Non è una barzelletta, è quanto ha affermato realmente ieri notte (orario italiano), in una conferenza stampa ufficiale, l’avvocato per la campagna elettorale di Donald Trump, Sidney Powell, con accanto Rudy Giuliani, il quale ha ripetuto le stesse accuse (senza fornire prove).
La Powell ha accusato “Venezuela e Cuba e forse la Cina, di aver interferito nelle elezioni presidenziali statunitensi con una massiccia quantità di denaro comunista ed attraverso software preparati da Hugo Chávez causando la sconfitta di Trump”. https://t.co/4OPDf83Cpo (video delle dichiarazioni).
L’avvocata ha detto che la società di software di voto Dominion Voting Systems ha modificato i conteggi.
Quando le sono state chieste le prove di tali affermazioni, la Powell ha mostrato su Twitter tre screenshot di una dichiarazione giurata che, secondo lei, era stata firmata da un ex ufficiale militare venezuelano sulle elezioni in quel paese, ma le immagini erano incomplete e non includevano alcun nome e nessuna firma, ed alla richiesta di mostrare il documento completo di firma o nome, la signora Powell non ha risposto.
Sidney Powell, un avvocato per il team legale elettorale di Donald Trump e che rappresentava l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael T. Flynn, è stato una delle principali fonti e promotori di teorie cospirative virali sul cambio di voto.
Ha preso poi la parola Rudy Giuliani, l’avvocato personale del presidente degli Stati Uniti, che ha assicurato che la società Dominion “è legata al Venezuela, a Cuba e ad altri attori globali che non vogliono che Trump continui come presidente”, le dichiarazioni non sono state supportate da prove.
La Dominion e la Smartmatic (anch’essa chiamata in causa da Giuliani) hanno smentito tutte le accuse negando che le dichiarazioni di Giuliani siano veritiere.