di Andrea Puccio – Occhisulmondo.info
Mentre il Venezuela continua a chiedere alla comunità internazionale che gli vengano dissequestrati i soldi presenti nelle banche degli Stati Uniti e del Regno Unito congelati dalle sanzioni statunitensi per far fronte alle necessità causate dalla pandemia, prima fra tutte l’acquisto di vaccini per la popolazione, oggi il Presidente dell’Assemblea Nazionale Jorge Rodriguez ha denunciato il tentativo di furto di oltre 53 milioni di dollari presenti nelle banche da parte di Juan Guaidò ed i suoi soci.
Alì Babà ed i 40 ladroni che internazionalmente gli Stati Uniti e molte altre nazioni riconoscono quali legittimi Presidente e membri del governo da lui presieduto in una riunione svoltasi sulla piattaforma Zoom hanno pianificato il furto di oltre 53 milioni di dollari appartenenti al popolo venezuelano congelati nelle banche degli Stati Uniti. Tali soldi, secondo quanto riferito da Jorge Rodriguez, dovrebbero essere ripartiti ai membri dell’opposizione venezuelana capeggiata dall’autoproclamato Presidente Juan Guaidò che per spese varie di gestione della illegale struttura parallela di governo necessitano.
All’incontro virtuale hanno partecipato il capo legislativo Marco Aurelio Quiñones, Sergio Vergara, Franco Casella, Winston Flores, Adriana Pichardo e Freddy Superlano. “Il motivo della riunione è stato quello di concordare la redazione di un “bilancio” per la struttura di governance parallela che intendono avere. Questo bilancio sarà presentato all’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti per sbloccare i fondi del Venezuela giacenti nelle banche statunitensi”, ha detto Rodriguez in conferenza stampa.
Jorge Rodriguez ha riferito che il budget di bilancio della struttura di governo parallela ammonta a 53,2 milioni di dollari ed ha lo scopo di essere ripartito tra i membri della struttura, palesando un vero e proprio furto del denaro appartenente al popolo del Venezuela. “Questi 53 milioni di dollari saranno utilizzati per dividerseli. Perché in questo momento è in atto una vera e propria rapina tra Juan Guaidó e Leopoldo López da un lato, e dall’altro ci sono Julio Borges e Henry Ramos Allup”, ha detto il deputato.
Come ha spiegato Rodriguez, le voci di questo bilancio includerebbero più di sette milioni per il Parlamento e quasi due milioni per l’ufficio di presidenza (entrambe strutture illegali), denaro che viene consegnato direttamente a Juan Guaidó per spenderlo. La Cancelleria riceve 5,5 milioni di dollari che sono a disposizione diretta del “Ministro” Julio Borges. Altre persone facenti parte di questa illegale struttura risultano a libro paga come ad esempio l’Ambasciatore venezuelano a Washington Del Vecchio che chiedeva un aumento per pagare la sua abitazione ed i suoi collaboratori.
La gran parte del budget del fantomatico governo di Narnia, come lo ha definito Rodriguez, è assorbito dal capitolo relativo alla sovversione. Oltre 23 milioni di dollari sarebbero stati stanziati per finanziare gli atti violenti compiuti sul suolo venezuelano che presumibilmente andranno nelle tasche dei gruppi paramilitari colombiani. Tra le persone che in passato hanno beneficiato dei fondi congelati Rodriguez ha citato il fratello di Juan Guaidò che si sarebbe comprato con questi soldi una Mercedes ed un condominio di quattro piani nella zona più esclusiva di Miami. Il Deputato si chiede poi come negli Stati Uniti nessuno si sia chiesto da dove provenissero i soldi usati dato la sensibilità con cui in quel paese si perseguono i reati di reciclaggio.
Infine Jorge Rodriguez ha affermato che è una menzogna la notizia fatta circolare che con questi soldi Juan Guaidò e i suoi complici volessero comprare vaccini attraverso il meccanismo Covax, visto che l’unico meccanismo per renderlo possibile è attraverso il governo legittimo, che ha già in atto un piano vaccinale. Infatti il governo venezuelano ha già pagato 60 milioni di dollari per l’acquisto dei vaccini attraverso questo programma. La cosa vera è invece che questi fondi che presumibilmente andranno nelle tasche di Guaidò e soci avrebbero permesso di vaccinare almeno 5 milioni di venezuelani.
Come risulta evidente il progetto politico di questi personaggi inizia dove iniziano i soldi da ripartirsi in nome di una supposta lotta al governo di Nicolas Maduro. Come avviene da anni con la controrivoluzione cubana anche in Venezuela i controrivoluzionari sono più attenti ai soldi che agli aspetti meramente politici: ipotizzo che se finissero i soldi finirebbe anche la lotta per la democrazia che tanto piace ai paesi occidentali.