Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
Il cambiamento nei rapporti tra USA e Cuba ha destabilizzato a quelli che, per più di mezzo secolo, hanno vissuto grazie alle uova d’oro di una vecchia gallina, ma tutto indica che non non potranno più tenere posizioni uguali.
Davanti al timore di rimanere senza gli enormi profitti che l’arcaica politica anti cubana ha permesso loro e di raggiungere alte posizioni nel Congresso ed essere l’unico referente della politica nei confronti di Cuba alla Casa Bianca, i membri della mafia anti-cubana si sono “rimboccati le maniche” in un disperato tentativo di comprare coloro che, nelle prossime settimane, definiranno la possibile eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario contro l’Isola.
E’ noto che la lobbying organizzata dalla mafia terrorista anti cubana nei corridoi del Campidoglio, dopo il 1980, ottenne organizzazione e forza per provvedere a campagne politiche di aspiranti a rappresentanti e a senatori, che successivamente si è ripercosso nel sostegno a leggi contro Cuba.
Una parte del denaro per queste tattiche di mercimonio politico è venuto dalle tasche dei cubani che vivono in Florida, che per decenni sono diventati i principali contribuenti di democratici e repubblicani.
Davanti all’annuncio della nuova politica verso Cuba, che potrebbe lasciare fuori dal gioco i mafiosi, si stanno muovendo per raccogliere più fondi e quindi essere in grado di poter “convincere” i membri del Congresso che non devono sostenere la posizione assunta da Barack Obama .
I nuovi documenti depositati presso la Commissione Federale Elettorale (FEC), l’agenzia indipendente che regola il finanziamento delle elezioni a livello nazionale durante questo nuovo periodo, annunciano che l’ US – Cuba Democracy, PAC, ha fatto un salto significativo in quanto a donazioni.
Il PAC fu creato nel 2004, ed è il più importante comitato di lobbying che rappresenta la comunità anticubana.
Per avere una chiara idea dell’agire di tale comitato di lobbying si deve sapere che, nel 2008, raccolse $ 802000 ed elevò le sue spese a oltre un milione, incluso più di 767000 in contributi a candidati federali e comitati politici, cifre che dimostrano come lavora la mafia terrorista.
Nel 2012, ha incassato solo 511 mila dollari, la cifra più bassa della sua storia e diresse solo 304 mila dollari ad altri comitati federali, ciò che ha provocato, come risultato, una perdita d’influenza.
Un mese prima della fine del periodo del 2014, hanno ricevuto 425 mila dollari, indicando che quest’anno avrebbe segnato un record di cattiva raccolta fondi.
Questa situazione unita al crescente sostegno a Cuba nelle organizzazioni regionali e il totale rifiuto, nelle Nazioni Unite, al blocco economico, commerciale e finanziario dovettero influire sulla Casa Bianca, la Direzione di Intelligence e sul Consiglio di Sicurezza al fine di accettare il designo di una diversa strategia per cercare di rovesciare il socialismo cubano, ciò che ha portato all’annuncio di Obama lo scorso 17 dicembre.
Timorosi ed angustiati di perdere tutto, la mafia anticubana corse a far pressione sui donatori per raccogliere fondi necessari che le consentisse contrastare, nel Congresso, coloro che sostengono Obama.
I dati ottenuti indicano che fra il 25 novembre e il 14 dicembre avevano raccolto solo 17200 $, ma dopo l’annuncio della Casa Bianca, il 17 dicembre, sono stati registrati fino al 22 dicembre 55 mila dollari ed il 23 la maggiore raccolta di denaro per la mafia, con 47675 dollari, una situazione che permette valutare che di fronte al panico causato dalla decisione presidenziale, coloro che hanno vissuto della storia di essere “esiliati, oppositori e dissidenti” del socialismo, non ci hanno pensato due volte e hanno sborsato i loro dollari.
Naturalmente, tutti sanno che se si mantiene la precedente posizione il denaro sarà più che recuperato e i senatori e i rappresentanti della mafia terrorista anticubana favoriranno i loro “contribuenti”, assegnando loro opere e progetti in modo prioritario.
Dati ufficiali divulgati mostrano che dei 133315 dollari, che i maggiori donatori individuali hanno consegnato, sono stati fatti da donatori della Florida e più di 78000 provenivano da donatori della città di Miami, capitale della mafia anticubana, di origine batistiana.
Un elemento importante che disegna come giocano con i soldi dei donatori, è stato la consegna di $ 5000 che la US-Cuba Democracy PAC, ha fatto al recentemente eletto rappresentante Carlos Curbelo (R-Fla.), di origine cubana e oppositore della politica di Obama.
Un altro dei beneficiati da questo denaro è stato il senatore Tom Cotton (R-Ark.) con 2500 dollari. Con una somma identica si oliò il senatore Bob Corker (R-Tenn.), che guiderà il Comitato Relazioni Estere dove si effettueranno le audizioni su Cuba.
Nella ripartizione non poteva rimanere fuori il rabbioso mafioso anticubano, il senatore Bob Menendez, con 10000 dollari, denaro inviato al fondo creato per aiutare a sostenere le sue “spese legali”, Legal Defense Fund.
Il PAC ha concluso l’anno con 290660 dollari in contanti per poter far pressione e pagare voti nel suo pestare i piedi per evitare un cambiamento di politica nei confronti di Cuba, che lo spiazzerebbe nelle decisioni future, con conseguente perdita di influenza.
