Cuba è stata eletta al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, un organo composto da 47 stati membri, responsabile della promozione e protezione di tutti i diritti umani nel mondo. Nonostante le campagne e le pressioni USA, l’isola occupa un seggio in quel consiglio, tra gli otto riservati al Gruppo degli Stati latinoamericani e caraibici.
Cuba è stata eletta con 170 voti, l’88% dei membri dell’ONU, ha sottolineato in un post su Twitter il ministro degli Esteri, Bruno Rodriguez Parrilla.
“Nonostante la campagna diffamatoria, i risultati di Cuba non possono essere nascosti”, ha detto il ministro degli Esteri.
Membro fondatore del Consiglio per i Diritti Umani, che ha defenestrato l’ex Commissione per i Diritti Umani, Cuba è eletta per la quinta volta come membro di questo organismo intergovernativo.
Parlando delle elezioni, il Ministero delle Relazioni Internazionali ha affermato che “fermamente impegnato nella costruzione di una società sempre più giusta, con il benessere dell’essere umano e con la giustizia sociale, il nostro Paese ha ottenuto il voto segreto, diretto e individuale di 170 membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a seguito del rispetto e dell’ammirazione per l’opera umanista della Rivoluzione Cubana, principale garanzia per il godimento e la tutela dei diritti umani sull’isola ”.
Il MINREX ha dichiarato che questo passo “onora l’autodeterminazione e la resistenza del popolo cubano di fronte a gravi ostacoli e minacce causati dalla politica unilaterale di ostilità ed aggressione e dal bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti, che costituisce una violazione flagrante, di massa e sistematica dei diritti umani e principale ostacolo per il raggiungimento di obiettivi più elevati in questa materia”.
È anche un riconoscimento – ha aggiunto in una nota il Ministero delle Relazioni Internazionali – “dei progressi significativi che uomini e donne cubani hanno compiuto nel godimento di tutti i loro diritti e dell’ampio record del Paese in termini di cooperazione internazionale nel campo dei diritti umani, dimostrando, attraverso fatti concreti, la sua disposizione inequivocabile al dialogo rispettoso, franco e aperto”.
“Cuba si manifesta nel Consiglio dei Diritti Umani con una sua voce propria e costruttiva, con la sua esperienza di Paese in via di sviluppo difensore del dialogo e della cooperazione, contrariamente agli approcci punitivi ed alla selettività, a favore della promozione e tutela di tutti i diritti umani per tutti”, ha concluso il MINREX.
da Cubadebate traduzione di Ida Garberi
Cuba eletta membro del Consiglio dei Diritti Umani dal 88 % dei membri della ONU
15.10.20 – È la quinta occasione in cui Cuba copre un incarico in questo organo, tra gli otto paesi riservati al Gruppo di Stati dell’America Latina e dei Caraibi.
Le disperate pressioni, le manipolazioni e i ricatti USA per boicottare l’elezione di Cuba come membro del Consiglio dei Diritti Umani della ONU, sono state distrutte di nuovo, frantumate contro il muro del fallimento e
l’Isola occupa per la quinta volta un posto in questo organismo grazie al voto favorevole di 179 paesi.
Nonostante le menzogne e gli imbrogli imperiali, il mondo stima Cuba, l’ammira e la rispetta per la fermezza delle sue convinzioni e per il suo esempio.
«Vittoria assoluta», ha scritto in Twitter il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, come esaltazione dell’opera umanista della Rivoluzione, promotrice per natura e principi dei diritti umani.
«Le conquiste di Cuba non si possono cancellare», ha pubblicato il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla, nel suo account della rete sociale.
Il sostegno del 88% dei membri della ONU onora l’autodeterminazione e la resistenza del popolo cubano di fronte ai gravi ostacoli e alle minacce provocate dalla politica unilaterale d’ostilità, aggressioni e blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA, evidente espressione assoluta e sistematica della violazione dei diritti umani.
Il sito Cubaminrex ha pubblicato che sono stati riconosciuti i passi avanti significativi che il paese ha realizzato nel godimento di tutti i suoi diritti, la vasta storia in materia di cooperazione internazionale, dimostrando attraverso fatti concreti la sua inequivocabile disposizione al dialogo rispettoso franco e aperto.
Cuba è parte di 44 dei 61 strumenti internazionali dei diritti umani e la ONU ne riporta il compimento.
Precisamente, durante il periodo in cui Cuba opererà come membro del Consiglio (2021-2023) questa posizione etica sarà una delle grandi sfide, contrapponendo il dialogo e la cooperazione alle messe a fuoco punitive e alla selettività. Nazioni fraterne come la Russia e la Cina accompagneranno l’arcipelago in questo incarico assieme ad altre nazioni.