Salim Lamrani – https://lapupilainsomne.wordpress.com
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Il nipote del presidente John F. Kennedy e figlio del suo ministro della Giustizia, Robert F. Kennedy, ricorda alcune verità sul conflitto tra Cuba e gli USA.
1. Il presidente Obama ha deciso di ripristinare le relazioni diplomatiche con Cuba “dopo cinque decenni di una politica sbagliata della quale mio zio, John F. Kennedy, e mio padre, Robert F. Kennedy, sono responsabili e che rafforzarono dopo l’istituzione di un embargo americano da parte dell’amministrazione Eisenhower, nel 1960”.
2. Il pretesto della democrazia e dei diritti umani per giustificare l’ostilità nei confronti di Cuba non è credibile. Infatti, “ci sono veri tiranni nel mondo e molti paesi con una situazione dei diritti umani peggiore di quella di Cuba […] dove tortura, sparizioni forzate, intolleranza religiosa, soppressione della libertà di parola e di riunione, oppressione medievale delle donne, elezioni fraudolente ed esecuzioni extragiudiziali sono pratiche di governo, e che tuttavia sono alleati degli Stati Uniti”.
3. “Mentre accusiamo Cuba di imprigionare e maltrattare i prigionieri politici, abbiamo sottoposto a torturare i prigionieri – molti dei quali erano innocenti secondo le stesse confessioni del Pentagono – tra cui il waterboarding, gli arresti illegali e l’incarcerazione senza processo in celle di Guantanamo“.
4. “E’ ironico vedere che i responsabili politici che sostengono che dobbiamo punire Castro per le violazioni dei diritti umani e maltrattamenti nelle carceri cubane affermino, di contro, che gli USA hanno motivo di maltrattare i nostri prigionieri nelle carceri cubane”, a Guantanamo.
5. “Mentre accusiamo Cuba di non permettere che i suoi cittadini viaggino liberamente negli USA, impediamo che i nostri stessi cittadini viaggino liberamente a Cuba”.
6. “Sembra assurdo perseguire una politica estera ripetendo una strategia che è stata un monumentale fallimento per sei decenni”.
7. “La definizione di follia è ripetere la stessa azione più e più volte in attesa di risultati diversi. In questo senso, l’embargo è una pazzia”.
8. “E’ chiaro a tutti che l’embargo […] punisce ingiustamente i cubani comuni”.
9. Le sanzioni contro Cuba sono il principale ostacolo “allo sviluppo economico al far sì che tutti i beni e tutti i tipi di attrezzature siano, entrambi, astronomicamente costosi e difficili da ottenere”.
10. Le sanzioni economiche sono responsabili per l’attuale situazione a Cuba.
11. Le sanzioni economiche “ricordano costantemente al coraggioso popolo cubano che la nostra potente nazione, che ha organizzato un’invasione della sua isola, che ha cospirato per decenni per assassinare i suoi dirigenti, che ha sabotato la sua industria mantiene la sua campagna aggressiva per rovinare la loro economia”.
12. La politica delle sanzioni, che mira a sovvertire l’ordine stabilito a Cuba, è un fallimento totale. E’ “la più lunga della storia e il regime di Castro è ancora al potere”.
13. “L’embargo discredita chiaramente la politica estera USA, non solo in America Latina ma anche in Europa e in altre regioni”.
14. La comunità internazionale ha condannato all’ unanimità l’assedio contro Cuba, come ha fatto la Commissione Inter-Americana dei Diritti Umani e l’Unione Africana.
15. Le sanzioni contro Cuba danneggiano “il nostro prestigio mondiale e la nostra autorità morale” e fanno sì che “il mondo ritenga ipocrita gli USA”.
16. Se il presidente Kennedy non fosse stato assassinato, avrebbe terminato con le sanzioni contro Cuba.
17. “Il presidente Kennedy disse a Castro, tramite intermediari, che gli USA avrebbero potuto por fine all’embargo” se Cuba smetteva di esportare la rivoluzione in America Latina.
18. I sovietici lasciarono Cuba nel 1991 “ma l’embargo americano continua a colpire l’economia cubana”.
19. “Se l’obiettivo della nostra politica estera a Cuba è quello di promuovere la libertà per i cittadini oppressi, dovremmo aprirci a loro e non chiuderli”.
20. Le sanzioni economiche contro il popolo cubano sono condannate a “scomparire”.
21. “Immaginate che un presidente degli Stati Uniti, come fu nel caso di Castro, avesse dovuto affrontare più di 400 tentativi di assassinio, migliaia di atti di sabotaggio organizzati da una potenza straniera contro il nostro popolo, le nostre fabbriche, i nostri ponti, un’invasione armata sostenuta dall’estero e cinquanta anni di guerra economica che avessero strangolato i nostri cittadini delle forniture di base e avesse strangolato la nostra economia”.
22. Nonostante le sue risorse limitate e l’assedio economico imposto da Washington, Cuba ha raggiunto “risultati impressionanti” con il più alto tasso di alfabetizzazione del continente, accesso universale e gratuito alla salute e “più medici pro capite di qualsiasi altra nazione nelle Americhe”.
23. I medici cubani hanno un ottimo livello di formazione.
24. “A differenza delle altre isole dei Caraibi in cui la povertà è sinonimo di carestia, tutti i cubani ricevono una tessera alimentare che gli permette di soddisfare le loro esigenze”.
