di Pedro Monzon, Console Generale di Cuba a San Paolo
https://www.resistencia.cc Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Gli Stati Uniti hanno tentato di tutto per distruggere la rivoluzione cubana.
Sin dal primo momento della Rivoluzione, abbiamo affrontato attacchi terroristici nelle città e infiltrazioni di banditi in montagna. Poco dopo è iniziata l’applicazione del blocco più lungo che una nazione abbia mai subito. Seguirono attacchi ai nostri pescherecci, aggressioni e omicidi, dalla base navale statunitense nel territorio usurpato di Guantánamo; sabotaggio di centri commerciali e industriali, invasione di Playa Girón; la promozione di attraversamenti migratori illegali e pericolosi, i bombardamenti di hotel dal mare e il posizionamento di esplosivi negli hotel cubani, che hanno posto fine alla vita di un giovane italiano. Hanno fatto questo e molto altro, con l’obiettivo di terrorizzare la popolazione, frenare lo sviluppo economico del Paese, costringendoci a dedicare ingenti fondi alla difesa nazionale e scoraggiando il turismo.
Negli ultimi anni, con l’amministrazione Trump c’è stata un’impennata insolita e senza precedenti del blocco e dell’aggressione. Più di 200 misure contro Cuba sono state utilizzate da questa amministrazione per frenare completamente l’ingresso di valuta estera nel paese, bloccare l’ingresso di petrolio, far terminare le visite di crociere turistiche a Cuba, limitare seriamente l’ingresso di voli e compagnie aeree dagli USA e proibire l’invio di rimesse da parte dei cubani che vivono negli USA ai loro parenti a Cuba, tra le altre molte sanzioni ingiuste ed extraterritoriali.
Si aggiunga che questa politica genocida si è acuita durante la pandemia, una malattia pericolosa che è stata usata criminalmente come strumento contro Cuba. Tutto ciò che hanno fatto aveva l’obiettivo esplicito di asfissiare definitivamente il Paese, danneggiare le persone e farle soffrire con l’intenzione deliberata di provocare la loro insubordinazione e porre fine alla Rivoluzione.
I cubani hanno resistito. Nessuna nazione al mondo potrebbe resistere a tali pressioni per così tanto tempo. L’unica spiegazione sono le opinioni e gli ideali del popolo, che sostengono l’unità tra tutti i cittadini attorno al sistema socialista e al governo rivoluzionario.
Mentre subiamo tali aggressioni dalla più grande e aggressiva potenza imperialista del mondo, Cuba ha realizzato i suoi ideali di indipendenza e giustizia sociale, che includono lo sviluppo di sistemi di istruzione, salute, cultura, sicurezza sul lavoro e ha eretto una sofisticata struttura per la ricerca, lo sviluppo e la produzione nei settori biotecnologico e farmaceutico.
Schivando, quando possibile, queste onnipresenti interferenze del blocco, il paese ha accelerato l’approfondimento di tutti i cambiamenti economici, organizzativi e legali fattibili per ottenere una maggiore efficienza per l’economia e per poter sopravvivere e progredire. Abbiamo promosso processi che prevedono la partecipazione sempre maggiore del popolo a tutte le decisioni dello Stato e del governo che toccano i destini del Paese, che ha avuto uno dei suoi momenti di grande rilevanza nella promulgazione della Costituzione più democratica della storia, costruita, discussa e approvata nel 2019 dalla stragrande maggioranza della popolazione. Con questa volontà molto democratica, è stato possibile finanziare il controllo della pandemia a Cuba con massicci investimenti, una malattia che a sua volta ha limitato in modo critico gli investimenti in valuta estera.
Tutto è stato fatto nelle condizioni di questo assedio, da un paese sotto assedio. La politica statunitense contro Cuba è sempre stata aggressiva. Sebbene non dichiarata apertamente, è una guerra ibrida, il cui scopo è stato quello di diminuire e distruggere la nostra Rivoluzione, che è caratterizzata dal suo profondo senso di indipendenza, dalla difesa della sovranità nazionale e dall’autodeterminazione. Siamo una nazione in cui i principi della giustizia sociale sostengono il predominio dei diritti umani tangibili, che non sono parole vuote; queste sono azioni. Questo senso di giustizia sociale spiega anche il sostegno sostenuto di Cuba ad altri paesi in diversi campi, specialmente nella salute.
