La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime un fermo rifiuto del contenuto, delle conclusioni e delle raccomandazioni del recente rapporto dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, in relazione al funzionamento del sistema giudiziario del paese e della zona di sviluppo strategico nazionale dell’arco minerario dell’ Orinoco.
Tale rapporto, distorto, predisposto a partire da una contestata risoluzione del Consiglio per i diritti umani, è un chiaro esempio dei doppi standard, della manipolazione e dell’uso vergognoso dei meccanismi internazionali da parte di un piccolo gruppo di paesi con gravi casi di violazioni dei diritti e posizioni politiche umane e manifestamente ostili nei confronti del Venezuela.
Proprio ieri, il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, ha denunciato la campagna di propaganda mediatica e interventista annunciata da Elliott Abrams, personaggio oscuro che funge da rappresentante di Washington per gli affari del Venezuela. Risultano chiaramente evidenti i governi satellite degli Stati Uniti che articolano le loro posizioni e azioni nei forum internazionali come parte dell’aggressione politica e mediatica contro il Venezuela.
Né il Consiglio dei Diritti Umani, né alcun attore internazionale, possiede autorità legale o mandato di sorta per pretendere di valutare il funzionamento costituzionale dei poteri pubblici e lo sviluppo dei settori economici in Venezuela. La Repubblica Bolivariana del Venezuela ratifica la sua volontà di continuare a cooperare con il Consiglio per i Diritti Umani, i suoi meccanismi speciali e l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sempre che tali istanze evitino di essere politicamente strumentalizzate contro Stati sovrani e indipendenti.
Caracas, 15 luglio 2020.