Intervento Bruno Rodríguez Parrilla

Signor Presidente:

Quest’anno commemoriamo il ventunesimo anniversario della storica Conferenza Mondiale contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia e le Forme Connesse d’Intolleranza, ma gli obiettivi tracciati nel piano e nel programma d’azione di Durban si devono ancora compiere. Non siamo nemmeno vicini alla realizzazione di quanto accordato nell’agenda 2030.

Nel mondo si osserva  un’inquietante ondata di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia. Si utilizzano le reti sociali e altre forme di comunicazione come piattaforme per promuoverla.

Alcuni partiti politici e i loro leaders  diffondono un discorso di odio che incolpa dei mali della società quelli che etichettano come  “gli altri”.

La pandemia della Covid-19 e le crisi che ha esacerbato pongono sempre più in luce l’ingiusto ordine internazionale che durante decenni han fatto del povero, dell’afro discendente o del migrante, l’oggetto di ogni tipo di discriminazione.

Signor Presidente:

A Cuba, dal trionfo della Rivoluzione si è svolto un processo di trasformazioni radicali che hanno dato un colpo demolitore alle basi strutturali del razzismo  sradicando la discriminazione razziale istituzionalizzata. Mostriamo importanti passi avanti e risultati nella lotta contro il razzismo e la discriminazione, ma resta ancora da fare.

Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez su questo ha detto: «Tutto il mondo riconosce che la nostra Rivoluzione è stata possibilmente il processo sociale e politico che ha apportato di più all’eliminazione della discriminazione razziale, ma restano tuttavia alcuni vecchiumi che non stanno per politica nella nostra società, ma sì nella cultura di un gruppo di persone. Abbiamo tutto il diritto e la possibilità di fare qualcosa di coerente, forte, che ci aiuti a risolvere queste problematiche nella nostra società e mostrare ancora una volta il livello di giustizia e di umanesimo della Rivoluzione».

Seguendo questo precetto e come parte dell’impegno governativo, nel novembre del 2019, è stato approvato il Programma Nazionale contro il razzismo e la discriminazione razziale, coordinato da una Commissione Governativa guidata dal Presidente della Repubblica.

Ma  la Rivoluzione cubana non si è limitata a lottare contro questo flagello dentro le sue frontiere. Migliaia di cubani hanno appoggiato anche al prezzo delle loro vite le lotte dei popoli africani per la loro indipendenza e contro l’obbrobrioso regime del apartheid. Molti altri hanno offerto il loro aiuto solidale a questi popoli, soprattutto nel settore della salute.

Continueremo ad avanzare con azioni concrete, in corrispondenza con il senso di giustizia sociale e di umanesimo che caratterizzano il nostro socialismo. L’Eroe Nazionale di Cuba, José Martí, ha sostenuto: «Non c’è odio di razza perché non esistono razze». Questa continuerà ad essere la nostra premessa.

Molte grazie.


Intervención Reunión Ministerial sobre la Eliminación del racismo, la xenofobia y la discriminación. 18 de febrero de 2021

 

Señor Presidente:

Este año conmemoramos el vigésimo aniversario de la histórica Conferencia Mundial contra el Racismo, la Discriminación Racial, la Xenofobia y las Formas Conexas de Intolerancia, pero los objetivos trazados en el Plan y Programa de Acción de Durban aún están por cumplirse. Tampoco estamos cerca de lograr lo acordado en la Agenda 2030.

En el mundo, se observa una inquietante oleada de racismo, discriminación racial y xenofobia. Se utilizan las redes sociales y otras formas de comunicación como plataformas para promoverla. Algunos partidos políticos y sus líderes difunden un discurso de odio que culpa de los males de la sociedad a aquellos que etiquetan como “los otros”. La pandemia de COVID-19 y las crisis que ha exacerbado ponen aún más al descubierto el injusto orden internacional que durante décadas ha hecho del pobre, del afrodescendiente o del migrante, el objeto de todo tipo de discriminación.

Señor Presidente:

En Cuba, desde el propio triunfo de la Revolución, tuvo lugar un proceso de transformaciones radicales que dio un golpe demoledor a las bases estructurales del racismo y erradicó la discriminación racial institucionalizada. Mostramos importantes avances y resultados en la lucha contra el racismo y la discriminación, pero queda todavía por hacer.

Al respecto, el presidente de la República, Miguel Díaz-Canel Bermúdez expresó y cito: “Todo el mundo reconoce que nuestra Revolución ha sido posiblemente el proceso social y político que más ha aportado a eliminar la discriminación racial, pero subsisten todavía algunos vestigios, que no están por política en nuestra sociedad, pero sí en la cultura de un grupo de personas. Tenemos todo el derecho y la posibilidad de hacer algo coherente, de impacto, que nos ayude a resolver estas problemáticas en nuestra sociedad y mostrar una vez más el nivel de justicia y de humanismo de la Revolución”, fin de la cita.

Siguiendo este precepto y como parte del compromiso gubernamental, en noviembre de 2019, se aprobó el Programa Nacional contra el racismo y la discriminación racial, coordinado por una Comisión Gubernamental que encabeza el Presidente de la República.

Pero la Revolución cubana no se ha limitado a luchar contra este flagelo en sus fronteras. Miles de cubanos apoyaron, incluso al precio de sus vidas, las luchas de los pueblos africanos por su independencia y contra el oprobioso régimen del apartheid. Otros tantos han brindado su ayuda solidaria a esos pueblos, en particular en el área de la salud.

Seguiremos avanzando con acciones concretas en correspondencia con el sentido de justicia social y humanismo que caracterizan nuestro socialismo. El Héroe Nacional de Cuba, José Martí, sentenció: “no hay odio de raza porque no hay razas”. Esa seguirá siendo nuestra premisa.

Muchas gracias

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.