Nella conversazione con il suo pari messicano, Díaz-Canel ha ratificato la volontà di continuare a rinforzare le storiche relazioni binazionali, un’espressione puntuale della vocazione dell’Isola grande delle Antille di sviluppare vincoli «d’amicizia e di cooperazione con qualsiasi paese del mondo», confermata dal Primo Segretario nel suo discorso di chiusura del 8º Congresso del Partito Comunista di Cuba
Nuria Barbosa León
Come risposta al gesto di gratitudine del Capo di Stato del Messico per il contributo di Cuba nello scontro alla COVID-19 in quel paese, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha reso noto il dialogo fraterno con il suo omologo messicano.
«Ho conversato con il presidente López Obrador, al quale ho espresso il mio riconoscimento per il suo lavoro per l’integrazione di Nuestra America.
Ho ringraziato per gli elogi ai nostri collaboratori della Salute ed ho ratificato la volontà d’ampliare la cooperazione bilaterale. Abbiamo fatto il punto sui candidati a vaccino», ha scritto in Twitter il mandatario.
Dopo l’assistenza nella nazione centro americana iniziata nel marzo scorso, sono tornate a Cuba cinque brigate del contingente Henry Reeve, formate da più di 500 professionisti tra medici, diplomati in infermeria e specialisti di altre aree affini, che hanno prestato i loro servizi in installazioni d’emergenza, create per rispondere al momento più acuto dell’aggressione della pandemia.
Nella conversazione con il suo pari messicano, Díaz-Canel ha ratificato la volontà di continuare a rinforzare le storiche relazioni binazionali , un’espressione puntuale della vocazione dell’Isola grande delle Antille di sviluppare vincoli «d’amicizia e di cooperazione con qualsiasi paese del mondo», confermata dal Primo Segretario nel suo discorso di chiusura del 8º Congresso del Partito Comunista di Cuba.