Migliaia di medici, infermieri e tecnici, nonostante le nostre esigenze economiche, continuano a fornire servizi in luoghi umili e remoti del pianeta e il contingente medico Henry Reeve ha svolto un ruolo riconosciuto nel mondo nella lotta alla pandemia covid-19.
Ora, più intensamente che mai e con le risorse e le tecniche dei cosiddetti colpi morbidi, concepiti all’interno dei manuali americani delle guerre di quarta generazione, lavorano instancabilmente per generare divisioni all’interno della popolazione e per fomentare azioni di protesta con l’intenzione di avere un impatto sui media, soprattutto fuori Cuba. Nell’ambito del piano, con grottesche bugie, cercano di confondere e manipolare ignari, riferendosi alla necessità di un presunto dialogo, che altro non è che una copertura per un vero monologo aggressivo.
Stanno cercando di costruire un’opposizione politica interna a Cuba, che, nonostante molti sforzi fin dai primi giorni della Rivoluzione, non è mai riuscita. Il materiale umano che stanno utilizzando è fondamentalmente costituito da persone con precedenti penali, senza valori, senza dignità, che in cambio di denaro obbediscono alle istruzioni degli Stati Uniti e dei gruppi terroristici sostenuti e protetti dal governo imperialista, che vivono soprattutto a Miami. Tutte queste affermazioni sono documentate in modo chiaro e veritiero e molte delle testimonianze dimostrate provengono dalle dichiarazioni di questi individui sui social media.
Oggi, come risultato di questa politica yankee, un criminale diventa, attraverso il lavoro e la grazia di pochi dollari, un avversario politico. L’unica opzione che hanno è organizzare un partitodi delinquenti? Quello che è certo è che un delinquente per aver guadagnato pochi dollari sente di poter agire senza la punizione delle leggi cubane, grazie al sostegno degli Stati Uniti. Hanno assolutamente torto. Dichiarazioni pubbliche di sostegno a questi comportamenti di gruppi antisociali sono giunti da parte di funzionari e politici del governo degli Stati Uniti, tra cui il Segretario di Stato Mike Pompeo. Non c’è modo più chiaro per riconoscere l’essenza di questi individui che identificarli con il sostegno di persone genocide e bugiarde come il signor Pompeo. Questo fatto da solo dovrebbe essere una guida che ci permette di prendere posizione. La verità è dalla parte di Pompeo?
L’estrema destra dei cubano-americani negli Stati Uniti fa parte di questo meccanismo infernale. Sono quelli che hanno sempre sostenuto il blocco, quelli che hanno organizzato e sostenuto le aggressioni criminali contro Cuba, quelli che propugnano un’invasione militare degli Stati Uniti, quelli che impediscono i rapporti tra gli emigranti cubani e le loro famiglie sull’isola; sono loro che hanno persino ottenuto il divieto delle rimesse.
Cuba ha dimostrato in numerosi programmi televisivi e articoli illustrativi che il gruppo che ha fatto esplodere gli ultimi incidenti e ha cercato di offuscare l’immagine del quartiere di San Isidro all’Avana, è composto da persone marginali e volgari, che svolgono manifestazioni pubbliche offensive e oscene, e offendono la bandiera cubana e altri simboli patriottici. Diverse pubblicazioni degli autori del reato e dei loro sodali confermano queste affermazioni. Poiché operano sotto la protezione del governo degli Stati Uniti, credono di poter continuare a comportarsi con assoluta spudoratezza, senza alcuna conseguenza. “Il mio presidente è Trump, non Díaz-Canel. Trump 2020 “, ha detto uno dei leader”.
L’amministrazione Trump, al termine del suo triste mandato, che ha lasciato gli Stati Uniti in aperto isolamento, compresa la straordinaria proliferazione della pandemia, continua a tentare di distruggere la Rivoluzione cubana.
I giovani artisti e il popolo cubano, in generale, hanno fatto manifestazioni pubbliche che riuniscono decine di migliaia di persone contro queste manipolazioni, ma i media oligarchici internazionali, seguendo il copione della politica americana, nascondono, zittiscono e, al contrario, amplificano e glorificano le azioni controrivoluzionarie di questi gruppi minoritari che non sono affatto rappresentativi della volontà popolare.
Per questo motivo, il sostegno di molti amici nel mondo contro questa grave ingerenza degli Stati Uniti a Cuba, compresi i gruppi di solidarietà e la stampa alternativa brasiliana, è stato molto importante, e per questo siamo molto grati.
Cuba vincerà!