Alex Saab e Julian Assange, prigionieri politici di uno stesso regime
Nella Prima Guerra Mondiale, la Germania e il Regno Unito hanno utilizzato il blocco alimentare come strategia di guerra. Una resa per fame che, oggi, gli USA stanno perseguendo a Cuba e in Venezuela.
Nel 2016, Caracas ha risposto a questo blocco con un programma alimentare sovvenzionato: i Comitati Locali di Approvvigionamento e Produzione (CLAP).
Il Dipartimento di Stato ha diffuso, allora, il messaggio che i CLAP erano un “grande affare” per Nicolás Maduro e la sua “cupola di potere”.
Qualcosa di simile a quello che leggiamo sulla stampa corporativa sulla cooperazione medica cubana: un mero “affare del regime castrista”.
Gli USA hanno perseguitato tutte le società che vendevano cibo per i CLAP. E ha costretto le banche internazionali a bloccare tutti i pagamenti ai fornitori.
Nel 2018 la Colombia ha bloccato l’invio di 400mila chili di cibo. E il sistema finanziario internazionale ha congelato 104 milioni di euro.
Il Venezuela ha cercato di aggirare il blocco, nominando l’uomo d’affari colombiano Alex Saab Inviato Speciale della Repubblica, per negoziare l’acquisto di alimenti in Iran e Russia.
Gli USA lo hanno allora inserito nella loro “lista dei fuorilegge”. Con l’aiuto della stampa mondiale, che lo ha definito il “prestanome” di Maduro e l’operatore di una “rete di corruzione su larga scala”.
Nel giugno 2020 è stato arrestato a Capo Verde per ordine della Casa Bianca, che chiede la sua estradizione. Come Julian Assange, Alex Saab è un altro prigioniero politico di questo impero criminale.
Alex Saab y Julian Assange, presos políticos de un mismo régimen
En la Primera Guerra Mundial, Alemania y Reino Unido utilizaron el bloqueo de alimentos como estrategia de guerra. Una rendición por hambre que, hoy, EEUU persigue en Cuba y Venezuela.
En 2016, Caracas respondió a este bloqueo con un programa de alimentos subsidiados: los Comités Locales de Abastecimiento y Producción (CLAP).
El Departamento de Estado diseminó, entonces, el mensaje de que los CLAP eran un “gran negocio” de Nicolás Maduro y su “cúpula de poder”.
Algo similar a lo que leemos en la prensa corporativa sobre la cooperación médica de Cuba: un mero “negocio del régimen castrista”.
EEUU persiguió a todas las empresas que vendían alimentos para los CLAP. Y obligó a la banca internacional a bloquear todo pago a proveedores.
En 2018, Colombia bloqueó el envío de 400 mil kilos de comida. Y el sistema financiero internacional congeló 104 millones de euros.
Venezuela trató de sortear el bloqueo, nombrando al empresario colombiano Alex Saab Enviado Especial de la República, para negociar la compra de alimentos en Irán y Rusia.
EEUU lo puso entonces en su “lista de forajidos”. Con ayuda de la prensa mundial, que lo caracterizó como “testaferro” de Maduro y operador de una “red de corrupción a gran escala”.
En junio de 2020 fue detenido en Cabo Verde por orden de la Casa Blanca, que busca su extradición. Como Julian Assange, Alex Saab es un preso político más de este imperio criminal.