A proposito dei recenti dibattiti nella rete sociale Facebook, CubaSí traduce e pubblica un dispaccio del The Miami Herald, del 23 settembre 2004, che, sulla base di documenti segreti dell’FBI, rivela che Celia Cruz ha avuto difficoltà, per dieci anni, ad essere ammessa negli USA a causa di vecchi legami con il Partito Socialista Popolare che sono stati risolti solo dopo aver potuto dimostrare i suoi vincoli e donazioni di denaro ad organizzazioni violente di Miami come la Junta Revolucionaria Cubana (JURE) diretta dal terrorista Manuel Ray Rivero.
Traduzione del cablo:
The Miami Herald
Giovedì 23 settembre 2004
Documenti mostrano come Celia abbia superato la lista nera degli anni ’60
Un nuovo lotto di documenti federali ha mostrato che la regina della salsa, Celia Cruz, abbia ricevuto il permesso per rimanere negli USA perché ha fatto una crociata pubblica contro il comunismo.
di CAROL ROSENBERG
Il governo USA ha rimosso la famosa cantante di salsa, Celia Cruz, dalla sua lista nera di presunti comunisti, nel 1965, perché, mentre era in esilio, si è esibita ed ha raccolto fondi per cause anti-Fidel Castro, secondo documenti recentemente pubblicati ottenuti da The Herald.
Cruz aveva tenuto segreta la sua lotta, di più di un decennio, con i sospetti dell’era di J. Edgar Hoover, che l’icona cubano-americana si è portata nella tomba, all’età di 77 anni, un anno fa.
I documenti mostrano che le è stato, finalmente, concesso il permesso di permanere negli USA, nel 1965, ponendo fine ad una serie di rifiuti di visti nei consolati USA da Città del Messico a Montreal e L’Avana iniziati nel 1952.
“Il fascicolo indica che, nel luglio 1960, è fuggita, come disertore, dal regime comunista di Cuba”, secondo un memorandum del servizio di immigrazione, del 28 ottobre 1965, recentemente ottenuto da The Herald. “Da allora, ha cooperato attivamente con organizzazioni anticomuniste e anti-castriste attraverso spettacoli artistici e campagne per ottenere fondi per quelle organizzazioni”.
Cruz ha persino ottenuto che gli anticomunisti rispondessero per lei nel tentativo di ottenere la residenza permanente negli USA. Lo stesso memorandum diceva: “Ha presentato dichiarazioni di vari persone responsabili che attestano della sua attiva opposizione al comunismo almeno negli ultimi cinque anni”.
Non sono nominati nei documenti.
L’Herald ha scoperto la lista nera segreta del governo USA di Cruz, quest’estate, dopo aver ricevuto il suo documento del controspionaggio dell’FBI tramite il Freedom of Information Act. I documenti riflettono un’epoca in cui gli agenti USA ed il Congresso cercavano comunisti nella società USA ed erano particolarmente interessati all’industria dell’intrattenimento.
Ora altri 11 documenti declassificati ricevuti dalla divisione immigrazione del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale descrivono lo sforzo di Cruz di rimanere permanentemente negli USA dopo essere fuggita, dalla rivoluzione di Castro, a Città del Messico, nel 1960, con la banda Sonora Matancera.
Azione e reazione
Riflettono il dibattito interno del governo USA ogni volta che lei ha provato a suonare in un concerto, a volte a Portorico, a volte a Hollywood, Miami e New York, sul fatto che le si dovesse concedere un’esenzione e permetterle di esibirsi; i burocrati USA l’hanno bollata come comunista per il suo lavoro, negli anni ’40, in una stazione radio comunista cubana anteriore a Castro e per la sua appartenenza al Partito Popolare Socialista.
L’ultimo manager della Cruz, Omer Pardillo, ha dichiarato, in un’intervista, che non sapeva quali prove avesse fornito.
Ma, di recente, ha cercato nei suoi documenti personali ed ha trovato tre certificati di un gruppo guerrigliero anti-castrista.
Ciascuno rappresentava una ricevuta di $ 92 ed ha dichiarato di aver donato il denaro alla Junta Revolucionaria Cubana per l’acquisto di tre fucili, nel gennaio 1964, un anno prima che fosse finalmente assolta.
Il gruppo si è formato dopo la disastrosa invasione della Baia dei Porci, Cuba, e la ricevuta dichiarava la donazione di un fucile ‘per la guerra contro la tirannia comunista’.
