Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha inaugurato giovedì 30 luglio un impianto di produzione di peptidi sintetici nel Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB), con il quale si ampliano nel paese le possibilità di fabbricare medicinali per la tecnologia di sintesi chimica a livello industriale.
I fatto, nel mezzo delle attuali complessità che Cuba vive, è stato considerato dal Capo di Stato un’espressione della stabilità con cui possono funzionare i nostri sistemi di salute e in generale il paese, nonostante gli effetti della pandemia della COVID-19 e delle aggressioni del vicino del nord.
«Questo mette in evidenza che tutto questo è possibile quando c’è un capitale umano come quello che ha formato la Rivoluzione e che opera in questi centri d’investigazione», ha affermato.
«Assistiamo alla realizzazione di un progetto che stava creando da qualche tempo e che nel mezzo di queste circostanze non si è paralizzato», ha commentato il mandatario alla stampa, dopo la visita di alcune aree dell’installazione.
Questo modo d’agire ha molto a che vedere con la geniale idea che ebbe Fidel di promuovere e stimolare, nei difficili momenti del periodo speciale, lo sviluppo del Polo Scientifico, che con il passare degli anni si è consolidato nel gruppo delle Industrie Biotecnologiche e Farmaceutiche di Cuba (BioCubaFarma).
«Questo gruppo, nel tempo, è diventato una fortezza e si è incorporato alla disciplina, alla cultura del lavoro del paese e in particolare di questa prestigiosa istituzione», ha sottolineato
Uno dei progetti scientifici che avanzano, unito allo scontro alla COVID- 19 è questo impianto «che ci dà sovranità, ci permette di non importare ed è il cammino che seguiremo», ha assicurato.
Poi ha insistito sulla necessità di continuare a sviluppare progetti d’investigazione che ci avvicinino alla produzione nazionale dei principi attivi che necessita, come sostegno l’industria biotecnologica cubana, «per far sì che si dipenda sempre meno dalle importazioni».
Il mandatario ha segnalato che nelle condizioni attuali, con la pandemia, riuscire ad effettuare un acquisto effettivo di questi principi attivi è molto difficile; è una delle cause che spiega la mancanza che abbiamo – a volte- di medicinali e che dipende dal fatto di non poter accedere a determinati mercati.
Accompagnato dal vice primo ministro Roberto Morales Ojeda; dal presidente di BioCubaFarma, Eduardo Martínez Díaz; da dirigenti e scienziati del CIGB, il Capo di Stato ha apprezzato lo sviluppo tecnologico e il funzionamento delle installazioni dove lavorano 18 persone, in maggioranza giovani.
Oscar Cruz Gutiérrez, vice direttore di Produzione del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, ha spiegato al Presidente che in un primo momento, l’impianto produrrà il farmaco Jusvinza, nome commerciale con il quale è denominato i noto CIGB-258, un medicinale vitale in questi tempi di COVID-19, usato con risultati soddisfacenti nel trattamento di pazienti diagnosticati con la malattia e che sono stati gravi o critici, evitando la morte del 94% di coloro che sono giunti in queste condizioni cliniche.
Il dirigente, parlando della produzione che ci aspettiamo da questa nuova opera della scienza cubana, ha assicurato che questo è un sogno da molti anni a Cuba, che concede al paese un nuovo sistema di produzione e lo dota inoltre di potenzialità per aiutare altre nazioni fraterne che sollecitano il Jusvinza.
Ora in queste aree si dispone di un’unità di produzione sicura per la fabbricazione di molecole con fini farmaceutici ottenute per sintesi chimica con il compimento di buone pratiche di fabbricazione.
Oltre alla produzione del peptide, che costituisce l’ingrediente farmaceutico attivo di Jusvinza, si potranno sviluppare per esempio, il CIGB-814, che tratta l’artrite reumatoide, e il CIGB-300, con efficacia antitumorale; inoltre si aprono nuove possibilità per altri prodotti basati in peptidi sintetici che si userebbero nelle specialità oncologiche, cardiovascolari, neuro rigenerative, e alcune malattie infettive includendo il dengue.
È un fatto che la scienza a Cuba ha molto da apportare allo sviluppo del paese. Questo nuovo impianto di produzione di peptidi, è frutto del capitale umano formato dalla Rivoluzione in sessant’anni ed è anche orgoglio della biotecnologia cubana e della nazione.