Il cancelliere di Cuba, Bruno Rodríguez, ha denunciato il trattamento che ricevono i bambini migranti alla frontiera USA, una delle politiche disumane dell’amministrazione di Donald Trump.
In un messaggio pubblicato nel suo account in Twitter, il titolare della diplomazia cubana ha denunciato che questi bambini soffrono per un trattamento che somiglia alla tortura, in accordo con l’Accademia USA dei Pediatri.
La promozione di politiche disumane del presidente Trump provoca il maltrattamento di migliaia di persone e la separazione dei figli dai genitori ha scritto ancora.
Una recente relazione pubblicata dal Quotidiano Ufficiale dell’Accademia USA dei Pediatri, assicura che le politiche dell’attuale amministrazione con i minorenni immigranti detenuti nel loro tentativo d’entrare nel paese “è compatibile con la tortura”.
In accordo con il testo, il trattamento dei bambini alla frontiera con il Messico compie con i tre criteri di tortura, secondo la convenzione delle Nazioni Unite contro la Tortura e altri trattamenti o pene crudeli, disumane, degradanti, e lo Statuto di Roma.
La proibizione della tortura, in particolare contro i bambini, forma parte degli Accordi di Ginevra, ricorda inoltre il documento.
Nello scorso anno fiscale, 30557 minori d’età che viaggiavano senza la compagnia di un genitore o tutore legale, in maggioranza centro americani, sono stati detenuti alla frontiera statunitense.
Questi si sommano ad altre 52230 persone detenute che cercavano d’entrare illegalmente nel paese in gruppi familiari.
La politica contro i migranti che passano la frontiera con il Messico è stata annunciata per la prima volta nell’aprile del 2018.
Due anni dopo, 600 minorenni sono sempre separati dai loro genitori dopo l’operazione per disposizione del amministrazione uscente.