Contattato telefonicamente a San Juan, Portorico, l’uomo che all’epoca guidava il movimento, Manuel Ray, ha detto di non ricordare che Cruz gli avesse parlato della sua lista nera comunista.
Ma “all’epoca, la CIA era molto discriminatoria”, ha detto. “L’avrei aiutata in ogni modo possibile. Avevo una grande stima di lei”.
L’ultimo lotto di documenti rivela anche una svolta interessante: nel primo anno della rivoluzione di Castro, Cruz era tra alcuni artisti che hanno cercato di esibirsi a Miami e New York per raccogliere fondi per un progetto di ricostruzione dell’isola dopo la guerra di guerriglia che ha fatto crollare l’ex uomo forte cubano Fulgencio Batista.
Valutazione dell’FBI
“Il soggetto è inammissibile negli USA a causa della sua affiliazione con l’organizzazione giovanile comunista cubana ed il Partito Comunista di Cuba”, diceva un memorandum dell’FBI, datato 3 settembre 1959.
“È una popolare cantante cubana, e stava cercando di entrare negli USA da circa due giorni come membro di un gruppo sponsorizzato dalla Commissione per il Turismo di Cuba, per fare apparizioni a Miami e New York per raccogliere fondi per il restauro di una città cubana devastata durante le recenti ostilità lì”.
Il marito di Cruz, Pedro Knight, ha dichiarato in un’intervista, quest’estate, di non essere a conoscenza dei problemi di visto della defunta moglie negli USA. La coppia si sposò nel Connecticut, nel 1962, mentre Cruz divideva il suo tempo tra New York ed il Messico, dove aveva chiesto le esenzioni USA per esibirsi negli USA.
www.latinamericanstudies.org/music/blacklist.htm? fbclid = IwAR3cPbZ …
ALTRI ELEMENTI DI INTERESSE
Un articolo di El País dice: La politica tocca anche i ruoli di Celia Cruz. Nel 1963 stava elaborando un permesso di residenza negli USA e nel bel mezzo della Guerra Fredda una cubana doveva dar conto, al Dipartimento di Stato, della sua probità ideologica. Così, il gruppo paramilitare anti-castrista in esilio, Alpha 66, ha scritto una lettera in cui affermava che “la formidabile e sensazionale cantante cubana” era “una legittima amante della democrazia e quindi un’anticomunista per natura”.
https://elpais.com/cultura/2018/03/02/actualidad/1520016675_078343.html
Traduzione di parti di documenti dell’investigatore Gaeton Fonzi sull’organizzazione terroristica JURE e la CIA
Fonfile: /// C:/Users/Lagarde/Downloads/HSCA_Vol10_AC_8_JURE.pdf
In un’intervista alla stampa, del 23 luglio 1962, Manuel Ray Rivero annunciò la creazione della Junta Revolucionaria Cubana (JURE), un gruppo anti-castrista di esiliati designato per unire tutte le forze, al di fuori di Cuba, in una sola organizzazione effettiva. Altre figure chiave dell’organizzazione includono Felipe Pazos, Raúl Chibas, Rogelio Cisnero, Ramon Barquín e Justo Carrillo. (…)
Il gruppo di Ray era considerato “autonomo” dalla CIA. Il concetto di funzionamento autonomo è stato concepito da Walter Rostow del Dipartimento di Stato. Rostow ha proposto una corsia due nelle operazioni a Cuba affinché si eseguissero parallele ai gruppi direttamente controllati dalla CIA. In questo modo potevano ricevere aiuti finanziari, consigli e guida a gruppi come quello di Ray. Le operazioni autonome furono approvate nel giugno 1963.
Le regole in base alle quali, questi gruppi, funzionavano seguivano le seguenti linee guida:
1) Le operazioni sarebbero state condotte esclusivamente da cittadini cubani con l’idea di rovesciare il regime Castro/comunista, che si doveva ottenere lavorando insieme a cubani dentro e fuori l’isola.
2) Se gli sforzi per rovesciare il regime a Cuba diventavano troppo costosi in termini di vite umane, gli USA avrebbero ritirato gli aiuti finanziari e non avrebbero preso in considerazione la possibilità di riprenderli in futuro.
3) Tutte le operazioni dovevano essere effettuate al di fuori del territorio nordamericano.
4) Se mai venisse accusato di complicità, il governo USA negherebbe pubblicamente qualsiasi partecipazione nelle attività del gruppo
5) La presenza e partecipazione diretta USA sarebbero ridotte al minimo. Un agente di contatto sarebbe designato per incanalare gli aiuti, supporto materiale, guida ed assistenza al gruppo.
