Ben Norton, Orinoco Tribune,
Il governo di sinistra del Nicaragua ha approvato una legge che impone alle ONG finanziate da governi esteri di registrarsi come agenti stranieri, quindi un agente della CIA trasformato in portavoce del dipartimento di Stato di Biden lo denigrava come “guidata verso la dittatura”, nonostante la somiglianza con la legislazione statunitense.
Da quando il Fronte socialista sandinista del Nicaragua è tornato al potere con le elezioni del 2006, il governo degli Stati Uniti ha versato milioni di dollari ai gruppi di opposizione di destra nel Paese centroamericano. Tali ONG finanziate dagli Stati Uniti miravano a destabilizzare il governo del Presidente Daniel Ortega e svolto un ruolo centrale nel tentato colpo di Stato brutale del 2018. L’Assemblea nazionale del Nicaragua rispose agli sforzi di destabilizzazione e violenza sponsorizzati da Washington approvando una legge nell’ottobre 2020 che richiede alle organizzazioni finanziate da governi esteri di registrarsi come agenti stranieri. La legislazione è simile alla legge degli Stati Uniti del 1938 nota come Foreign Agents Registration Act (FARA). Negli ultimi anni, Washington ha sfruttato la FARA per costringere i media russi e cinesi e i giornalisti che lavorano negli Stati Uniti a registrarsi come agenti stranieri, in un’escalation politica bipartisan da Guerra Fredda contro entrambi i Paesi. Sebbene Washington abbia tale legislazione da più di ottant’anni, e la utilizzi regolarmente, l’amministrazione di Joe Biden si scagliava contro il Nicaragua per la decisione di approvare una legge simile.
L’8 febbraio, il portavoce del dipartimento di Stato nordamericano Ned Price,agente della CIA, dichiarava una condanna contro il governo sandinista . Price affermava che il Presidente “Ortega spinge il Nicaragua verso la dittatura”, perché la nuova legge sugli agenti stranieri portava alla sospensione volontaria delle operazioni di una delle principali organizzazioni di opposizione finanziate dal governo statunitense nel Paese. Price demonizzava il governo democraticamente eletto del Nicaragua come “regime”, sottolineando che il governo degli Stati Uniti è “concentrato sul rafforzamento della società civile”. La dichiarazione di Price che condanna il Nicaragua arrivava un giorno dopo che il presidente di destra di Haiti, sostenuto dagli Stati Uniti, Jovenel Moïse, si dichiarava dittatore senza Senato e Camera dei deputati, nominando sindaci, sparando ai giornalisti e uccidendo i manifestanti. Fissandosi sul Nicaragua, il portavoce del dipartimento di Stato, membro della CIA, concluse la sua dichiarazione con una minaccia: “Esortiamo il Presidente Ortega a cambiare rotta ora”. Nonostante la retorica iperbolica dell’amministrazione Biden, non fu Ortega a far passare la legge; piuttosto, i deputati dell’Assemblea nazionale del Nicaragua. Se il Congresso degli Stati Uniti approvasse una legge, sarebbe molto strano per un governo straniero incolparne il presidente degli Stati Uniti. Ma Washington riduce il governo del Nicaragua, compresi i suoi 92 parlamentari e funzionari statali, a un solo uomo, semplificando grossolanamente la politica del Paese.
L’autore della dichiarazione del dipartimento di Stato, Ned Price, ha lavorato alla CIA per più di un decennio, sebbene si sia ritirato all’inizio del 2017 per protesta con la presidenza di Donald Trump. La CIA ha una lunga storia di sostegno ai gruppi di opposizione di destra in Nicaragua. Negli anni ’80, la CIA armò e addestrò gli squadroni della morte di estrema destra, noti come Contras, che intrapresero il terrorismo contro il rivoluzionario governo sandinista, massacrando civili, torturando funzionari, bombardando infrastrutture, minando porti e bruciando ospedali, scuole e fattorie. Oggi, i finanziamenti alle ONG anti-sandiniste provengono dalle armi per il cambio di regime del governo degli Stati Uniti, Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) e National Endowment for Democracy (NED). Quest’ultimo è un utensile della CIA creato dall’amministrazione Reagan mentre guidava il terrorismo dei Contra, finanziando i piani di destabilizzazione sotto le spoglie della promozione della democrazia.
