unirsi al resto de territorio del paese nel transito alla prima fase della tappa di recupero dalla COVID-19. Mantenere sotto controllo la malattia è oggi la grande sfida.
Yaima Puig Meneses
Cento giorni dopo la scoperta dei primi tre casi positivi alla COVID- 19, lunedì 29 giugno le cifre sono sempre promettenti e dimostrano quanto si è lavorato per contenere l’epidemia nel territorio nazionale. Con otto nuovi pazienti positivi, dieci dimessi e nessun decesso per questa malattia negli ultimi giorni, a Cuba la tendenza continua a incamminarsi verso la diminuzione nella maggioranza degli indici sanitari.
José Angel Portal Miranda, ministro di Salute Pubblica, lo ha confermato attualizzando sulla situazione epidemiologica del paese durante la riunione del gruppo temporaneo di lavoro per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus, guidata ogni pomeriggio dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz.
Il numero dei ricoverati per assistenza e vigilanza della COVID- 19 cala ogni giorno, ha assicurato il titolare.
Con 838 persone riportate la sera di domenica 28, sia negli ospedali che nei centri d’isolamento di sospetti di rischio minore, contatto o viaggiatori, c’è stata la cifra più bassa dal picco dal 22 aprile, quando si superò un totale di 10.000.
Poi ha precisato che dei 2.340 pazienti diagnosticati con la malattia, in questo momento sono attivi 41, un indice che continua a calare nelle ultime giornate.
Il 100 % di loro presenta un’evoluzione clinica stabile.
Queste persone sono ricoverate a L’Avana anche se cinque corrispondono al focolaio aperto nella comunità El Roble, in provincia di Mayabeque. Questo fa sì che la capitale ha attualmente solo il 2,6 % di casi attivi.
Poi ha indicato che anche se corrispondono a L’Avana gli otto nuovi casi confermati domenica 28, il tasso d’incidenza per ogni 100.000 abitanti ha continuato a diminuire negli ultimi 15 giorni, periodo nel quale sono stati contati 84 pazienti.
Nel caso di Mayabeque, ha riferito che il focolaio iniziato nella comunità del municipio di San José de las Lajas, dove sono stati scoperti cinque casi, ha provocato uno spostamento del tasso d’incidenza a 1,30.
La governatore di questa occidentale provincia, Tamara Valido Benítez, ha spiegato che nella località è stato realizzato il test a tutti gli abitanti e sono state raddoppiate le misure igienico-sanitarie, così come le azioni di comunicazione per mantenere costantemente informata la popolazione Tutto questo, ha detto, si realizza in stretto vincolo con la località di Cuatro Caminos, che appartiene al municipio Cotorro della capitale, dove sono stati confermati già diversi contagi associati al caso indice di El Roble.
L’esperienza di quello che è avvenuto in questa comunità, ha valutato, costituisce una mostra dell’importanza d’applicare strettamente le misure corrispondenti a questa prima fase della tappa di recupero dalla COVD-19 nella quale ci troviamo dal 18 giugno Non fidarsi in questi momento è un principio chiave, ha sostenuto.
Da Matanzas, in transito nella prima fase della tappa di recupero, il governatore Mario Sabines Lorenzo ha informato che da 15 giorni non appaiono nuovi casi e che si mantengono aperti due centri d’isolamento per sospetti o contatti.
Poi ha precisato che la provincia funziona con normalità nei differenti settori. Tra i vari aspetti ha commentato che 11 hotels sono stati già certificati dalle autorità corrispondenti e sono pronti per ricevere i turisti nazionali. Funzionano le 152 rotte di trasporto previste e sono sempre più i lavoratori indipendenti che riprendono le loro attività.
Nella riunione pomeridiana che si è svolta nel Palazzo della Rivoluzione, è stato precisato che mentre si avvicina l’estate sia a Mayabeque che a Matanzas si applicano strettamente le misure previste per assicurare un accesso disciplinato e responsabile delle persone alle spiagge e in altri spazi pubblici.
La vice governatore Yanet Hernández Pérez, parlando in articolare de L’Avana, la sola provincia che rimane nella tappa di scontro alla malattia, ha detto che anche se è aumento il numero dei contagiati, gli indici sanitari continuano a scendere nel territorio in maniera generale. Sei degli otto casi nuovi, ha indicato, sono associati al focolaio iniziato nella vicina provincia di Mayabeque negli ultimi giorni.
La complessità di questa provincia esige una minuziosa preparazione, ha precisato, prima d’entrare nella prima fase del recupero.
Da questo deriva l’importanza assegnata dalla vice governatore alla possibilità d’ascoltare le esperienze delle altre province, anche se la strategia che presenteremo somiglierà a L’Avana.
Nella capitale, con cifre promettenti, ma senza fidarsi, s’incrementano le azioni di preparazione per quando l’attuale situazione epidemiologica permetterà di unirsi al resto dei territori del paese, in transito nella prima fase della tappa di recupero dalla COVD-19.
Mantenere la malattia sotto controllo è oggi la grande sfida.