6) Non ci sarebbe un calendario fisso per le operazioni in parte per non aversi un controllo istituzionale su JURE. Le attività quotidiane di JURE erano attentamente monitorate da vicino. Un membro di JURE era in contatto confidenziale con una persona alla quale forniva informazioni sulle attività. (…)
Durante una riunione a Miami, nell’agosto 1962, Ray ha affermato che JURE aveva arsenali in Venezuela e nella Repubblica Dominicana; un aereo B26 e centri di addestramento in Costarica. Secondo un rapporto dell’FBI, JURE era considerata uno dei cinque gruppi più importanti con agenti clandestini ed il governo USA era interessato a questo per il suo potenziale.
Nell’agosto 1963, JURE ha pianificato un sabotaggio della centrale elettrica dell’Avana e Ray ha richiesto esplosivi di alto potenziale e granate per essere trasportati all’interno di Cuba. Si è consigliato di concedergli il richiesto per valutare le sue capacità rispetto al piano. Ray ha acquistato una lancia di infiltrazione ed esfiltrazione ed ha manifestato il suo desiderio di acquistarne una seconda che gli permettesse di operare lungo la costa meridionale di Cuba.
Sono stati fatti i piani per consegnare il materiale bellico a JURE, che sarebbe stato poi trasportato a Cuba. L’operazione si è ritardata di due giorni, per il 25 novembre 1963. La lancia di JURE non ha raccolto il deposito di armi alla data concordata e Ray non ha offerto alcuna spiegazione. Ray, in seguito, ha detto che la lancia aveva esaurito il carburante, qualcosa di dubbio perché la barca aveva raggiunto la sua destinazione.
(…) Non è stata trovata alcuna documentazione a supporto di successi o fallimenti nelle operazioni di JURE durante questo periodo ma, nel gennaio 1964, l’organizzazione era abbastanza forte affinché altre organizzazioni si fondessero con essa. Il più grande di questi gruppi era l’Esercito di Liberazione Cubano, Cuba Libre.
Queste fusioni hanno permesso che in JURE entrassero veterani dell’esercito ribelle in esilio e consegnassero a JURE il potenziale per avere le migliori attrezzature militari e competenze dell’intera comunità in esilio.
LUIS POSADA CARRILES E JURE
Secondo dati della CIA, Posada, nel luglio 1964, appare come capo di un campo paramilitare del gruppo terrorista Junta Revolucionaria en el Exilio (JURE), in Florida.
www.granma.cu/cuba/2018-05-23/cronologia-del-terror-23-05-2018-22 …
Qué no se ha dicho sobre Celia Cruz
A propósito de recientes debates en la red social Facebook, CubaSí traduce y publica un despacho de The Miami Herald del 23 de septiembre de 2004 que, a partir de documentos secretos del FBI, revela que Celia Cruz tuvo dificultades, durante diez años, para ser admitida en Estados Unidos debido a antiguos lazos con el Partido Socialista Popular que solo se resolvieron luego de poder demostrar sus vínculos y donaciones de dinero a organizaciones violentas de Miami como la Junta Revolucionaria Cubana (JURE) dirigida por el terrorista Manuel Ray Rivero.
Traducción del cable:
El Miami Herald
Jueves, 23 de septiembre de 2004
Archivos muestran como Celia superó la lista negra de los 60
Un nuevo lote de documentos federales mostró que la reina de la salsa Celia Cruz recibió permiso para quedarse en Estados Unidos porque hizo una cruzada pública contra el comunismo.
POR CAROL ROSENBERG
El gobierno de los Estados Unidos sacó a la famosa cantante de salsa Celia Cruz de su lista negra de presuntos comunistas en 1965 porque, mientras estaba en el exilio, actuó y recaudó dinero para causas anti-Fidel Castro, según registros recientemente publicados obtenidos por The Herald.
Cruz había mantenido en secreto su lucha de más de una década con las sospechas de la era de J. Edgar Hoover, que el ícono cubanoamericano se llevó a la tumba a los 77 años hace un año.
Los documentos muestran que finalmente se le concedió permiso para permanecer en Estados Unidos en 1965, poniendo fin a una serie de rechazos de visas en los consulados estadounidenses desde la Ciudad de México a Montreal y La Habana que comenzó en 1952.