Di fronte a ciò ricordiamo la famosa frase che lo “squalo si bagna ma schizza”, dal momento che a Miami non cambia nulla.
El negocio de la mafia
Arthur González
El viraje de las relaciones entre Estados Unidos y Cuba le movió el piso a los que en más de medio siglo han vivido gracias a los huevos de oro de una vieja gallina, pero todo indica que no pondrán más posturas iguales.Ante el temor de quedarse sin las jugosas ganancias que la arcaica política anticubana les permitió alcanzar altas posiciones en el Congreso y ser el único referente de la política hacia Cuba en la Casa Blanca, los integrantes de la mafia anticubana se “calzaron los patines”, en un intento desesperado por comprar a los que en las próximas semanas definirán el posible levantamiento del bloqueo económico, comercial y financiero contra la isla.
Se conoce que el cabildeo organizado por la mafia terrorista anticubana en los pasillos del capitolio, después de 1980 logró organización y fuerza para solventar campañas políticas de aspirantes a representes y a senadores, algo que posteriormente se revirtió en apoyo a leyes contra Cuba.
Parte del dinero para esas maniobras politiqueras salió de los bolsillos de cubanos radicados en la Florida, quienes durante décadas se convirtieron en los principales contribuyentes de demócratas y republicanos.
Ante el anuncio de la nueva política hacia Cuba, que pudiera dejar fuera del juego a los mafiosos, se han estado moviendo para recaudar mayores fondos y de esa forma poder “convencer” a los congresistas de que no deben apoyar la posición asumida por Barack Obama.
Nuevos documentos presentados ante la Comisión Federal de Elecciones (FEC), agencia independiente que regula el financiamiento de las elecciones a nivel nacional durante este nuevo período, anuncian que el US-Cuba Democracy, PAC, ha dado un salto significativo en cuanto a las donaciones.
PAC creado en el año 2004, es el más prominente comité de cabildeo que representa a la comunidad anticubana.
Para tener una idea clara de la actuación de ese comité de cabildeo debe saberse que en el 2008 recaudó 802 mil dólares y elevó sus gastos a más de un millón, incluido más de 767 mil en contribuciones a candidatos federales y comités políticos, cifras que demuestran cómo trabaja la mafia terrorista.
En el 2012, recaudó solamente 511 mil dólares, cifra más baja de su historia y dirigió sólo 304 mil dólares a otros comités federales, lo que trajo como resultado una pérdida de influencia.
Un mes antes de terminar el período del 2014, recibieron 425 mil dólares, lo que indicaba que ese año marcaría un récord de mala recaudación.
Esta situación unida al creciente apoyo a Cuba en los organismos regionales y el total rechazo en la ONU al bloqueo económico, comercial y financiero, debieron influir en la Casa Blanca, el Directorado de Inteligencia y en el Consejo de Seguridad, para aceptar el diseño de una estrategia diferente para tratar de derrocar el socialismo cubano, lo que tuvo como resultado el anuncio de Obama el pasado 17 de diciembre.
Temerosos y angustiados de perderlo todo, la mafia anticubana corrió a presionar a los donantes para recaudar fondos necesarios que les permitiera contrarrestar en el congreso a los que apoyan a Obama.
Los datos obtenidos indican que entre el 25 de noviembre y el 14 de diciembre habían recaudado solamente 17 mil 200 dólares, pero después del anuncio de la Casa Blanca el 17 de diciembre, se registraron hasta el 22 de diciembre 55 mil dólares y el día 23 el de más alta obtención de dinero por la mafia, con 47 mil 675 dólares, situación que permite apreciar que ante el pánico causado por la decisión presidencial, los que han vivido del cuento de ser “exiliados, opositores y disidentes” del socialismo, no lo pensaron dos veces y desembolsaron sus dólares.
Por supuesto, todos saben que si se mantiene la posición anterior ese dinero será recuperado con creces y los senadores y representantes de la mafia terrorista anticubana favorecerán a sus “contribuyentes”, asignándole obras y proyectos de forma priorizada.
Datos oficiales divulgados señalan que de los 133 mil 315 dólares que los mayores donantes individuales entregaron, fueron hechos por donantes de la Florida y más de 78 mil procedían de donantes de la ciudad de Miami, capital de la mafia anticubana de origen batistiano.
Un elemento importante que dibuja como juegan con el dinero de los donantes, fue la entrega de 5 mil dólares que el US-Cuba Democracy, PAC, le hizo al recién electo representante Carlos Curbelo (R-Fla.), de origen cubano y opositor de la política de Obama.
Otro de los beneficiados con ese dinero fue el senador Tom Cotton (R-Ark.) con 2 mil 500 dólares. Con una suma idéntica se salpicó el senador Bob Corker (R-Tenn.), quien liderará el Comité de Relaciones Exteriores donde se efectuarán las audiencias sobre Cuba.
En la repartición no podía quedarse fuera el furibundo mafioso anticubano, el senador Bob Menéndez, con 10 mil dólares, dinero enviado al fondo creado para ayudar a sufragar sus “gastos legales”, Legal Defense Fund.
El PAC terminó el año con 290 mil 660 dólares en efectivo para poder presionar y pagar votos en su pataleo por evitar un cambio de política hacia Cuba, la que los dejaría descolocados en las decisiones futuras, con la consiguiente pérdida de influencia.
Ante eso recordamos la conocida frase de “tiburón se baña pero salpica”, pues en Miami nada cambia.