Il tema dei visti per far sì che i nazionali giungano negli USA è stato un altro degli aspetti tirati nella spazzatura dall’ex presidente Donald Trump
Ci sono personaggi senz’anima e dignità, che pensano che possono sottomettere con presunte offerte di visti per entrare negli USA, un popolo come il cubano, per il quale quello che conta è la dignità.
Prima di tutto si deve ricordare che Cuba, che rispetta gli accordi internazionali relazionati alla migrazione, ha sempre facilitato e applicato le norme per far sì che si che la si realizzi in maniera legale, sicura e ordinata.
Negli USA, paese che riceve la maggior quantità d’emigranti cubani, il tema è stato manipolato una e un’altra volta con fini politici, sempre con il perverso animo d’accusare il Governo dell’Isola di quello che loro non compiono: la quota stabilita per far sì che ogni anno ricevano il visto un minimo di 20000 cubani.
Il tema dei visti per far sì che i nazionali giungano negli USA è stato un altro degli aspetti tirati nella spazzatura dall’ex presidente Donald Trump che con l’assurda invenzione degli «attacchi sonici» contro il suo personale nell’ambasciata di Washington a L’ Avana, aveva ritirato i suoi funzionari e chiuso gli uffici incaricati del processi migratori, tra le altre cose.
Come se questo non fosse sufficiente, si era incaricato di rendere più caotica la possibilità d’ottenere i visti, trasferendo queste funzioni a terzi paesi dove i cubani dovevano andare, con un visto, per fare documentazioni insicure e costose. Questo accade ancora oggi con la presenza di un nuovo Governo nella Casa Bianca.
Ma d’improvviso, due personaggi tra i più impegnati con le sanzioni a Cuba e il danno umano ai suoi abitanti, i congressisti repubblicani di Miami, Mario Díaz-Balart e María Elvira Salazar hanno appena presentato un progetto di legge al Congresso USA, per ottenere che i visti per viaggiare negli USA rilascino nell’illegale base che gli USA hanno installato a Guantánamo.
Il forte odio per l’Isola e il cinismo proprio di coloro che hanno fatto della politica anti cubana e la contro rivoluzione un affare milionario, sembrano ignorare che Cuba è come il nostro vaccino: Sovrana!
È chiaro che nemmeno negli stessi USA, progetti come quelli di Mario Díaz-Balart e María Elvira Salazar potranno essere avallati come una «soluzione» ai problemi che, loro lo sanno bene, sono stati creati dai governi statunitensi.
C’è una sola uscita razionale: eliminare il blocco all’Isola degna, ridare all’ambasciata USA a L’Avana le funzioni per processare i visti e rispettare le quote stabilite dagli accordi migratori firmati dai due paesi, e abbandonare la politica d’ingerenza, le sanzioni, le aggressioni e altro, vere violazioni dei diritti umani.
È di così cattivo gusto la proposta di questi due personaggi che, secondo i media della stampa degli USA, anche l’avvocato dell’immigrazione Wilfredo Allen ha assicurato che «questo progetto è una burla per le famiglie cubane separate».
«Loro, María Elvira y Mario, sanno che è risibile pretendere di far passare questa legge, sanno che nessuno li prenderà sul serio… Perché lo fanno? Perché risulta loro molto utile e redditizio giocare con la disperazione delle famiglie cubane, così semplicemente», ha affermato il giudice di Miami.
«Secondo me sarebbe più credibile che questi congressisti che lucrano con la politica anticubana, come coloro che fanno da comparse con loro, dirigessero le loro campagne per esigere dal Governo USA, che si chiuda il centro di tortura creato nella base illegale e che si ponga fine all’usurpazione di questo territorio di Cuba.
La dignità è il nostro patrimonio, non lo devono dimenticare.