“El expediente indica que en julio de 1960 huyó como desertora del régimen comunista de Cuba”, según un memorando del servicio de inmigración del 28 de octubre de 1965 obtenido recientemente por The Herald. “ Desde entonces, ha cooperado activamente con organizaciones anticomunistas y anticastristas a través de actuaciones artísticas y haciendo campañas para obtener fondos para esas organizaciones”.
Cruz incluso consiguió que los anticomunistas respondieran por ella en el intento de obtener la residencia permanente en Estados Unidos. El mismo memo decía: “ Ella ha presentado declaraciones de varias personas responsables que dan fe de su oposición activa al comunismo durante al menos los últimos cinco años ”.
No se nombran en documentos.
El Herald descubrió la lista negra secreta del gobierno de Estados Unidos de Cruz este verano después de recibir su archivo de contrainteligencia del FBI a través de la Ley de Libertad de Información. Los documentos reflejan una época en la que los agentes estadounidenses y el Congreso buscaban comunistas en la sociedad estadounidense y estaban particularmente interesados en la industria del entretenimiento.
Ahora, otros 11 documentos desclasificados recibidos de la división de inmigración del Departamento de Seguridad Nacional describen el esfuerzo de Cruz por permanecer permanentemente en los Estados Unidos después de que huyó de la revolución de Castro hacia la Ciudad de México en 1960 con la banda Sonora Matancera.
Aacción y reacción
Reflejan el debate interno del gobierno de EE. UU. cada vez que ella intentó tocar en un concierto, a veces en Puerto Rico, a veces en Hollywood, Miami y Nueva York, sobre si se le debería otorgar una exención y permitirle actuar, los burócratas estadounidenses la tildaron de comunista por su trabajo en la década de 1940 en una estación de radio comunista cubana anterior a Castro y su pertenencia al Partido Popular Socialista.
El último gerente de Cruz, Omer Pardillo, dijo en una entrevista que no sabía qué pruebas aportó ella.
Pero recientemente buscó en sus documentos personales y encontró tres certificados de un grupo guerrillero anticastrista.
Cada uno representaba un recibo de $92 y declaró que donó el dinero a la Junta Revolucionaria Cubana para comprar tres rifles en enero de 1964, un año antes de que finalmente fuera absuelta.
El grupo se formó tras la nefasta invasión de Bahía de Cochinos a Cuba, y el recibo declaraba la donación de un fusil “ para la guerra contra la tiranía comunista ”.
Contactado por teléfono en San Juan, Puerto Rico, el hombre que dirigía el movimiento en ese momento, Manuel Ray, dijo que no recordaba que Cruz le hubiera contado sobre su lista negra comunista.
Pero “en ese momento, la CIA era muy discriminatoria”, dijo. “La habría ayudado de cualquier forma posible. Tenía una gran estima por ella ”.
El último lote de documentos también revela un giro interesante: en el primer año de la revolución de Castro, Cruz estuvo entre algunos artistas que buscaron tocar en Miami y Nueva York para recaudar dinero para un proyecto de reconstrucción de la isla después de la guerra de guerrillas que se derrumbó. el ex hombre fuerte cubano Fulgencio Batista.
Evauación del FBI
“El sujeto es inadmisible en Estados Unidos debido a su afiliación con la organización juvenil comunista cubana y el Partido Comunista de Cuba”, decía un memorando del FBI, fechado el 3 de septiembre de 1959.
“Es una popular cantante cubana, y estuvo buscando ingresar a los Estados Unidos durante aproximadamente dos días como miembro de un grupo patrocinado por la Comisión de Turismo de Cuba, para hacer apariciones en Miami y Nueva York para recaudar fondos para la restauración de una ciudad cubana devastada durante las recientes hostilidades allí ”.
El esposo de Cruz, Pedro Knight, dijo en una entrevista este verano que no estaba al tanto de los problemas de visa de su difunta esposa en Estados Unidos. La pareja se casó en Connecticut en 1962, mientras Cruz dividía su tiempo entre Nueva York y México, donde había solicitado exenciones estadounidenses para actuar en Estados Unidos.
http://www.latinamericanstudies.org/music/blacklist.htm?fbclid=IwAR3cPbZ…
OTROS ELEMENTOS DE INTERÉS
Un artículo de El País dice: La política también toca los papeles de Celia Cruz. En 1963, estaba tramitando el permiso de residencia en EE UU y en plena Guerra Fría una cubana debía dar cuenta al Departamento de Estado de su probidad ideológica. Así, el grupo paramilitar anticastrista en el exilio Alpha 66 redactó una carta en la que afirmó que “la formidable y sensacional cantante cubana” era “una legítima amante de la democracia y por lo tanto una anticomunista por naturaleza”.
