21 febbraio 2015 – La Ministra venezuelana della Salute, Nancy Pérez, si è riunita oggi con i capi della Misión Barrio Adentro (Missione dentro il Quartiere) dei 23 stati del paese e ha fatto un bilancio dei risultati ottenuti dalla delegazione medica cubana.

Adesso con l’installazione delle Basi di Missioni Socialiste, un numero maggiore di persone otterrà i benefici assistenziali, di fatto, si ripartiranno 200 poltrone odontoiatriche nei prossimi giorni per questo progetto sociale, ha anticipato la Ministra.

L’equipe di Barrio Adentro è sempre a disposizione delle famiglie che abbiano bisogno di loro in quelle comunità, ha sottolineato.

La Pérez ha detto, inoltre, che il principale obiettivo è continuare a garantire una migliore assistenza al popolo. Questo appuntamento è stato utile anche per dibattere su temi epidemiologici e sulla sostenibilità del piano di prevenzione contro il dengue, la chikungunya e la malaria, ha spiegato.

La Ministra ha elogiato l’impegno dei cubani per la salute del popolo venezuelano e il loro appoggio nella prevenzione e cura di quelle malattie.

Dobbiamo mettere l’enfasi sull’aspetto preventivo, ha indicato. Secondo il Capo della Delegazione Medica Cubana, Roberto González, assistere bene i venezuelani è sempre una priorità, oltre a formare nuovi professionisti che possano continuare quel lavoro e curare le problematiche comunitarie.

Durante la riunione si è dibattuto sui metodi per offrire un servizio migliore e González ha precisato che l’installazione della Base di Missioni Socialiste permetterà di beneficiare circa 20 milioni di persone.

L’equipe medica cubana in Venezuela è impegnata con il lascito del defunto presidente, Hugo Chávez, che insieme al leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, ha promosso gli accordi di collaborazione tra le due nazioni, ha concluso.
(Con informazione di Prensa Latina)

Caracas, 23 febbraio 2015 – Il Capo della Missione Medica Cubana in Venezuela, Dottor Roberto González Martín, ha affermato che i professionisti della salute rimarranno nei loro posti di lavoro in qualunque circostanza o minaccia e ha sottolineato il protagonismo del paese sudamericano nella costruzione di una società più giusta in America Latina.

Ha detto che gli oltre 31000 collaboratori di quel programma sociale, l’esercito di camici bianchi costituito da Fidel Castro, continueranno a compiere il loro dovere. Questi, ha assicurato, si sommano agli oltre 130000 che hanno portato i loro i servizi nella sorella patria del Libertador Simón Bolívar.

González Martín ha alluso alla riflessione “Sette pugnali nel cuore dell’America” del leader della Rivoluzione quando affermava: “I cubani che prestano servito lì come specialisti nella salute, educatori, professori di educazione fisica e sport, informatica, tecnici agricoli e in altre aree, devono mettercela tutta nel compimento dei loro doveri internazionalisti per dimostrare che i popoli possono resistere ed essere portatori dei principi più sacri della società umana. Altrimenti l’impero distruggerà la civiltà e la stessa specie”.

I cooperanti questo fine settimana hanno ratificato la Dichiarazione emessa dal Ministero delle Relazioni Estere di Cuba nella quale si esprime la solidarietà e l’appoggio al governo venezuelano di fronte al recente tentativo di golpe, ai piani di attentati e alle cospirazioni contro l’Esecutivo presieduto da Nicolás Maduro.

Nei giorni scorsi la cancelleria cubana ha ripudiato anche la guerra economica e mediatica contro la Rivoluzione Bolivariana e ha respinto le azioni di ingerenza degli Stati Uniti e dell’Organizzazione degli Stati Americani che incoraggiano e promuovono la sovversione interna, in violazione della sovranità, dell’indipendenza e della libera autodeterminazione del popolo.