I documenti declassificati mostrano come Nixon e Kissinger abbiano stabilito la strategia di destabilizzazione e come l’hanno attuata
I documenti sono stati resi pubblici in occasione del 50° anniversario di Salvador Allende a presidente del Cile. Mostrano come, diversi giorni dopo l’investitura di Allende il 4 novembre 1970, Richard Nixon convocò il suo Consiglio di sicurezza nazionale per una riunione formale su quale politica gli Stati Uniti dovrebbero adottare nei confronti del nuovo governo di unità popolare del Cile.
Secondo i verbali declassificati, solo pochi funzionari riuniti nel Gabinetto della Casa Bianca sapevano che, agli ordini di Nixon, la CIA aveva tentato di nascosto e senza successo di fomentare un colpo di stato militare preventivo. Il suo obiettivo era impedire ad Allende di entrare in carica, perché “minacciava gli interessi degli Stati Uniti”.
Allende and Chile: ‘Bring Him Down’:
Salvador Allende’s Historic Inauguration 50 Years Later
Declassified White House Records Show How Nixon-Kissinger Set Strategy of Destabilization—And Whyhttps://t.co/a3WhAuaf9S
— NatlSecurityArchive (@NSArchive) November 5, 2020
Le azioni descritte nei documenti mostrano le operazioni che “hanno creato le migliori condizioni possibili”, come disse in seguito Kissinger, per il colpo di stato militare dell’11 settembre 1973, che portò al potere il generale Augusto Pinochet. Questo chiarisce le false dichiarazioni degli ex attori politici nel corso degli anni, Kissinger tra loro, della vera intenzione e posizione dell’amministrazione Nixon nei confronti del governo Allende.
Il giornalista investigativo del New York Times Seymour Hersh rivelò appena un anno dopo il colpo di stato (nel 1974) le operazioni segrete della CIA per rovesciare Allende, generando un grande scandalo nazionale e internazionale. Ciò portò alle prime udienze pubbliche sulle operazioni della CIA e alla prima pubblicazione di un importante caso di studio, “Covert Action in Chile, 1963-1973”, scritto da una commissione speciale del Senato presieduta dal senatore Frank Church.
Tuttavia, con l’uso del “privilegio esecutivo” l’amministrazione di Gerald Ford (1974-1977) secretò parte della documentazione pubblicata questo novembre dal Comitato della Chiesa. Mentre i funzionari statunitensi cercavano di falsificare lo scopo dell’intervento in Cile, gli investigatori del Senato non hanno avuto accesso alla documentazione storica completa delle deliberazioni e delle decisioni della Casa Bianca sul paese sudamericano nei giorni precedenti e successivi all’investitura di Allende.
Our Document of the Week hearkens back to a simpler time when U.S. presidents tried to hide their plans to topple or assassinate foreign leaders, rather than boast about it on Fox & Friends https://t.co/C35gb4amzN
— columlynch (@columlynch) October 19, 2020
Un altro dei documenti declassificati chiarisce che c’erano posizioni divergenti tra i funzionari statunitensi su come eseguire il piano. Da un lato, il Segretario di Stato, William Rogers, propose di promuovere la caduta di Allende “senza essere controproducente”, cioè che l’ostilità e l’aperta aggressione nei confronti del Cile non siano troppo evidenti agli occhi del mondo. Dall’altro, il Segretario alla Difesa, Melvin Laird, affermò: “Dobbiamo fare tutto il possibile per ferire [Allende] e rovesciarlo”.
I documenti ampliano e confermano le informazioni sul ruolo del governo degli Stati Uniti nella caduta di Salvador Allende nel 1973 e sono disponibili sul sito web dell’archivio della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.