Cuba garantisce cure rapide e tempestive per i bimbi malati di cancro

Cuba garantisce un’assistenza medica rapida e tempestiva per il trattamento del cancro pediatrico, una malattia che colpisce circa 300 neonati nel paese ogni anno, ha riferito oggi il Ministero della Salute Pubblica.

Nell’isola caraibica, le varianti più frequenti della malattia sono legate alla leucemia (70%), ai linfomi (Hodgkin e non Hodgkin) e ai tumori del sistema nervoso centrale.

Altre condizioni rilevate nei bambini sono neuroblastomi, nefrobastomi e sarcomi delle ossa e dei tessuti molli, mentre i meno comuni si trovano nel fegato, nelle ovaie e nel pancreas, ha detto Caridad Verdecia, capo del servizio di oncologia dell’ospedale William Soler, all’agenzia di stampa cubana.

Il paese ha attualmente nove istituti per la cura dei bambini con questa condizione.

Circa 400.000 bambini sono diagnosticati con il cancro in tutto il mondo, la maggior parte dei quali vive in paesi a basso e medio reddito, ha riferito oggi l’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) .

In occasione della commemorazione della Giornata internazionale del cancro infantile, l’organizzazione sottolinea che questa malattia è la seconda causa di morte di bambini e adolescenti in tutto il mondo.

Nelle Americhe sono stati stimati 32.655 nuovi casi nel 2020 nei bambini da zero a 14 anni, e 20.855 vivono nei paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

Secondo la OPS, 8.544 bambini sotto i 15 anni sono morti l’anno scorso a causa della malattia.

Di fronte a questa situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un’iniziativa internazionale contro il cancro infantile, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per i bambini entro il 2030 e ridurre la sofferenza per tutti.

Ogni 15 febbraio, la comunità globale del cancro pediatrico commemora la Giornata internazionale del cancro infantile con una campagna di collaborazione per aumentare la consapevolezza ed esprimere sostegno ai bambini e agli adolescenti, a coloro che sono guariti e alle loro famiglie.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it


A Cuba non c’è niente più importante di un bambino

 

«Grazie a coloro che offrono attenzione, assistenza e cure ai nostri bambini ammalati di cancro. La nostra solidarietà con le loro famiglie e il nostro impegno per assisterli. A Cuba niente è più importante di un bambino», è stato messaggio del Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, dal su account di Twitter, per il Giorno Internazionale della lotta contro il cancro infantile.

Cuba garantisce l’assistenza medica rapida e opportuna al trattamento del cancro pediatrico, ha sottolineato il Ministero di Salute Pubblica nel suo sito web. La dottoressa Caridad Verdecia Cañizares, capo della Commissione Nazional del cancro infantile, ha detto che nel paese si presentano ogni anno circa 300 -400 bambini con questa malattia, che hanno la garanzia dell’assistenza gratuita in un sistema nazionale che conta con una rete di centri d’alta specializzazione.

Uno di questi si trova nell’ospedale William Soler, e il resto negli ospedali Pepe Portilla (Pinar del Río), Juan Manuel Márquez (L’Avana), José Luis Miranda (Villa Clara), Eduardo Agramonte Piña (Camagüey), Octavio de la Concepción y de la Pedraja (Holguín) en el Pediatrico Sud (Santiago de Cuba), oltre che negli istituti di Ematologia, Oncologia e Radiobiologia, nella capitale.

Verdecia Cañizares ha dettagliato che le varianti più frequenti della malattia erano relazionate con la leucemia (70 %), i linfomi (Hodgkin e non Hodgkin) e i tumori del sistema nervoso centrale.

L’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) riferisce che ogni anno più 400.000 bambini sono diagnosticati con un cancro nel o e nella regione delle Americhe si stima che nel 2020 ci sono stati 32 065 nuovi casi di bambini da zero a 14 anni, di loro 20 855 casi nei paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

In accordo con la OPS, attualmente, quei bambini che vivono in paesi con forti entrate hanno l’80% di possibilità di migliorare, mentre nelle nazioni con scarse o medie entrate sono meno del 30% quelli che contano su questo vantaggio, specifica il testo.

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