Il denaro USA come lubrificante

Per l’avvocato cubano-americano José Pertierra, residente in questa capitale, il denaro proveniente dal governo USA è il principale “lubrificante” per sostenere le campagne sovversive condotte contro Cuba.

“Il lubrificante di queste campagne è il denaro che viene da Washington, milioni di dollari”, ha detto Pertierra al sito web Radio Miami TV, in un’intervista con il giornalista cubano-americano Carlos Rafael Diéguez.

Secondo il giurista, esperto in questioni di immigrazione, questi esborsi di denaro della Casa Bianca sono stati analizzati dalla giornalista statunitense Tracey Eaton, autrice del blog Cuba Money Project, che ha documentato queste spese delle organizzazioni di estrema destra di emigrati cubani negli Stati Uniti con ramificazioni all’interno dell’isola.

“Queste organizzazioni vivono del denaro che arriva da Washington e finanziano con molto meno denaro cubani che scrivono su giornali presunti indipendenti anche se non lo sono, artisti che non sono contenti del Ministero della Cultura, o ‘creano’ artisti, come quel ragazzo (Luis Manuel Otero Alcántara) che fa i suoi affari su Facebook Live con una bandiera cubana. Tutto questo è finanziato, non è spontaneo”, ha dichiarato.

Industria anti-cubana

Nelle sue dichiarazioni a Radio Miami TV, Pertierra ha sottolineato che il finanziamento a questi gruppi di aperta attività sovversiva e che ha descritto come ‘industria anticubana’, sia a Cuba che a Miami, pochissime persone fanno riferimento a questo, né le ONG, né i gruppi di solidarietà a favore di Cuba, né i deputati”.

“Questi sono fondi – ha spiegato – che il presidente (degli Stati Uniti) concede per promuovere presumibilmente la democrazia, ma quello che succede con questi fondi è che una serie di organizzazioni anticubane vengono create a Miami, vengono finanziate, (…) guadagnano molti soldi e vivono molto bene”.

L’avvocato ha sottolineato le ultime azioni realizzate contro Cuba, tra cui le marce a sostegno delle politiche intraprese dall’ex presidente Donald Trump (2017-2021) e l’appoggio logistico a gruppi destabilizzanti all’interno dell’isola.

La scia del denaro

Pertierra ha sottolineato che quello che si dovrebbe fare è seguire la guida “dei giornalisti (Bob) Woodward e (Carl) Bernstein durante (il caso Watergate): seguire i soldi, da dove vengono i soldi per organizzare le marce (a Miami), per finanziare gli uffici e gli stipendi degli impiegati”.

“Da dove viene il denaro per finanziare tutta la stampa che è sorta a Cuba, presumibilmente indipendente e non lo è, è creata con questi fondi”, ha detto.

Ha anche fatto appello alle “persone progressiste negli Stati Uniti”, compresi i cubano-americani, che, ha esortato, “dovrebbero fare pressione sull’amministrazione Biden per fare proprio questo, perché se quei fondi finiscono, vi garantisco che tutte le ‘bochinche’ a Miami finiranno (…)”.

Per quanto riguarda un eventuale miglioramento delle relazioni diplomatiche tra l’Avana e Washington, Pertierra si è detto convinto che per il momento ci sono due azioni da intraprendere, una è quella di aspirare alla rimozione del blocco, e l’altra, più pragmatica, è quella di ottenere la riprogrammazione di quei fondi.

Secondo i dati offerti dalle autorità cubane, negli ultimi due decenni i diversi governi degli Stati Uniti hanno stanziato quasi 250 milioni di dollari per finanziare piani di sovversione contro Cuba.

Questi fondi multimilionari sono distribuiti attraverso agenzie, aziende e organizzazioni come l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e il National Endowment for Democracy (NED), che finanziano attività volte a rovesciare la rivoluzione cubana, secondo un articolo pubblicato l’8 febbraio dal quotidiano locale Granma.

In un articolo intitolato “The democracy business in Cuba is bustling/ (Il business della democrazia a Cuba è in piena espansione,”, il giornalista Tracey Eaton, nel suo blog Cuba Money Project, afferma che “i registri pubblici (degli Stati Uniti) rivelano solo fugaci scorci del mosaico”.

“Alcuni programmi sono così segreti che i destinatari dei fondi non vengono mai rivelati. I dettagli generali sugli altri programmi sono nei registri pubblici, ma operano a Cuba con la massima discrezione”, ha aggiunto Eaton.

Secondo il sito digitale Cuba Money Project, durante i quattro anni dell’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump (2017-2021), almeno 54 gruppi che attaccano Cuba hanno operato con denaro di USAID o del NED.

Fonte: http://razonesdecuba.cu

Traduzione: ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA

 

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