I danni monetari e finanziari provocati dal blocco tra aprile del 2019 e marzo del 2020 hanno superato 284,3 milioni di dollari (USD), e questa è una prova evidente di questa ingiusta politica unilaterale, indirizzata a tentare d’asfissiare economicamente la nazione cubana
Il Ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero di Cuba (MINCEX) ha denunciato in Twitter che il sistema bancario e finanziario cubano è stato -tra i mesi d’aprile del 2019 e marzo del 2020– uno dei bersagli principali del blocco economico, commerciale e finanziario imposto all’Isola dal governo degli Stati Uniti.
In questa comunicazione del MINCEX si specifica che i danni monetari e finanziari provocati dal blocco tra aprile del 2019 e marzo del 2020 hanno superato 284,3 milioni di dollari (USD), e questa è una prova evidente di questa ingiusta politica unilaterale, indirizzata a tentare d’asfissiare economicamente la nazione cubana.
La relazione: «Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA contro Cuba», presentata nel luglio del 2020, ha precisato che l’assedio statunitense si è ripercosso negativamente sulle istituzioni bancarie e finanziarie, che rifiutano di lavorare con le entità cubane per il timore d’essere oggetto di sanzioni.
Il testo segnala che la tappa citata (aprile del 2019 – marzo del 2020) si è caratterizzata per il crescente rifiuto delle istituzioni bancarie e finanziarie straniere di realizzare operazioni di banche e imprese cubane, per la chiusura di conti e contratti già stabiliti e per la costante restituzione delle transazioni bancarie.
Come parte delle denunce che sono contenute nel documento, si precisa che il numero delle banche straniere che sono 137 per differenti motivi si negano a realizzare operazioni con le banche cubane, con 315 operazioni coinvolte e danni superiori a 236 000 milioni di dollari.
Cuba presenterà il progetto di risoluzione contro il blocco nel maggio prossimo di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.