25. “Abbiamo molto da imparare da Cuba”.
25 verdades de Robert Kennedy Jr. sobre Cuba y Estados Unidos
Salim Lamrani
El sobrino del presidente John F. Kennedy e hijo de su ministro de Justicia Robert F. Kennedy recuerda algunas verdades sobre el conflicto entre Cuba y Estados Unidos.
1. El presidente Obama decidió restablecer las relaciones diplomáticas con Cuba “tras cinco décadas de una política errada de la cual mi tío John F. Kennedy y mi padre Robert F. Kennedy son responsables y que reforzaron después del establecimiento de un embargo americano por la administración Eisenhower en 1960”.
2. El pretexto de la democracia y de los derechos humanos para justificar la hostilidad hacia Cuba no es creíble. En efecto, “hay verdaderos tiranos en el mundo y numerosos países con una situación de los derechos humanos peor que la de Cuba […] donde la tortura, las desapariciones forzadas, la intolerancia religiosa, la supresión de la libertad de expresión y de asamblea, la opresión medieval de las mujeres, las elecciones fraudulentas y las ejecuciones extrajudiciales son prácticas gubernamentales, y que sin embargo son aliados de Estados Unidos”.
3. “Mientras acusamos a Cuba de encarcelar y maltratar a presos políticos, hemos sometido a la tortura a presos –muchos de los cuales eran inocentes según las propias confesiones del Pentágono–, incluidos el ‘submarino’, las detenciones ilegales y el encarcelamiento sin juicio en las celdas de Guantánamo”.
4. “Resulta irónico ver que los responsables políticos que pretenden que debemos castigar a Castro por violaciones de los derechos humanos y malos tratos en las prisiones cubanas afirman por otra parte que Estados Unidos tiene razón para maltratar a nuestros propios presos en las cárceles cubanas”, en Guantánamo.
5. “Mientras acusamos a Cuba de no permitir que sus ciudadanos viajen libremente a Estados Unidos, impedimos que nuestros propios ciudadanos viajen libremente a Cuba”.
6. “Parece absurdo perseguir una política exterior repitiendo una estrategia que ha sido un fracaso monumental durante seis décadas”.
7. “La definición de la locura es repetir la misma acción una y otra vez y esperar resultados diferentes. En este sentido, el embargo es una locura”.
8. “Resulta claro para todo el mundo que el embargo […] castiga injustamente a los cubanos ordinarios”.
9. Las sanciones contra Cuba constituyen el principal obstáculo “al desarrollo económico al hacer que toda mercancía y todo tipo de equipamiento son a la vez astronómicamente caros y difíciles de conseguir”.
10. Las sanciones económicas son responsables de la situación actual en Cuba.
11. Las sanciones económicas “recuerdan constantemente al valiente pueblo cubano que nuestra nación poderosa, que organizó una invasión de su isla, que conspiró durante décadas para asesinar a sus líderes, que saboteó su industria, mantiene su campaña agresiva para arruinar su economía”.
12. La política de sanciones, cuyo objetivo es derrocar el orden establecido en Cuba, es un fracaso total. Se trata de “la más larga de la historia y el régimen de Castro aún está en el poder”.
13. “El embargo desprestigia claramente la política exterior de Estados Unidos, no sólo en América Latina, sino también en Europa y en otras regiones”.
14. La comunidad internacional condenó unánimemente el estado de sitio contra Cuba, como lo hizo la Comisión Interamericano de Derechos Humanos y la Unión Africana.
15. Las sanciones contra Cuba dañan “nuestro prestigio mundial y nuestra autoridad moral” y hacen que “el resto del mundo considere hipócrita a Estados Unidos”.
16. Si el Presidente Kennedy no hubiera sido asesinado, habría acabado con las sanciones contra Cuba.
17. “El Presidente Kennedy dijo a Castro, a través de intermediarios, que Estados Unidos pondría fin al embargo” si Cuba dejaba de exportar la revolución en América Latina.
18. Los soviéticos abandonaron Cuba en 1991 “pero el embargo americano sigue golpeando todavía la economía cubana”.
19. “Si el objetivo de nuestra política exterior en Cuba es promover la libertad para los ciudadanos oprimidos, deberíamos abrirnos a ellos y no encerrarlos”.
20. Las sanciones económicas contra el pueblo cubano están condenadas a “desaparecer”.
21. “Imagínense que un presidente de Estados Unidos, como fue el caso de Castro, hubiera tenido que afrontar más de 400 intentos de asesinato, miles de actos de sabotaje organizados por una potencia extranjera contra nuestro pueblo, nuestras fábricas, nuestros puentes, una invasión armada apoyada por el extranjero y cincuenta años de guerra económica que hubieran privado a nuestros ciudadanos de los suministros más básicos y hubiera estrangulado nuestra economía”.
22. A pesar de sus recursos limitados y del estado de sitio económico que impone Washington, Cuba ha conseguido “resultados impresionantes” con la tasa de alfabetización más elevada del continente, acceso universal y gratuito a la salud y “más doctores por habitantes que cualquier otra nación de las Américas”.
23. Los médicos cubanos poseen un excelente nivel de formación.
24. “Contrariamente a las demás islas del Caribe donde la pobreza es sinónimo de hambruna, todos los cubanos reciben una libreta alimentaria que les permite cubrir sus necesidades”.
25. “Tenemos tanto que aprender de Cuba”.