I DUE PESI E LE DUE MISURE DEI RAPPRESENTANTI DEL PP AL PARLAMENTO EUROPEO E DELL’UNIONE EUROPEA
“No, non considero Cuba una dittatura. Certo che no (…) Quello che vedo sono i passi che si stanno facendo, la Costituzione che si sta approvando, le misure per il lavoro autonomo che si stanno approvando, spero che ora si promuovano anche le piccole e medie imprese”_ sono state le parole che l’ambasciatore dell’Unione Europea (UE) a Cuba, lo spagnolo Alberto Navarro, ha avuto l'”audacia” di rispondere in un’intervista con Camila Acosta, del media CubaNet.
L’intervista era dovuta a una presunta lettera firmata dal signor Navarro, in cui chiede al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di abrogare il blocco economico, finanziario e commerciale imposto dagli Stati Uniti contro Cuba.
Come riportato da Europa Press e ABC di Spagna, il 26 febbraio 2021, queste parole, insieme a una mail del signor Navarro in cui esprimeva il suo accordo con la richiesta, hanno fatto scattare gli allarmi dei deputati della delegazione del Partito Popolare, Renew Europe e ECR, e il vile servilismo di questi euro-rappresentanti alla politica di strangolamento contro il popolo di Cuba non si è fatto attendere.
Questi media hanno anche riferito che per questo motivo l’alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell (anche lui molto attento alle decisioni di Washington e alle bizze della destra spagnola) ha convocato il signor Navarro, per esigere spiegazioni da lui.
Si parla tanto di “libertà d’espressione” nella Spagna della “piena democrazia” e in Europa, che la censura e la pressione politica contro chi rompe il copione imperialista stabilito non tardano ad arrivare; tanto più ora che 4 artisti ricevono molto clamore per aver pubblicato una canzone, che si adatta molto bene ai cliché annessionisti e propagandistici contro Cuba, il suo governo e il suo popolo.
Ma la matrice di opinione che vogliono imporre è che Cuba è quella che viola i diritti umani, che impedisce la libera espressione, che lì regna una dittatura, che la gestione del governo è inefficiente, che la voce divergente e dissidente della popolazione è sbarrata dalla repressione; ma la realtà dimostra che il signor Navarro è oggi individuato da coloro che chiamano “democrazia” il fatto che ci sono prigionieri politici nelle carceri della Spagna. Ma la realtà dimostra che il sig. Navarro è oggi additato, da quegli stessi che chiamano “democrazia” al fatto che nelle prigioni di Spagna ci sono prigionieri politici, che giustificano l’azione sproporzionata e brutale della polizia nelle strade contro le manifestazioni sociali (tranne quelle dei fascisti), che approvano di salvare le banche con denaro pubblico mentre centinaia di famiglie sono sfrattate giorno per giorno e abbandonate per strada nel mezzo della pandemia del COVID-19 (tenendo conto che la carente gestione governativa della pandemia è già vicina alle 69 mila vittime); Sono le stesse persone che promuovono la privatizzazione dei servizi sanitari a scapito della salute pubblica, che non battono ciglio perché la Spagna ha abbandonato il Sahara nelle mani colonizzatrici del Marocco; sono le stesse persone che difendono il lucrativo business della vendita di armi all’Arabia Saudita senza curarsi che si tratta di bombardare e massacrare il popolo dello Yemen.
Se i deputati del Partito Popolare sono così preoccupati per i diritti umani, dovrebbero preoccuparsi degli immigrati che vengono annegati al largo delle coste spagnole per impedire loro di entrare; dovrebbero preoccuparsi delle minacce fatte da ex militari di assassinare 26 000 persone, indipendentemente dal fatto che siano bambini. Questi signori dovrebbero preoccuparsi di molte altre barbarie e violazioni dei diritti umani che si commettono nella terra del re emerito che è fuggito per essere stato accusato di contratti loschi.
Ma questa reazione è molto tipica dei membri del Partido Popular, un’organizzazione politica di destra coinvolta in più di venti casi di corruzione, di finanziamento illegale della sua attuale sede del partito, di avere un ex presidente della comunità di Madrid coinvolto nell’acquisizione di un falso master e di avere l’ex leader del partito a Madrid indicato nelle carte “B” di Bárcenas.
Non ci si può aspettare altro dai membri di questo partito, discendenti ed eredi del franchismo, che hanno liquidato la Legge della Memoria Storica (certo, ci sono molte tombe che esistono ancora nei fossati della Spagna) e si sono scagliati contro l’Associazione per il Recupero della Memoria Storica (ARMH) e il Forum per la Memoria_ Ci sono molti crimini che vogliono nascondere.
Ma questi signori, oltre a unirsi alla politica quotidiana di aggressione degli Stati Uniti contro Cuba, si sono prestati a finanziare la sovversione, come la promozione della controrivoluzione cubana, sia in Spagna che nel Parlamento europeo.
Quelli che ora spingono per schiacciare il signor Navarro per le sue parole sono gli stessi ipocriti che pensano di avere l’autorità morale per parlare di diritti umani e libertà di espressione.
Autore: Gustavo de la Torre Morales Presidente della FACRE, Federazione delle Associazioni di Cubani in Spagna “José Martí”.
Fonte: www.cubainformacion.tv
Traduzione. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA