L’essere umano ha molte strade come parte del libero arbitrio che accompagna la sua esistenza, anche se è innegabile che nel suo intorno e nelle circostanze che lo circondano, esercitino influenze nel «come» o nel «perché», tutte le persone che determinano la rotta della sua vita.
Mentre gli anni passano, acquistiamo la capacità di decisione, di discernimento, perché con la maturità giungono anche la sicurezza e i passi più fermi nell’edificazione del nostro destino, nella definizione dell’uomo e della donna in cui vogliamo convertirci.
Data la nostra condizione di esseri sociali, tutto questo avviene alla pari del processo d’appropriazione degli ideali, delle condotte che ingranano anche nel comportamenti collettivi dei principi che abbracciamo, dei valori che crescono e si rinforzano nella misura in cui li consideriamo imprescindibili per edificare le nostre personalità.
Per questo in ognuno di noi c’è una simbiosi innegabile tra l’individuo e l’essere sociale, soprattutto se in questo ambiente macro esistono per ognuno, senza distinzione di rispetto, speranza, dignità e garanzia di futuro.
Quando queste condizioni si coniugano, vengono con queste l’orgoglio d’essere parte del giusto, quello che nobilita e contribuisce, dal più umile sforzo personale alla preservazione di così preziosi privilegi.
E se abbi amo appreso ad essere assoluti, la nostra posizione sarà sempre costruttiva, senza bende sugli occhi, per ripetere a tempo quello che può, in questo ambiente, fare crepe, perché sappiamo che vale la pena e che tutte le opere umane sono perfettibili; perché riconosciamo che le macchie non sono sufficienti per appannare tanta luce e quindi ci neghiamo in maniera assoluta di smettere d’alimentare la fiamma redentrice che proviene da lei.
Cresce allora l’impegno individuale con quello che è anche di tutti, e il desiderio di difenderlo si trasforma in eredità, in tradizione, perché questo manto che ci abbraccia e ci dà dignità si chiama Patria, la nostra Patria, e la storia dei vincoli che ci legano a lei, parla di reciprocità, perché è stato tanto quello che abbiamo offerto, come quello che lei ci restituito.
.È in questo spazio intimo di dialogo con la propria coscienza nella definizione di quello a cui non siamo disposti a rinunciare, si erige il nostro motto: Patria o Muerte!
Perché un cubano vero, di cuore, non è niente senza la sua Patria; perché senza Patria, anche se respirando, sarà morto e per questo preferisce dare la sua vita prima di permettere che qualcuno lo vessi e gli manchi di rispetto, perché al di là della durezza dei tempi e degli ostacoli che pongono a prova le sue convinzioni, la vedrà sempre come un altare e mai come un malridotto e indegno piedistallo.