365 giorni di un mondo con COVID-19

Era mercoledì. Quel giorno, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dato al pianeta la peggiore diagnosi degli ultimi tempi: COVID-19 è una pandemia.

Le infezioni in Cina erano aumentate di 13 volte e il numero di paesi colpiti era triplicato. “Possiamo aspettarci che il numero di casi, morti e paesi colpiti aumenti”, ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha anche fatto riferimento ai 118.000 casi rilevati nel mondo, ai 4.291 morti e ai 114 paesi colpiti.

“Pandemia” non è una parola da usare alla leggera o incautamente. È una parola che, se usata in modo inappropriato, può provocare una paura irrazionale o far nascere l’idea ingiustificata che la lotta sia finita, con conseguente sofferenza e morte inutili. Descrivere la situazione come una pandemia non cambia la valutazione di chi valuta la minaccia rappresentata da questo virus. Non cambia quello che sta facendo chi, né quello che i paesi devono fare”, ha detto il direttore generale, avvertendo della profonda preoccupazione, “sia per i livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia per i livelli allarmanti di inazione”.

Per ripercorrere questo periodo “pandemico”, Granma ripercorre gli ultimi 365 giorni attraverso una cronologia basata sui rapporti dell’OMS, delle agenzie internazionali e sulle sintesi della stampa nazionale di diversi paesi.

 

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it

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