«La materializzazione dell’adempimento dei diritti umani si è trasformata nel mondo dopo il colpo della pandemia della COVID-19», ha detto il dottore in Scienze Yuri Pérez Martínez, professore titolare dell’Università de L’Avana, all’inizio del III Seminario Internazionale “Dialoghi attorno ai diritti umani”.
Il suo punto di vista parte dalle profonde contraddizioni della contemporaneità con modelli politici e ideologici che esibiscono crudamente le essenze imperialiste.
Tutto questo conduce a una crisi profonda che obbliga a riformulare i concetti.
«La ricerca della giustizia sociale, l’uguaglianza e la dignità piena dell’essere umano come valori essenziali è fondamenta della necessità di un ordine giuridico differente delle società, anche se sarà sempre sfumato dalla base economica, dal prisma degli interessi politici e ideologici oltre che dagli elementi derivanti dall’egemonia e dal consenso sociale»ha affermato l’esperto.
Poi ha aggiunto che la COVID-19 ha fatto emergere le profonde disuguaglianze sociali che esistono nel mondo, sottolineando i settori vulnerabili e le vittime delle politiche neoliberali che progettano presunte garanzie per i diritti umani.
La tappa post pandemica, ha detto, è come un caos senza copertura universale sanitaria, senza lavoro, sicurezza né assistenza sociale, con un incremento di disuguaglianza e della povertà.
Pérez Martínez ha detto che le politiche neoliberali mostrano incapacità per far fronte a una nuova realtà sociale, e a questo contribuiscono l’utilizzo di una nuova realtà sociale, come un processo quotidiano e la guerra mediatica che fabbricano matrici d’opinione pubblica come ricette o verità assolute, per standardizzare concetti, dottrine e concezioni. Per questo difendono la necessità di concepire cittadini politicizzati.
«La pandemia ha messo in evidenza la fragilità dei detti diritti sociali e dei loro sistemi di garanzia. Come mai prima è stato dimostrato che i diritti umani come l’accesso alla salute pubblica e l’assistenza sociale sono responsabilità degli Stati, che devono garantire la loro gratuità e la qualità dei servizi d’assistenza, protezione e recupero.
«Un virus è stato sufficiente per esporre l’incapacità di molti governi per sostenere politiche di prevenzione e scontro alla pandemia, per non contare su sistemi di Salute solidi e di ampia copertura», ha indicato l’esperto.