La vera fonte della rabbia dell’amministrazione Biden per la legge sugli agenti stranieri del Nicaragua fu l’annuncio che un gruppo di opposizione di destra finanziato con milioni di dollari du tasse governative degli Stati Uniti aveva deciso di chiudere. Il 5 febbraio, l’organizzazione anti-sandinista Fondazione Violeta Barrios de Chamorro annunciava la sospensione delle operazioni per protesta contro la legge sugli agenti stranieri. Il comunicato stampa del dipartimento di Stato nordamericano accusava falsamente il governo nicaraguense di chiudere la Fondazione Chamorro. In realtà, il governo sandinista non chiudeva o espelleva la fondazione o qualsiasi altra organizzazione; piuttosto, decise volontariamente di cessare le attività per evitare la nuova legislazione. La Fondazione Chamorro fu fondata e prende il nome dall’ex presidente neoliberista del Nicaragua Violeta Barrios de Chamorro, che salì al potere nel 1990 grazie al terroristmo sostenuto dagli Stati Uniti e al blocco del Paese, insieme ai finanziamenti del Washington National Endowment for Democracy (NED). Nel 1991, la NED premiò la presidente Barrios de Chamorro per la sua fedeltà a Washington, assegnandole un grosso premio. Il clan Chamorro è una delle famiglie oligarchiche più ricche e potenti del Nicaragua. Molti capi dell’opposizione di destra nella nazione centroamericana sono Chamorro e godono di stretto rapporto dal governo degli Stati Uniti. La fondazione di tale famiglia di oligarchi è finanziata dal braccio del soft power di Washington, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID). Mentre il salario minimo in Nicaragua è di poco più di 200 dollari al mese, USAID versava milioni di dollari nella Fondazione Chamorro, assegnando le seguenti somme:
1,7 milioni nel 2020
1,7 milioni nel 2019
1,2 milioni nel 2018
1,6 milioni nel 2014
La Violeta Barrios de Chamorro Foundation fu utilizzata anche per gestire il Media Strengthening Program (MSP) dell’USAID, finanziando e formando attivisti per i media di destra per conto di Washington. Secondo una revisione dei dati pubblicamente disponibili dell’USAID, dal 2011 l’agenzia spese le seguenti somme di denaro solo per i media dell’opposizione in Nicaragua:
1697400 nel 2020
1729645 nel 2019
889355 nel 2018
400000 nel 2017
1600000 nel 2014
550000 nel 2013
413163 nel 2012 (1)
286387 nel 2012 (2)
541000 nel 2011
E questo non include i milioni di dollari dati a beneficiari presscelti, le cui informazioni non sono rivelate dall’USAID. Uno dei destinatari dei finanziamenti del governo degli Stati Uniti attraverso la Fondazione Chamorro fu 100% Noticias, il media di opposizione di estrema destra del Nicaragua. Tale canale istigò le violenze del tentativo golpista del 2018, promuovendo estremisti che usarono dei mortai per uccidere e ferire sandinisti e forze di sicurezza statali. Il direttore di 100% Noticias finanziato da Washington, Miguel Mora, invocò che l’esercito nordamericano invadesse il Paese e rovesciasse il Presidente Daniel Ortega, citando la guerra a Panama nel 1989. Mora ospitò estremisti che invitavano i nicaraguensi a organizzare una folla violenta per invadere il palazzo presidenziali e linciate il leader eletto. La Fondazione Violeta Barrios de Chamorro è diretta da Cristiana Chamorro, ricca agente di destra che sarà il candidato presidenziale dell’opposizione nelle elezioni del novembre 2021. Cristiana Chamorro diresse il principale quotidiano conservatore, La Prensa. In effetti, ciò significa che USAID ha finanziato la candidata alla presidenza della destra nicaraguense e il principale media del Paese con milioni di dollari per molti anni. USAID stanziò oltre 122 milioni di dollari per le operazioni in Nicaragua dal 2016 al 2020. La maggior parte del denaro andò a “Leadership, Management, Governance”, “Municipal Governance Program” e “Democratic Leadership Development Program”, in altre parole a finanziare e coltivare i capi dell’opposizione di destra.
Sebbene l’USAID affermi che i suoi piani sono “umanitari”, i dati pubblicamente disponibili mostrano che la stragrande maggioranza della spesa in Nicaragua finanzia “Governo e società civile” e il suo personale, mentre meno dell’1% va a sanità pubblica ed agricoltura. GrayZone ha smascherato il ruolo dell’USAID nella supervisione di un’operazione di cambio di regime chiamata Assistenza reattiva in Nicaragua (RAIN), che mira esplicitamente a rovesciare il governo socialista, imporre riforme neoliberiste per una “transizione verso un’economia di mercato basata su regole” e la “protezione dei diritti di proprietà privata”, e l’eliminazione delle istituzioni statali dei sandinisti.
Traduzione di Alessandro Lattanzio