La direzione del paese ha percorso 12 province in gennaio ed ha insistito che senza stanchezza né depressione si devono superare gli ostacoli, ma con intelligenza, creatività e agilità
Leidys Labrador Herrera
«L’ ordinamento continua a difendere la giustizia sociale, ma la difende senza egualitarismi .Chi merita e necessita aiuto non sarà abbandonato», ha affermato a Las Tunas il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante una riunione di lavoro con dirigenti politici e amministrativi del territorio, per valutare temi vitali che riguardano in maniera diretta la soddisfazione delle necessità del popolo.
Hanno partecipato all’incontro il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, José Ramón Machado Ventura; il primo ministro Manuel Marrero Cruz, i vice primi ministri Roberto Morales Ojeda e Alejandro Gil Fernández; il capo della Commissione per l’implementazione e lo sviluppo delle Linee, Marino Murillo Jorge, e una rappresentazione di titolari di vari ministeri, con l’ obiettivo di valutare lo scontro alla COVID-19, la marcia dell’ Impegno Ordinamento, la produzione di alimenti e la lotta contro gli approfittatori.
Quest’ultimo tema ha fatto passi avanti a Las Tunas grazie all’impegno congiunto di gruppi creati per questo fine. Attualmente una delle maggiori sfide è ottenere la distanza fisica nelle code e l’ordine per accedere ai prodotti più richiesti.
LA LOTTA CONTRO LA PANDEMIA NON SI FERMA
Il vice primo ministro, Roberto Morales Ojeda, membro del Burò Politico del Partito, introducendo il tema della situazione epidemiologica della provincia ha riconosciuto che sia nella diffusione iniziale e nelle altre due successive, la provincia ha lavorato in maniera adeguata e questo permette che si mantenga a tutt’oggi una nuova normalità.
Ciò nonostante, ha segnalato che si devono perfezionare aspetti come l’efficacia dei controlli investigativi, l’agilità nell’elaborazione delle prove di PCR, la rapidità nel trasferimento dei casi confermati e la profondità delle inchieste epidemiologiche per determinare con certezza il numero dei contagi.
Il territorio, che conta già 250 casi positivi alla COVID-19, ha avuto come particolarità che nel mezzo della nuova diffusione presente, circa il 70% dei contagiati ha avuto relazioni con viaggiatori provenienti dall’estero.
Sino ad oggi, Las Tunas ha presentato un tasso d’incidenza di 5,82 per ogni 100000 abitanti. Nell’incontro si è conosciuto che la provincia conta sulle condizioni per l’assistenza ai suoi pazienti gravi e critici e sono stati offerti dettagli delle capacità pianificate, partendo della misure annunciate nella conferenza stampa del Minsap del 30 gennaio e che entreranno in vigore i prossimo 6 febbraio.
Con questo obiettivo, il territorio ha previsto 280 capacità per viaggiatori, 544 per contatti e 68 per sospetti. Quest’ultima cifra deve crescere anche se lentamente. (