USA maggior violatore di diritti umani

“Gli USA sono il più grande violatore dei diritti umani nel mondo”, lo ha affermato questa settimana l’ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU), Jorge Valero durante il ciclo di conferenze sulla governance e lo sviluppo globali, le sfide e i problemi comuni dell’umanità. Il diplomatico ha ricordato che gli USA nel mezzo di una pandemia, sono stati capaci di ritirarsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

“È paradossale che il governo imperiale degli Stati Uniti prenda questa decisione quando invece sarebbe ancor più necessario rafforzare questa organizzazione e migliorarla”, ha detto.

Non solo, in materia di sicurezza e disarmo, ha anche denunciato il ritiro dal Trattato sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio (INF) ed ha sottolineato come “Trump ha anche dichiarato che non estenderà la validità del Trattato per la Riduzione delle Armi Strategiche (Start)”, l’unico accordo attualmente attivo sulle armi nucleari.

Valero ha affermato che la via verso la pace è il multilateralismo ed ha sottolineato che questa è la visione promossa dal “nostro governo bolivariano e chavista, che cerca di costruire un’architettura internazionale che unisca gli Stati e promuova una soluzione comune per gli affari internazionali eliminando invasioni ed aggressioni”.

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante il suo discorso all’incontro dei leader per i 30 anni del Forum di San Paolo, ha respinto il blocco illegale USA verso Cuba che ha sistematicamente violato i diritti umani dei cittadini dell’isola, per più di 60 anni.

Nell’occasione ha criticato gli scandalosi atti dell’Impero USA contro i parenti dei migranti e “in particolare contro i loro figli, maltrattati, rinchiusi in una specie di gabbia. Costoro privano gli esseri umani della loro dignità e dei loro diritti più elementari”.

Anche il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez Parrilla da parte sua, ha denunciato, dinanzi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la responsabilità degli Stati Uniti come principale violatore dei diritti umani in modo sistematico, massiccio e flagrante.

Alla riunione, tenutasi il 1 novembre 2019, durante la presentazione al mondo del progetto di risoluzione: “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba”, Rodriguez ha dichiarato che negli USA ci sono 2,3 milioni di privati di libertà, in un anno vengono effettuati 10,5 milioni di arresti oltre al fatto che trattengono le persone illegalmente e a tempo indeterminato nella base navale illegale di Guantánamo.

“Più di mezzo milione dei suoi cittadini dorme per strada, 28,5 milioni non hanno un’assicurazione sanitaria, le donne guadagnano circa l’85% di quello che guadagnano gli uomini e le denunce di molestie sessuali sono all’ordine del giorno”, ha elencato.

A livello globale, ha spiegato Bruno Rodríguez, la amministrazione di Washington è firmataria solo del 30% degli strumenti giuridici internazionali e non riconosce il diritto alla pace, allo sviluppo, nemmeno quello dei bambini e delle bambine.

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