Il mandatario cubano ha constatato, in una visita al Centro d’Innovazione e Sviluppo del Gruppo dell’Elettronica (Gelect), le sue potenzialità per diventare uno spazio d’appoggio al talento e all’innovazione per tutti gli attori dell’ economia nazionale
Díaz-Canel, accompagnato dal Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, ha visitato le nuove installazioni del laboratorio di sviluppo dei nuovi prototopi ed ha conversato con i giovani che realizzano questi progetti I limiti materiali che si moltiplicano in Cuba con il blocco degli Stati Uniti e gli effetti della pandemia non impediscono che si dia priorità allo sviluppo tecnologico e si stimoli la partecipazione delle innovazioni alla dinamica socio economica del paese.
Lo ha confermato il percorso effettuato venerdì scorso dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, nel Centro d’Innovazione e Sviluppo del Gruppo dell’ Elettronica (Gelect), in compagnia del vice primo ministro, Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez.
Nel suo account di Twitter, il Capo di Stato ha segnalato che ha potuto apprezzare significativi passi di sviluppo stimolati grazie all’impegno e al carattere imprenditore e creativo del suo collettivo.
Nella stessa rete sociale, Valdés Menéndez ha pubblicato che nel laboratorio di sviluppo dei nuovi prototipi del Gruppo dell’Elettronica, hanno conosciuto dettagli di nuovi progetti e hanno dialogato con i giovani che li realizzano. «Moderni strumenti in mani impegnate, danno risultati».
Nel bilancio di Gelect spicca che l’entità prevede la produzione di televisori ibridi da 32 pollici per il settore dell’educazione, con il proposito d’eliminare i canali analogici senza danneggiare il servizio delle tele classi.