https://elpais.com/cultura/2018/03/02/actualidad/1520016675_078343.html
Traducción de partes documentos del investigador Gaeton Fonzi sobre la organización terrorista JURE y la CIA
Fonfile:///C:/Users/Lagarde/Downloads/HSCA_Vol10_AC_8_JURE.pdf
En una entrevista de prensa el 23 de Julio de 1962 Manuel Ray Rivero anuncio la creación de la Junta Revolucionaria Cubana (JURE), un grupo anticastrista de exiliados designado para unir todas las fuerzas fuera de Cuba en una sola organización efectiva. Otras figuras claves en la organización incluyen a Felipe Pazos, Raúl Chibas, Rogelio Cisnero, Ramon Barquín y Justo Carrillo. (…)
El grupo de Ray era considerado “autónomo” por la CIA. El concepto de operación autónoma fue concebida por Walter Rostow del Departamento de Estado. Rostow propuso un carril dos en las operaciones en Cuba para que se ejecutara paralelas a los grupos directamente controlados por la CIA. De esta forma podían recibir ayuda financiera, asesoría y guía a grupos como el de Ray. Las operaciones autónomas fueron aprobadas en Junio de 1963.
Las reglas bajo las cuales estos grupos funcionaban seguían las siguientes guías:
1) Las operaciones e ejecutarían exclusivamente por nacionales cubanos con la idea de derrocar el régimen Castro/comunista lo cual se debía lograr trabajando juntos los cubanos dentro y fuera de la isla.
2) Si los esfuerzos por derrocar el régimen en Cuba se tornaban muy costosos en términos de vidas humanas, los Estados Unidos retiraría la ayuda financiera y no consideraría resumirla en el futuro.
3) Todas las operaciones debían ejecutarse fuera de territorio norteamericano.
4) Si alguna vez se le acusara de complicidad, el gobierno de EE.UU negaría públicamente cualquier participación en las actividades del grupo
5) La presencia y participación directa de los EE.UU se mantendría a un mínimo. Un agente de contacto seria designado para canalizar las ayudas, el apoyo material, la guía y asistencia al grupo.
6) No habría calendario fijo para las operaciones en parte por no tenerse un control institucional sobre JURE. Las actividades dia a dia de JURE eran monitoreadas de cerca por. Un miembro de JURE estaba en contacto confidencial con un individuo a quien le proveía información sobre las actividades. (…)
Durante un encuentro en Miami en Agosto de 1962, Ray afirmo que JURE tenia arsenales en Venezuela y Dominicana; un avión B26, y centros de entrenamiento en Costa Rica. De acuerdo a un reporte del FBI, JURE era considerada uno de los cinco grupos más importantes con agentes clandestinos y el gobierno de los EE.UU estaba interesada en ella por su potencial.
En Agosto de 1963, JURE planificó un sabotaje a la central eléctrica de la Habana y Ray solicitó explosivos de alto grado y granadas para ser transportadas dentro de Cuba. Se recomendó otorgarle el pedido para evaluar sus capacidades con respecto al plan. Ray compro una lancha de infiltración y exfiltración y manifestó su deseo de comprar una segunda que le permitiría operar a lo largo d ela costa sura de Cuba.
Se hicieron los planes para entregarle el material bélico a JURE que seria entonces transportado a Cuba. La operación se atrasó dos días para el 25 de Noviembre de 1963. El barco de JURE no recogió el cache de armas en la fecha acordada y Ray no ofreció explicación alguna. Ray después dijo que el barco se había quedado sin combustible, algo dudoso por que el bote llego a su destino.
(…) No se ha encontrado documentación que sostenga éxitos o fracasos en las operaciones de JURE durante este periodo, pero para enero de 1964, la organización era lo suficientemente fuerte para que otras organizaciones e fundieran con ella. El mayor de estos grupos fue Ejercito Liberador de Cuba, Cuba Libre.
Estas fusiones permitieron que a JURE entraran veteranos del ejercito rebelde en el exilio y le otrograon a JURE el potencial de tener el mejor equipo militar y experticia de toda la comunidad exiliada.
LUIS POSADA CARRILES Y JURE
Según datos de la CIA, Posada en julio de 1964 aparece como jefe de un campamento paramilitar del grupo terrorista Junta Revolucionaria en el Exilio (JURE), en Florida.
http://www.granma.cu/cuba/2018-05-23/cronologia-del-terror-23-05-2018-22…